Summa Teologica - III |
In 3 Sent., d. 14, q. 1, a. 3, sol. 4
Pare che nell'anima di Cristo ci fosse un solo abito di scienza.
1. La scienza, quanto più è perfetta, tanto più è una: per cui anche gli angeli superiori conoscono con idee più universali, come si è detto nella Prima Parte [ q. 55, a. 3 ].
Ma la scienza di Cristo era perfettissima.
Perciò fu sommamente una.
Quindi non era distinta in più abiti di scienza.
2. La nostra fede deriva dalla scienza di Cristo, poiché sta scritto [ Eb 12,2 ]: « Tenendo fisso lo sguardo su Gesù, autore e perfezionatore della fede ».
D'altra parte c'è un solo abito di fede per tutte le cose da credere, come si è detto nella Seconda Parte [ II-II, q. 4, a. 6 ].
Tanto più dunque in Cristo c'era un solo abito di scienza.
3. Le scienze si distinguono per il loro oggetto formale.
Ma l'anima di Cristo conosceva tutte le cose secondo un medesimo aspetto formale, cioè secondo la luce infusa da Dio.
In Cristo dunque c'era un solo abito di scienza.
La Scrittura [ Zc 3,9 ] parla di Cristo come di « una pietra sulla quale vi sono sette occhi ».
Ma l'occhio sta a indicare la scienza.
Quindi in Cristo c'erano più abiti di scienza.
Come si è detto [ aa. 4,5 ], la scienza infusa nell'anima di Cristo aveva il modo di essere che è connaturale all'anima umana.
Ma è connaturale all'anima umana ricevere delle specie meno universali di quelle degli angeli, in modo cioè da conoscere diverse nature specifiche per mezzo di diverse specie intelligibili.
Ora, l'esistenza di generi diversi tra le realtà che noi conosciamo produce in noi la distinzione di diversi abiti di scienza, poiché le realtà della medesima specie vengono conosciute con un medesimo abito: per cui Aristotele [ Anal. post. 1,28 ] dice che « l'unità della scienza dipende dall'unità dell'oggetto ».
Quindi la scienza infusa nell'anima di Cristo era distinta in più abiti.
1. Come si è detto sopra [ a. 4 ], la scienza dell'anima di Cristo è perfettissima e superiore alla scienza degli angeli per ciò che essa riceve da Dio, ma è inferiore alla scienza angelica per il modo in cui l'anima lo accoglie.
E questo modo esige che tale scienza si distingua in abiti diversi, essendo costituita di idee più particolari.
2. La nostra fede si fonda sulla prima Verità.
Perciò Cristo è l'autore della nostra fede per la sua scienza divina, che è una in senso assoluto.
3. La luce infusa da Dio è un mezzo generico per conoscere le verità rivelate da Dio, come la luce dell'intelligenza è un mezzo generico per conoscere le verità naturali.
C'era dunque bisogno che l'anima di Cristo ricevesse le specie intelligibili delle singole cose per conoscere ciascuna di esse con una conoscenza propria.
Dovevano quindi esserci nell'anima di Cristo diversi abiti di scienza, come si è detto [ nel corpo ].
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