Summa Teologica - III |
In 3 Sent., d. 8, q. 1, a. 2
Pare che la nascita appartenga più alla natura che alla persona.
1. Dice S. Agostino [ Fulg., De fide ad Petrum 2 ]: « La natura eterna e divina non potrebbe essere concepita e nascere dalla natura umana se non conformandosi alla natura umana ».
Perciò essere concepito e nascere secondo la natura umana spetta alla natura divina.
Tanto più dunque ciò spetta alla natura umana.
2. Secondo il Filosofo [ Met. 5,4 ], il nome natura viene da « nascere ».
Ma i nomi vengono imposti secondo una convenienza di somiglianza.
Quindi il nascere spetta più alla natura che alla persona.
3. Propriamente nasce ciò che con la nascita comincia a esistere.
Ora, con la nascita di Cristo cominciò a esistere non la sua persona, ma la sua natura umana.
Pare perciò che la nascita spetti propriamente alla natura, non alla persona.
Afferma il Damasceno [ De fide orth. 4,7 ]: « La nascita non è della natura, ma dell'ipostasi ».
Si può attribuire la nascita a qualcosa in due modi: o come a un soggetto o come a un termine.
Come a un soggetto viene attribuita a ciò che nasce, e ciò propriamente non è la natura, ma l'ipostasi.
Poiché infatti nascere è un modo di essere generati, come una cosa viene generata per esistere, così anche nasce per esistere.
Ma propriamente parlando esistono solo gli enti sussistenti: poiché una forma non sussistente esiste solo inquantoché per mezzo di essa un dato ente esiste.
Ora la persona, o ipostasi, esprime una realtà sussistente, mentre la natura viene indicata al modo di una certa forma in cui quella realtà sussiste.
Perciò la nascita viene attribuita come al soggetto proprio del nascere alla persona, o ipostasi, e non alla natura.
Come al suo termine però la nascita viene attribuita alla natura.
Infatti il termine della generazione, come di qualunque altra nascita, è la forma.
Ora, la natura viene concepita a modo di forma.
Per questo il Filosofo [ Phys. 2,1 ] dice che la nascita è come « la via che porta alla natura »: infatti la natura tende alla forma, cioè alla natura della specie.
1. Data l'identità in Dio fra la natura e l'ipostasi, talvolta si parla di natura nel senso di persona o di ipostasi.
E in questo senso S. Agostino dice che la natura divina è stata concepita ed è nata: in quanto cioè la persona del Figlio è stata concepita ed è nata secondo la natura umana.
2. Nessun moto o mutazione prende il nome dal soggetto che si muove, ma dal termine del movimento, da cui riceve la specificazione.
Così dunque la nascita riceve il nome non dalla persona che nasce, ma dalla natura che ne è il termine.
3. Propriamente parlando la natura non comincia a esistere, ma è piuttosto la persona che comincia a esistere in una data natura.
Come infatti si è già detto [ nel corpo ], la natura si definisce come ciò per cui una cosa esiste, la persona invece come ciò che ha l'essere sussistente.
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