Summa Teologica - III |
Supra, q. 48, a. 4; In 3 Sent., d. 19, q. 1, a. 2; In Hebr., c. 2, lect. 4
Pare che la passione di Cristo non ci abbia liberati dal potere del demonio.
1. Non ha alcun potere sugli altri chi non può esercitarlo senza il permesso altrui.
Ma il demonio non poté mai far nulla contro l'uomo senza una permissione divina: come è evidente nel caso di Giobbe [ Gb 1.2 ], che fu colpito in seguito a tale permissione prima negli averi e poi nel corpo.
E anche nel Vangelo [ Mt 8,31s ] si legge che i demoni non poterono entrare nei porci se non con il permesso di Cristo.
Quindi il demonio non ha mai avuto potere sugli uomini.
E così la passione di Cristo non ha potuto liberarci dal potere del demonio.
2. Il demonio esercita il suo potere sull'uomo tentandolo e vessandolo fisicamente.
Ma questo egli continua a farlo anche dopo la passione di Cristo.
Quindi tale passione non ci ha liberati dal suo potere.
3. La virtù della passione di Cristo dura in perpetuo, secondo le parole di S. Paolo [ Eb 10,14 ]: « Con un'unica oblazione ha resi perfetti per sempre quelli che vengono santificati ».
Ora, la liberazione dal potere del demonio non si è avuta ovunque, poiché in molte parti del mondo ci sono ancora gli idolatri; e neppure sarà perpetua, poiché al tempo dell'Anticristo il demonio eserciterà più che mai il suo malefico potere sugli uomini, come sta scritto [ 2 Ts 2,9s ]: « La venuta dell'Anticristo sarà nella potenza di Satana, con ogni specie di portenti, di segni e prodigi menzogneri, e con ogni sorta di empio inganno ».
Perciò la passione di Cristo non pare avere causato la liberazione del genere umano dal potere del demonio.
Nell'imminenza della passione il Signore [ Gv 12,31s ] affermava: « Ora il principe di questo mondo sarà gettato fuori; e io, quando sarò elevato da terra, attirerò tutti a me ».
Ma egli fu elevato da terra con la morte di Croce [ Gv 12,33 ].
Quindi la sua passione ha privato il demonio del suo potere sugli uomini.
Nel potere che il demonio esercitava sugli uomini prima della passione di Cristo si devono considerare tre cose.
Primo, in rapporto all'uomo si deve notare che questi col suo peccato aveva meritato di essere consegnato in potere del demonio, alla cui tentazione aveva ceduto.
- Secondo, in rapporto a Dio, che l'uomo aveva offeso col peccato, va notato che egli per giustizia aveva abbandonato l'uomo al potere del demonio.
- Terzo, in rapporto al demonio stesso si deve tenere presente che questi con la sua perversa volontà impediva all'uomo di conseguire la salvezza.
Ora, quanto al primo punto l'uomo fu liberato dal potere del demonio mediante la passione di Cristo in quanto la passione causò la remissione dei peccati, come si è spiegato sopra [ a. prec. ].
- Quanto al secondo punto si deve invece concludere che la passione di Cristo ci ha liberati dal potere del demonio in quanto ci ha riconciliati con Dio, come vedremo in seguito [ a. 4 ].
- Quanto infine al terzo punto va notato che la passione di Cristo ci ha liberati dal potere del demonio in quanto questi nella passione di Cristo passò i limiti del potere a lui concesso da Dio, tramando la morte di Cristo, che era immune dalla morte, essendo senza peccato.
Da cui le parole di S. Agostino [ De Trin. 13,14.18 ]: « Il demonio fu vinto dalla giustizia di Cristo: poiché non avendo trovato in lui nulla che fosse degno di morte, tuttavia lo uccise.
È quindi giusto che siano liberati i debitori tenuti in suo potere, poiché essi credono in colui che il demonio mise a morte senza alcun diritto ».
1. Non si dice che il demonio aveva potere sugli uomini nel senso che potesse loro nuocere senza il permesso di Dio, ma nel senso che gli era stato permesso giustamente di nuocere agli uomini che con la tentazione aveva trascinato a fare la sua volontà.
2. Anche ora, col permesso di Dio, il demonio può tentare gli uomini nell'anima e vessarli nel corpo; ma con la passione di Cristo è stato preparato per l'uomo un rimedio con cui egli si può difendere dagli assalti del nemico, in modo da non essere trascinato alla morte eterna.
E quanti prima della passione di Cristo resistettero al demonio lo poterono fare per la fede nella sua passione; sebbene prima della passione nessuno abbia potuto sfuggire del tutto al potere del demonio, in modo cioè da non scendere agli inferi.
Dalla qual cosa invece gli uomini possono difendersi dopo la passione di Cristo grazie alla virtù di questa.
3. Secondo i suoi occulti giudizi, Dio permette che il demonio possa ingannare gli uomini in date circostanze di persona, di tempo e di luogo.
Tuttavia con la passione di Cristo gli uomini avranno sempre a disposizione il rimedio per difendersi dalle seduzioni del demonio, anche al tempo dell'Anticristo.
Il fatto poi che alcuni trascurino questo rimedio non toglie nulla all'efficacia della passione.
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