Summa Teologica - III

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Articolo 3 - Se gli esorcismi producano qualcosa o abbiano solo valore di segno

In 4 Sent., d. 6, q. 2, a. 3, sol. 2

Pare che gli esorcismi non producano qualcosa, ma abbiano solo valore di segno.

Infatti:

1. Se un bambino muore dopo gli esorcismi, prima però del battesimo, non consegue la salvezza.

Ma l'effetto dei riti chi vengono compiuti nei sacramenti tende a salvare l'uomo, poiché sta scritto [ Mc 16,16 ]: « Chi crederà e sarà battezzato, sarà salvo ».

Quindi i riti dell'esorcismo non producono nulla, ma hanno solo una funzione di segno.

2. Per costituire un sacramento della nuova legge occorre questo soltanto: che una cosa sia segno e causa, come si è detto sopra [ q. 62, a. 1 ].

Se dunque gli esorcismi producessero degli effetti, sarebbero altrettanti sacramenti.

3. Come l'esorcismo dispone al battesimo, così un eventuale effetto dell'esorcismo disporrebbe all'effetto del battesimo.

Ma la disposizione precede necessariamente lo stato perfetto: poiché la perfezione non è ricevuta se non nella materia disposta.

Ne seguirebbe quindi che nessuno potrebbe ottenere l'effetto del battesimo se prima non fosse esorcizzato: il che è evidentemente falso.

Quindi gli esorcismi non hanno alcun effetto.

4. Come i riti dell'esorcismo precedono il battesimo, così anche altri riti lo seguono: p. es. il sacerdote unge il battezzato con il crisma sulla sommità della testa.

Ora, questi riti non hanno alcun effetto: altrimenti l'effetto del battesimo non sarebbe completo.

Quindi nemmeno gli esorcismi prima del battesimo.

In contrario:

S. Agostino [ De symb. 1 ] scrive: « Si alita sui bambini e su di essi si fanno esorcismi per fugare da essi l'avverso potere del diavolo, che ingannò l'uomo ».

Ma la Chiesa non compie nulla di inutile.

Quindi tali alitazioni hanno l'effetto di espellere il potere dei demoni.

Dimostrazione:

Alcuni hanno sostenuto che gli esorcismi non producono nulla, ma sono soltanto dei segni.

Ciò però è evidentemente falso, poiché la Chiesa negli esorcismi usa l'imperativo per espellere il potere del demonio, p. es. quando dice: « Dunque, diavolo maledetto, esci da lui », ecc.

Dobbiamo quindi asserire che hanno qualche effetto, ma in modo diverso dal battesimo.

Con il battesimo infatti viene data all'uomo la grazia per la piena remissione delle colpe.

Con gli esorcismi invece si eliminano i due ostacoli che impedirebbero di ricevere la grazia della salvezza.

Il primo è l'ostacolo estrinseco costituito dai tentativi che i demoni fanno per impedire la salvezza dell'uomo.

E questo ostacolo viene rimosso con le alitazioni, con le quali, come risulta dal testo citato di S. Agostino, si reprime il potere del demonio perché non impedisca di ricevere il sacramento.

Rimane tuttavia nell'uomo il potere demoniaco quanto alla macchia del peccato e al debito della pena, finché il peccato non sia tolto dal battesimo.

E in riferimento a ciò S. Cipriano [ Epist. 76 ] scrive: « Sappi che la cattiveria del diavolo può resistere fino all'acqua salutare, ma nel battesimo perde ogni possibilità di nuocere ».

L'altro impedimento è invece intrinseco, e consiste nel fatto che per l'infezione del peccato originale l'uomo ha i suoi sensi chiusi ai misteri della salvezza.

Da cui le parole di Rabano Mauro [ De inst. cleric. 1,27 ]: « Con la saliva simbolica e il tocco del sacerdote la sapienza e la potenza divina operano la salvezza del catecumeno, facendo sì che gli si aprano le narici perché possa percepire l'odore della conoscenza di Dio, gli si aprano gli orecchi perché possa ascoltare i comandamenti di Dio, gli si aprano i sensi intimi del cuore perché possa rispondere ».

Analisi delle obiezioni:

1. Con gli esorcismi non si toglie la colpa per la quale l'uomo è punito dopo la morte, ma si tolgono solo gli impedimenti a ricevere mediante il sacramento la remissione della colpa.

Quindi l'esorcismo senza il battesimo non vale dopo la morte.

Il Prepositino dice però che i bambini esorcizzati, se muoiono prima del battesimo, soffrono minori tenebre.

Ma ciò non pare vero, poiché quelle tenebre sono la privazione della visione divina, che non ammette un più e un meno.

2. L'essenziale del sacramento è di produrre l'effetto principale, che è la grazia, o remissiva della colpa o suppletiva di qualche difetto dell'uomo.

Il che non avviene in virtù degli esorcismi, che tolgono soltanto gli impedimenti corrispettivi.

Quindi essi non sono sacramenti, ma sacramentali.

3. La disposizione sufficiente a ricevere la grazia battesimale è la fede e l'intenzione, o propria di chi viene battezzato se è un adulto, o della Chiesa stessa, se è un bambino.

Gli esorcismi sono diretti invece a rimuovere gli impedimenti.

Quindi senza gli esorcismi è possibile conseguire l'effetto del battesimo.

Tuttavia non si devono omettere tali riti se non in caso di necessità.

Ed essi devono essere suppliti quando il pericolo venga a cessare, per ragioni di uniformità nel battesimo.

Né dopo il battesimo vengono suppliti inutilmente, poiché come l'effetto del battesimo può essere impedito prima di essere ricevuto, così può essere impedito dopo che è stato ricevuto.

4. Fra i riti compiuti sul battezzato dopo il battesimo ce n'è qualcuno che non è soltanto segno, ma anche causa: p. es. l'unzione fatta sulla sommità del capo, che produce la conservazione della grazia battesimale.

Ce n'è qualche altro invece che non produce nulla, ma soltanto significa: come il fatto di dare al battezzato la veste candida, per significare la novità della vita.

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