Summa Teologica - III |
In 4 Sent., d. 6, q. 2, a. 2, sol. 2; a. 3, sol. 3
Pare che non spetti al sacerdote catechizzare ed esorcizzare il battezzando.
1. Spetta ai ministri occuparsi dei non-mondi, come dice Dionigi [ De eccl. hier. 5,1,6 ].
Ma i catecumeni che vengono istruiti nel catechismo e gli energumeni che vengono purificati con gli esorcismi sono computati tra i non-mondi, come osserva lo stesso Dionigi [ ib. 3,3,7 ].
Catechizzare quindi ed esorcizzare non è ufficio del sacerdote, ma piuttosto dei ministri.
2. I catecumeni vengono istruiti nella fede mediante la Sacra Scrittura, che nella Chiesa viene letta dai ministri: come infatti i lettori leggono in Chiesa l'antico Testamento, così i diaconi e i suddiaconi il nuovo.
Perciò catechizzare spetta ai ministri.
- E così pure esorcizzare pare che spetti ai ministri.
S. Isidoro [ Epist. 1 ] infatti scrive: « L'esorcista ha il compito di ritenere a memoria gli esorcismi, e di imporre le mani sugli energumeni e sui catecumeni nel corso del rito ».
Non è quindi ufficio del sacerdote catechizzare ed esorcizzare.
3. Catechizzare è lo stesso che istruire, che a sua volta è lo stesso che perfezionare.
Ma quest'ultimo compito spetta ai vescovi, come insegna Dionigi [ De eccl. hier. 5,1,6 ].
Non è quindi ufficio del sacerdote.
Il Papa S. Niccolò I [ Decr. di Graz. 3,4,57 ] ha stabilito: « I sacerdoti di ciascuna chiesa hanno la facoltà di fare il catechismo ai battezzandi ».
E S. Gregorio [ In Evang. hom. 29 ] osserva: « I sacerdoti, quando per la grazia dell'esorcismo impongono la mano sui credenti, che cos'altro fanno se non cacciare i demoni? ».
Il ministro sta al sacerdote come l'agente secondario e strumentale sta all'agente principale, in conformità al significato del nome stesso di ministro.
Ma l'agente secondario non agisce senza l'agente principale.
Ora, quanto più grande è l'azione, di tanto migliori strumenti ha bisogno l'agente principale.
Ma è più grande l'azione del sacerdote quando conferisce il sacramento stesso che non quando prepara al sacramento.
Quindi i ministri più alti, chiamati diaconi, cooperano con il sacerdote nell'amministrazione stessa dei sacramenti; dice infatti S. Isidoro [ l. cit. ] che « al diacono spetta di assistere e servire i sacerdoti in tutto ciò che si compie nei sacramenti cristiani, ossia nel battesimo, nella cresima, nella patena e nel calice ».
I ministri inferiori invece cooperano con il sacerdote nei riti preparatori ai sacramenti: come i lettori nel catechismo e gli esorcisti negli esorcismi.
1. Dei non-mondi i ministri hanno una cura ministeriale e quasi strumentale, mentre i sacerdoti hanno quella principale.
2. I lettori e gli esorcisti hanno l'ufficio di catechizzare e di esorcizzare non come agenti principali, ma come ministri del sacerdote in tali incombenze.
3. L'istruzione ha molti gradi.
La prima è quella che intende convertire alla fede.
E Dionigi [ De eccl. hier. 2,2,1 ] la attribuisce al vescovo, ma essa può competere a qualsiasi predicatore, e anche a qualsiasi fedele.
- La seconda è quella che impartisce i rudimenti della fede e insegna come ricevere i sacramenti.
E questa spetta secondariamente ai ministri, principalmente invece ai sacerdoti.
- La terza è l'istruzione sulla condotta della vita cristiana.
E questa tocca ai padrini.
- La quarta è l'istruzione sui misteri profondi della fede e sulla perfezione della vita cristiana.
E questa spetta di ufficio ai vescovi.
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