Supplemento alla III parte

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Articolo 1 - Se questo sacramento vada ripetuto

Pare che questo sacramento non vada ripetuto.

Infatti:

1. L'unzione fatta su un uomo è superiore a quella fatta su una pietra.

Ma l'unzione dell'altare non viene ripetuta, salvo che questo si spezzi.

Quindi neppure l'estrema unzione fatta sull'uomo può essere ripetuta.

2. Dopo l'estremo non c'è niente altro.

Ma questa unzione è detta estrema.

Quindi non può essere ripetuta.

In contrario:

Questo sacramento è una medicazione spirituale che viene compiuta a guisa di medicazione corporale.

Ma quest'ultima viene ripetuta.

Quindi può essere ripetuto anche questo sacramento.

Dimostrazione:

Nessun sacramento il cui effetto sia perpetuo può essere ripetuto: poiché ciò farebbe credere che il sacramento non è stato efficace, comportando così un'offesa verso di esso.

Quello invece il cui effetto è temporaneo può essere ripetuto senza inconvenienti, per ricuperare l'effetto perduto.

Ora, la salute dell'anima e del corpo, che è l'effetto dell'estrema unzione, può essere perduta dopo essere stata ottenuta mediante questo sacramento, per cui il sacramento può essere ripetuto senza alcun disprezzo.

Analisi delle obiezioni:

1. L'unzione della pietra opera la sua consacrazione, che vi resta sempre finché dura l'altare: per cui non può essere ripetuta.

Ma l'unzione di cui trattiamo non consacra l'uomo: infatti non imprime il carattere.

Quindi il caso non è lo stesso.

2. Ciò che secondo il giudizio umano è estremo, in realtà talvolta non è tale.

Questo sacramento è dunque detto estrema unzione perché va amministrato soltanto a chi è vicino a morire secondo il modo di vedere umano.

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