Supplemento alla III parte

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Articolo 14 - Se coloro che sono privi dei suffragi particolari usufruiscano di quelli comuni come coloro che ottengono insieme quelli particolari e quelli comuni

Pare che coloro che sono privi dei suffragi particolari usufruiscano di quelli comuni come coloro che ottengono insieme quelli particolari e quelli comuni.

Infatti:

1. Nel secolo futuro ciascuno sarà trattato secondo i propri meriti.

Ora, chi è privo di suffragi particolari può aver meritato il beneficio dei suffragi quanto colui che ne riceve.

Quindi dai suffragi comuni egli avrà tanto beneficio quanto l'altro ne ha dalla somma dei suffragi particolari e di quelli comuni.

2. Il più importante dei suffragi della Chiesa è l'Eucaristia.

Ora questa, contenendo Cristo nella sua totalità, ha in qualche modo un'efficacia infinita.

Quindi una sola offerta della medesima, fatta cumulativamente per tutti, basta per liberare tutte le anime del purgatorio.

Perciò i suffragi comuni da soli valgono quanto quelli speciali e quelli comuni messi insieme.

In contrario:

Due beni sono da preferirsi a uno solo.

Perciò la somma dei suffragi speciali e di quelli comuni giova a colui a cui sono destinati più dei soli suffragi comuni.

Dimostrazione:

Anche quest'argomento dipende dalla soluzione del penultimo quesito [ a. 12 ].

Perché se i suffragi particolari valgono indifferentemente per tutti, allora tutti i suffragi sono comuni.

E in questo caso il beneficio che ne ritrae chi è privo di suffragi particolari è uguale, qualora egli ne sia ugualmente degno, a quello di colui per il quale essi vengono fatti.

Se invece i suffragi particolari non valgono ugualmente per tutti, bensì principalmente per colui per il quale vengono fatti, allora non c'è dubbio che i suffragi comuni e quelli speciali messi insieme giovano più dei soli suffragi comuni.

Perciò il Maestro [ delle Sentenze 4,45,4 ] riporta due opinioni.

La prima quando afferma che al ricco i suffragi comuni e quelli speciali giovano quanto al povero quelli comuni soltanto: poiché sebbene il primo ne riceva più del secondo, tuttavia non ne riceve un maggiore beneficio.

- Riferisce poi l'altra opinione quando scrive che chi riceve i suffragi speciali ottiene « un'assoluzione più celere, ma non più completa »: poiché sia l'uno che l'altro alla fine saranno liberati da ogni pena.

Analisi delle obiezioni:

1. Il sollievo che i suffragi procurano non dipende dal merito in maniera diretta ed esclusiva, ma in maniera condizionale.

Perciò l'argomento non vale.

2. Sebbene la virtù di Cristo nell'Eucaristia sia infinita, tuttavia è determinato l'effetto in rapporto allo scopo a cui viene applicato il sacramento.

Non ne segue dunque che di fatto con una sola messa venga espiata la pena di tutte le anime del purgatorio, come l'offerta che uno fa di un solo sacrificio non basta a soddisfare pienamente per tutti i propri peccati.

Per questo si verifica il fatto che spesso, in soddisfazione di un solo peccato, si impone per penitenza di far celebrare diverse messe.

Tuttavia è da credere che, per la divina misericordia, i suffragi che sopravanzano a quelli che non ne hanno bisogno saranno applicati a coloro che ne sono privi e ne hanno più bisogno; come risulta da quelle parole del Damasceno [ De his qui in fide dorm. 25 ]: « Dio, essendo giusto, dà la possibilità all'impotente, ed essendo sapiente trova il modo di permutare i difetti ».

E fa questo supplendo ai difetti degli uni con ciò che sopravanza agli altri.

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