Supplemento alla III parte |
Pare che il mondo non dovrà essere purificato.
1. Solo ciò che è immondo ha bisogno di purificazione; ma le creature di Dio non sono immonde, come si dichiara negli Atti degli Apostoli [ At 10,15 ]: « Non chiamare comune », cioè immondo, « ciò che Dio ha purificato ».
Perciò le creature del mondo non saranno purificate.
2. La divina giustizia richiede la purificazione per togliere l'immondezza di una colpa, come risulta evidente dall'esistenza del purgatorio dopo la morte.
Ma negli elementi di questo mondo non ci può essere macchia alcuna di colpa.
Quindi essi non hanno bisogno di purificazione.
3. Una cosa viene purificata per il fatto che viene tolto da essa ciò che è estraneo e ignobile, e che la rende vile: perché se invece le togliamo qualcosa di nobile, allora non è più una purificazione, ma piuttosto una svalutazione.
Ora, gli elementi sono più perfetti e più nobili se uniti a qualcosa di natura diversa: poiché la forma di un corpo composto è più nobile di quella di un corpo semplice.
Perciò sembra impossibile che gli elementi di questo mondo vengano purificati in maniera conveniente.
1. Ogni rinnovamento avviene attraverso una certa purificazione.
Ma gli elementi si rinnoveranno, secondo le parole dell'Apocalisse [ Ap 21,1 ]: « Vidi un nuovo cielo e una nuova terra, perché il cielo e la terra di prima erano scomparsi ».
Quindi gli elementi saranno purificati.
2. La Glossa [ P. Lomb. ] così commenta l'affermazione di S. Paolo [ 1 Cor 7,31 ]: « Passa la figura di questo mondo »: « La bellezza di questo mondo perirà nella conflagrazione universale del fuoco ».
Vale perciò la conclusione precedente.
Dato che il mondo è stato fatto in qualche modo per l'uomo, è necessario che quando l'uomo sarà glorificato nel corpo anche gli altri corpi siano trasmutati in uno stato superiore, affinché l'universo diventi un soggiorno più conveniente e più gradito.
Ora, perché l'uomo raggiunga la glorificazione del suo corpo è necessario eliminare quanto ne costituisce un ostacolo.
Si tratta cioè di togliere la corruzione e la contaminazione della colpa: poiché, come dice S. Paolo [ 1 Cor 15,50 ], « ciò che è corruttibile non potrà ereditare l'incorruttibilità »; e tutti gli immondi, come è scritto nell'Apocalisse [ Ap 22,15 ], resteranno « fuori » della città della gloria.
Allo stesso modo dunque, e nelle debite proporzioni, anche gli elementi cosmici dovranno essere purificati dalle disposizioni contrarie prima del loro rinnovamento nella gloria.
Ora, sebbene le sostanze materiali non possano essere in senso proprio contaminate dalla colpa, tuttavia esse contraggono a motivo del peccato una certa incompatibilità a essere arricchite con quelle spirituali, per cui certi luoghi dove sono stati commessi dei delitti non sono ritenuti convenienti all'esercizio del culto fino a che non sono stati in qualche modo purificati.
In questo senso dunque la zona del mondo destinata al nostro uso ha contratto una certa ripugnanza alla glorificazione in seguito ai peccati degli uomini.
Per questo essa ha bisogno di purificazione.
- E così pure, per il contatto degli elementi fra di loro, si riscontrano nel luogo intermedio molte corruzioni, generazioni e alterazioni degli elementi stessi, che diminuiscono la loro perfezione.
Perciò è necessario che tali elementi ne siano purificati, affinché possano ricevere in modo conveniente la novità della gloria.
1. Si dice che ogni creatura è monda perché la sua sostanza è priva di ogni mescolanza di male nel senso voluto dai Manichei, i quali affermavano che il bene e il male sono due sostanze ora distinte e ora mescolate.
Ma ciò non esclude che in una creatura si trovi mescolato qualcosa che, pur essendo buono in se stesso, è tuttavia estraneo e ripugna a quella natura.
E neppure esclude che una creatura possa subire il male, pur non essendo questo una parte della sua sostanza.
2. Gli elementi materiali, pur non essendo soggetti capaci di colpa, possono tuttavia contrarre una specie di incompatibilità a ricevere la perfezione della gloria per le colpe che vi si commettono.
3. Nei corpi semplici e in quelli composti la forma può essere considerata sotto due aspetti.
O quanto alla perfezione specifica: e allora il corpo composto è superiore al corpo semplice, o elemento.
Oppure quanto alla durata: e allora quest'ultimo è superiore, poiché non ha in se stesso i presupposti della corruzione, a meno che la sua distruzione non sia provocata da una causa esterna.
Il corpo composto invece ha già in se stesso i germi della corruzione, che sono appunto gli elementi contrari di cui è formato.
Perciò il corpo semplice, sebbene sia corruttibile secondo la parte, è tuttavia incorruttibile secondo il tutto.
Il che non può dirsi dei corpi misti.
E siccome l'incorruttibilità è una delle perfezioni della gloria, ne viene che la perfezione del corpo semplice è più consona ad essa della perfezione del misto; a meno che quest'ultimo non sia associato a un principio incorruttibile, come il composto umano, che ha una forma incorruttibile.
Tuttavia anche in questo caso, per quanto sia vero che il corpo composto è in qualche modo più nobile di quello semplice, tuttavia l'essere di quello semplice è più nobile quando sussiste separato che quando sussiste nel composto: poiché nel composto i corpi semplici sono come in potenza, mentre quando sussistono da soli sono all'apice della loro perfezione.
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