Appendici al supplemento della III parte

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Articolo 7 - Se il fuoco del purgatorio liberi dal debito o reato della pena

Pare che il fuoco del purgatorio non liberi dal debito o reato della pena.

Infatti:

1. Ogni purificazione riguarda un'impurità.

La pena invece non implica alcuna impurità.

Quindi il fuoco del purgatorio non libera dalla pena.

2. Ogni cosa viene purificata solo dal suo contrario.

Ma una pena non ha come suo contrario un'altra pena.

Perciò con la pena del purgatorio uno non può essere purificato dal reato della pena.

3. A proposito di quel passo di S. Paolo [ 1 Cor 3,15 ]: « Egli però si salverà », ecc., la Glossa [ ord. e P. Lomb. ] afferma: « Il fuoco di cui si parla è la tribolazione, di cui sta scritto [ Sir 27,5 ]: "La fornace prova gli oggetti del vasaio" », ecc.

Perciò l'uomo espia ogni debito di pena con le sofferenze di questo mondo, o almeno con la morte, che è la più grave di esse, e non con il fuoco del purgatorio.

In contrario:

La pena del purgatorio è più grave di tutte le pene di questo mondo, come si è visto sopra [ a. 3 ].

Ora, con le pene soddisfattorie sofferte in questo mondo uno può espiare il debito o reato della pena.

A maggior ragione quindi può farlo con la pena del purgatorio.

Dimostrazione:

Chi è debitore di una cosa viene liberato dal debito quando lo paga.

Ora, non essendo il reato altro che il debito della pena, subendo la pena dovuta uno viene assolto dal reato.

Così dunque la pena del purgatorio purifica dal reato.

Analisi delle obiezioni:

1. Sebbene il reato non implichi un'impurità in se stesso, tuttavia dice relazione all'impurità in quanto questa ne è la causa.

2. La pena, pur non essendo contraria a un'altra pena, è tuttavia contraria al reato o debito della pena: uno infatti rimane obbligato alla pena perché non ha subito la punizione meritata.

3. Nella Scrittura le medesime parole hanno molteplici significati.

Perciò il « fuoco » di cui parla S. Paolo può indicare sia le tribolazioni della vita presente, sia le pene successive.

E i peccati veniali possono essere soddisfatti con le une e con le altre.

Sopra [ a. 6 ] però abbiamo visto che a ciò non basta la morte naturale.

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