Congresso Mondiale degli ex-allievi lasalliani |
Se i fatti sono inoppugnabili, occorre pure sapere interpretare il significato, altrimenti si rimarrebbe a livello della semplice cronaca, non della storia.
In primo luogo, notiamo come il Fratello Teodoreto fondi l'Unione e la guidi sino alla sua prima definitiva forma di Istituto Secolare operando unicamente da "Fratello", cioè in virtù della sola sua vocazione e responsabilità di religioso-educatore, interamente sottomesso alle direttive che i suoi stessi Superiori avevano impartito non solo a lui ma a tutti i compagni del secondo noviziato, direttive presentate come conseguenti dall'essenza del compito educativo della Scuola Cristiana.
in effetti, egli intese occuparsi dell'Unione non come di un'opera nuova che per quanto provvidenziale, fosse in realtà estranea al suo Istituto, ma come di un'opera voluta da Dio nell'ambito stesso della sua vocazione.
In secondo luogo, rileviamo come il Fratello Teodoreto si sia sempre condotto unicamente come strumento della divina volontà per attuare un'opera che nella fede egli considerava voluta da Dio, basando ogni cosa non tanto sulle sue doti e capacità, ma essenzialmente sull'azione suscitatrice e redentrice di Dio.
In terzo luogo, osserviamo come nel formare i Catechisti e nello stabilire le Regole dell'Unione, il Servo di Dio abbia ricavato dalla spiritualità e tradizione apostolica lasalliana tutto ciò che si può partecipare ad apostoli laici e secolari ( spirito di fede e di zelo, la consacrazione religiosa nella condizione di laico, la santificazione personale e la riconsacrazione della società "mediante" il religioso adempimento dei doveri di stato e l'apostolato catechistico e sociale, e così via. Ma di questo diremo ancora in seguito ).
In quarto luogo, rileviamo come l'Unione sia il frutto della esemplare collaborazione di due Servi di Dio, appartenenti rispettivamente a diverse famiglie religiose, ma entrambi "laici" e "fratelli".
Queste constatazioni meriterebbero un particolare studio nel clima conciliare di cooperazione di tutte le opere cattoliche e di approfondimento in materia di "apostolato dei laici".
In quinto luogo, rileviamo come la storia dell'Unione, nata quale associazione di perseveranza e sviluppatasi sino a conseguire la essenza e la struttura di uno specifico stato di perfezione nel mondo, induca a riconoscerla come l'opera di perseveranza lasalliana più completa, ed espressamente voluta da Gesù Crocifisso e dalla Vergine Immacolata.
Infine, notiamo come l'Unione rappresenti un'altissima riconferma, una copiosa benedizione e una straordinaria promessa di fecondità per la Scuola Cristiana e per l'Istituto dei Fratelli.
Infatti per la Scuola l'Unione costituisce il massimo potenziamento e sviluppo della sua opera educativa.
Per i Fratelli, invece, l'Unione realizza la più cospicua irradiazione del loro ideale religioso e del loro apostolato nel mondo laicale e secolare e si offre loro come nuova copiosa sorgente di apprezzamento per la loro vocazione e di studio riverente circa la persona e l'opera del loro Fondatore, il santo Giovanni Battista de La Salle.
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