Come nacque l'Unione

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III

Dopo l'esito consolante del primo Ritiro spirituale fatto dai Soci Effettivi alla Villa di Pessinetto, il 31 maggio 1914, si pensò d'iniziare anche i piccoli Aspiranti alla vita dell'Unione.

In quella circostanza la misericordia di Dio volle ricordarci il pensiero dominante gli Scritti e le Regole del nostro Santo Fondatore; alle ore 10 di sera del 3 giugno 1914, Gesù Crocifisso disse a Fra Leopoldo:

- Dirai ai Fratelli delle Scuole Cristiane che avanti ai figliuoli della Pia Unione del SS. mo Crocifisso, si contengano come dinanzi a corpi di Santi, esemplarissimi.

Venne poi, il 10 giugno 1914, uno scritto che accennò ai Catechisti Congregati sorti nel 1932; alle ore 4 del mattino di detto giorno, la SS. Vergine disse a Fra Leopoldo:

- Raccomando a tutti i Fratelli e ai Congregati di stare saldi e uniti; Io risveglierò i loro cuori, perché miei figli.

Il 14 giugno 1914 fecero il Ritiro spirituale a Pessinetto trentadue Aspiranti, quasi tutti allievi delle classi elementari.

Il silenzio e il raccoglimento di quei giovanissimi fu così edificante che il Rev. P. Straggiotti S.J. ne fu ammirato.

Ritornammo ancora più volte alla Villa di Pessinetto per i Ritiri, perché luogo assai adatto e anche per seguire il pensiero dei Superiori che avevano permesso l'acquisto della Villa esprimendo il desiderio che servisse, durante l'anno scolastico, per Ritiri spirituali, e nel tempo della nostra permanenza, durante le vacanze, per Oratorio festivo.

Il giorno 16 giugno 1914, alle ore 10 di sera, Fra Leopoldo, stando in adorazione al SS. Sacramento, disse:

- Mio Gesù Santissimo, il Fratello Teodoreto desidera che quando parlate dei Fratelli, glielo faccia sapere.

E si ebbe questa risposta:

- Dirai che il Crocifisso è la via che conduce fino a Me, alla gloria.

Trascrivo integralmente un biglietto di Fra Leopoldo e chiedo perdono a Dio e agli uomini di palesare scritti nei quali figura il mio nome con onore, mentre, in realtà, merito il disprezzo degli uomini e i castighi di Dio.

« Adorazione al SS. Sacramento nel Santuario di Nostra Signora del Sacro Cuore, la sera del 17 giugno 1914, ore 9,30.

« Raccomandai alla Vergine e al Figlio suo Santissimo perché Lei, Fratello Teodoreto Carissimo nel Signore, venga favorito da Dio, affinché possa fare la sua santa volontà e chiarire le cose per il santo andamento, e portare, per mezzo della SS. Adorazione, pace e amore in Dio Gesù Crocifisso, a gloria del Signore e a salvezza delle anime.

La Vergine Immacolata rispose:

« Dirai al Fratello Teodoreto che Io sono la sua guida, e in lui sarò guida a tutti i Direttori che lavorano nella vigna mistica del Signore ».

In quell'epoca si trattava di esonerarmi dalla carica di Direttore della Comunità di Santa Pelagia e perciò qualcuno temeva che, col cambiamento, cadesse la "Divozione" e l'"Unione del SS. Crocifisso"; ma il biglietto seguente rassicurò gli animi.

18 giugno 1914, sera, ore 9

Stando ai piedi dell'Altare pregavo Dio che illuminasse Lei, Fr. Teodoreto, e i Suoi Superiori, per l'andamento assicurato della santa Adorazione e Unione del SS. Crocifisso, e perché dopo di Lei prenda ferma radice, profondamente.

Gesù rispose:

« Uh! … guarda, Colui che prenderà le redini continuerà esattamente la SS. Adorazione in nome mio SS. Gesù Crocifisso; e non trovino pesante; breve, dolce e soave sarà il lavoro; il Paradiso è eterno ».

Non solo il Successore immediato, ma tutti quelli che in seguito furono Direttori della Comunità di S. Pelagia, ebbero a cuore e favorirono lo sviluppo dell'Unione.

Il 20 giugno 1914, Maria Santissima disse a Fra Leopoldo:

- L'adorazione alla Piaga della Mano sinistra è salvezza dei moribondi sconoscenti, in vista principalmente delle preghiere dei giovanetti.

Il giorno dopo, 21 giugno, festa di S. Luigi, alle ore 11 di sera, avvenne tra Gesù e Fra Leopoldo il dialogo seguente:

- Tu vorresti cibarti di Me per la tua santificazione, e Io vorrei stringerti al mio Cuore perché tu mi aiuti.

- E cosa conti mio Signore, li fai santi tutti quei figliuoli della pia Unione?

- Tutti no, alcuni sì. Dirai al Fratello Teodoreto che non si perda di coraggio se qualcuno ci abbandona.

- Mio Signore Santissimo, Tu dici che non tutti sono santi, ma io non voglio assolutamente che si lascino scappare.

- Ma dimmi un po', Leopoldo, ti ho proprio da obbedire in tutto?

Vieni qui, Leopoldo mio carissimo; è molto tempo che Io aspettavo questo momento, va' a segnarlo.

- O mio Signore, mio buon Gesù, io non voglio sapere altro che Te, mio amore e mio Dio.

- Va' avanti; tu sei l'amore del tuo Cristo Gesù, che ti ha redento.

- Ma dunque, Gesù, li fai tutti santi?

- Va' a segnarlo: voglio ascoltarti.

Seguendo l'uso dei Circoli cattolici si era imposto ai membri dell'Unione l'obbligo di versare, in alcune circostanze, qualche somma per coprire le spese comuni, quando, il 24 giungo 1914, Gesù disse a Fra Leopoldo:

- Dirai al Fratello Teodoreto che tolga tutto ciò che sa di interesse.

Da quell'epoca in poi le spese comuni si coprirono con le offerte spontanee dei membri dell'Unione e con le oblazioni dei Benefattori.

Il 26 giugno, alle ore 10,15, Gesù disse a Fra Leopoldo:

- Dirai al Fratello Teodoreto che segua i miei passi; dico a lui affinché lo seguano i suoi Confratelli.

- Ti ringrazio ben di cuore, perché hai favorito il Fratello Teodoreto, per mezzo del tuo servo diletto il Cardinal Richelmy, avendogli concesso molte belle e sante cose per l'andamento della santissima Adorazione.

- Te l'ho ben detto; va' avanti ogni giorno nel santo mio Nome.

Fra Leopoldo rimase in adorazione e poi scrisse:

- S'avvicina la mezzanotte, il mio buon Gesù dice: « Sta ancora un po' in adorazione, dopo va' a prendere riposo, e la mia benedizione scenda sopra di te e su tutti i figli Fratelli delle Scuole Cristiane, e su tutti gli adoratori ».

La sera del 29 giugno 1914, alle ore 10, Gesù disse a Fra Leopoldo:

- Dirai ai Fratelli delle Scuole Cristiane che facciano come faccio Io, cioè il buon Pastore; se qualche figlio della pia Unione del SS. Crocifisso esce dal santo binario, sia dolcemente ammonito; si industrino fintanto che facciano ritorno, e saranno da me ben ricompensate le loro fatiche.

Dopo queste preziose parole di Gesù, Fra Leopoldo ebbe in mente di aggiungere, come N. B. , quanto segue:

- Se qualche Fratello volesse fare la chiosa dicendo: « Abbiamo già molto da fare », o tentasse di togliere, di affievolire o di screditare la santa Adorazione presso i Confratelli, costui si dichiara vero modernista e merita di essere tolto dal posto che occupa.

A Dio piacendo la santa Adorazione andò a mettere radici nella Congregazione dei Fratelli delle Scuole Cristiane e sarà una vera benedizione di Dio per codesta Congregazione.

Raccomando che in ogni Casa si elegga un Direttore pio e caritatevole per quanto è possibile, tanto più a Torino che io chiamerei Casa Madre, perché il SS. Gesù Crocifisso così volle.

Il Signore nella sua misericordia non vorrebbe castigare, ma vuole che ci emendiamo e perciò amorevolmente ci presenta la Croce invitando le anime innocenti per riformare il mondo, servendosi della fortunata Congregazione dei Fratelli delle Scuole Cristiane.

In mezzo alla società vi sono ancora anime di buona volontà, esse pure vengano in nostro aiuto per diffondere la santa Adorazione per riformare i costumi glorificando Dio Gesù Crocifisso.

Poiché le colpe e le iniquità si danno la mano, il solo rimedio consiste nel ricorrere amorevolmente alla Croce, unica speranza di pace e di salvezza.

Gesù Crocifisso soggiunse:

- Questa Croce l'abbiamo conservata per te; è già da tanti anni che ti aspettavamo.

Il 1° luglio 1914, alle ore 9,15 di sera, Gesù Crocifisso disse a Fra Leopoldo:

- Il mondo non ha più fede e gli anziani sono molto duri nel credere; c'è dunque grande necessità di prendere i giovanetti ancor puri, coi più anziani di buona volontà, e con la preghiera, e col buon esempio, mettere il mio Nome SS.mo, in grado degno di me, Dio altissimo, Redentore dell'umanità.

Dopo tali istruzioni avvenne, tra Gesù e Fra Leopoldo, questo piccolo dialogo:

- Non impensierirti, va' sempre avanti fiducioso in me, come hai fatto finora.

- Non vorrei, o mio Dio, che il demonio andasse a disturbare i cari figli della pia Unione a Te consacrati.

- Qualche pietra la getterà sempre, ma non potrà molto.

Il 5 luglio 1914 alle ore 4 del mattino Maria SS. disse:

- Vigilate i figli della pia Unione e cooperate.

Il 7 luglio, alle ore 10,15 di sera, Fra Leopoldo e Gesù:

- Riforma, o Signore, il mondo da tante iniquità; sostieni i cari figli tuoi dell'Unione tua santa, preservali tutti dal peccato e fa che tutti ti diano gloria.

- Sì; ma ci vuole ancora un po'.

Un Ritiro dei piccoli Aspiranti, fatto a Pessinetto il 12 luglio 1914, deve aver dato occasione al seguente scritto che trovasi, senza data precisa, tra il 7 e il 12 luglio, nei quaderni di Fra Leopoldo:

- In Paradiso si annunzia il momento in cui i figli della pia Unione del SS. Crocifisso si prostrano a ricevere il Pane di eterna vita; gli Angeli e i Santi sono in festa. Gesù Crocifisso.

Ai Maestri delle Scuole Cristiane:

- Lavorate, lavorate; un bel corredo di buone opere vi aspetta nell'ultimo dì della vostra vita. Gesù Crocifisso.

Nell'estate del 1914, appena dichiarata la guerra tra Francia e Germania, i nostri Cari Fratelli Francesi di Rivalta furono in gran pena e molto perplessi sul rimanere, o no, in Italia.

Fui incaricato di rivolgermi a Fra Leopoldo, dal quale ricevetti, il 13 agosto, lo scritto seguente:

« Viva Gesù e Maria SS.ma.

Rev.do Fratello Teodoreto,

« Raccomandai all'Amabile SS. Crocifisso il suo desiderio.

Gesù SS. mo, disse che la risposta è quella già data nel momento in cui Lei è venuto da me ( che non vi sarebbe stato guerra tra Italia e Francia ); ma riguardo ai Giovani della Francia mi ha messo premura di rispondere subito; me lo disse due volte di affrettare, perché i giovani Maestri sono sconfortati; mi disse di far loro coraggio e soggiunse:

« Io li nascondo nel mio amabilissimo Divin Cuore ». Detto di Gesù Crocifisso.

« Coraggio, il Signore è nostra forza, nostra guida, nostra pace ». S. Chiara, 12 agosto 1914, ore 11,15 di sera. Fra Leopoldo.

Avevo detto a Fra Leopoldo: « Nei suoi colloqui con Gesù, domandi un po' se dobbiamo mettere, per i giovani dell'Unione, più di due riunioni settimanali ».

La sera del 13 agosto, Gesù rispose:

- Per non stancare i giovani conviene sentire se loro amano venire più sovente.

Il 25 agosto 1914, alle ore 9,15 di sera, Gesù disse a Fra Leopoldo.

- La mia via è già tracciata, tocca a voi due, ( indicando il Fratel Teodoreto ), a illuminarla, cioè riferire ai Superiori la mia volontà.

Il 27 agosto, alle ore 9,15 di sera, Gesù disse a Fra Leopoldo:

- Dirai ai Fratelli delle Scuole Cristiane che siano buoni.

Le cose materiali non mancheranno loro. In tutte le loro opere sono alla loro presenza.

La mattina del 13 settembre 1914, la SS. Vergine disse a Fra Leopoldo:

- Piace tanto l'Adorazione alle cinque Piaghe del mio Divin Figlio; lo farai noto al Fratello Teodoreto.

Poco dopo Gesù Crocifisso soggiunse:

- Ci vuole un po' di tempo, ma la mia Devozione sorgerà gloriosa e trionfante.

Il 3 ottobre 1914, alle 2,45 di mattino, Gesù Crocifisso disse:

- Farò parte del mio Divin Cuore a tutti i giovani della beata Unione del SS. Crocifisso.

Il 31 ottobre, alle ore 4 del mattino, la SS. Vergine disse a Fra Leopoldo:

- Conducete i figliuoli dell'Unione del SS. Crocifisso alla S. Comunione nella mia Casa, alla Consolata; sono le mie delizie.

Il 26 novembre 1914, Gesù disse a Fra Leopoldo:

- Dirai al Fratello Teodoreto che continui sempre a predicare. ( Indicando la diffusione dell'Adorazione a Gesù Crocifisso ).

Il 19 dicembre 1914, alle ore 3 del mattino Gesù disse a Fra Leopoldo:

- Vedo la tua buona disposizione nell'amarmi; benedico te e tutti i figli tuoi della santa Unione.

Nello stesso giorno la SS. Vergine disse a Fra Leopoldo:

- Io sono la Guerriera di ognuno dei miei figli che fanno la santa Adorazione.

Il 30 dicembre 1934 alle ore 4 del mattino Gesù Crocifisso disse a Fra Leopoldo:

- Dirai al Fratello Teodoreto che faccia ogni sforzo per avere molti figli ammessi alla pia e santa Unione del SS. Crocifisso, e ne verrà, per la sua Congregazione, come ramo d'olivo, figura delle più soavi benedizioni celesti mandate da Dio Gesù Crocifisso.

Prego vivamente tutti i miei Carissimi Confratelli e specialmente gli ottimi Fratelli Direttori, che tanto desiderano attirare le benedizioni di Dio su tutte le Case della nostra amatissima Congregazione, d'eseguire questo invito di predilezione, uscito dal Cuore Sacratissimo di Gesù Crocifisso, e rinnovato per venti anni con poco risultato.

Il rimandare ancora l'esecuzione, sarebbe un obbligare nostro Signore Gesù Cristo a rivolgersi ad altri, più docili di noi.

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