Ritiro del 12/5/1996
1 - Rimetti a noi i nostri debiti
2 - Non aspettare a convertirti al Signore
3 - "Prega per noi peccatori"
4 - Maria accoglie tutto da Dio
5 - La potenza della parola di Dio
Rimetti a noi i nostri debiti, chiediamo al Padre ricco di misericordia.
E dalla liturgia veniamo invitati a pregare così: "Signore Gesù Cristo, che per la salvezza di tutti gli uomini hai steso le braccia sulla croce, accogli l'offerta delle nostre azioni e fa' che tutta la nostra vita sia segno e testimonianza della tua redenzione".
Nondimeno è il Siracide che ti invita a "non seguire il tuo destino e la tua forza assecondando le passioni del tuo cuore.
Non dire: "Chi mi dominerà?", perché il Signore senza dubbio farà giustizia.
Non dire: "Ho peccato, e che cosa mi è successo?", perché il Signore è paziente.
Non essere troppo sicuro del perdono tanto da aggiungere peccato a peccato; non dire: "La sua misericordia è grande, mi perdonerà i molti peccati" perché presso di lui ci sono misericordia e ira, il suo sdegno si riverserà sui peccatori.
Non aspettare a convertirti al Signore e non rimandare di giorno in giorno, perché improvvisa scoppierà l'ira del Signore e al tempo del castigo sarai annientato" ( Sir 5,2-7 ).
È molto forte, però è stimolante; ci invita a non perdere tempo in merito al nostro cammino di conversione e di liberazione da ogni peccato per costruire davvero in noi la santità, il dono che Dio Padre vuole riversare nel cuore di tutti noi.
E preghiamo ancora con l'Apocalisse rendendo gloria al Signore così: "A colui che ci ama e ci ha liberato dai nostri peccati, con il suo sangue e ha fatto di noi un regno di sacerdoti per il suo Dio e Padre, a lui la gloria e la potenza nei secoli dei secoli" ( Ap 1,5-6 ).
E si potrebbe concludere ancora con il Siracide: "Figlio, hai peccato? Non farlo più e prega per le colpe passate; come alla vista del serpente, fuggi il peccato: se ti avvicini ti morderà.
Denti di leone sono i suoi denti, capaci di distruggere vite umane" ( Sir 21,1-2 ).
Visto che siamo nel mese di maggio, vogliamo anche fissare la nostra attenzione su quanto chiediamo alla Madonna con la preghiera dell'Ave Maria: "Prega per noi peccatori".
Gesù morendo dice: "Ecco tua Madre", ecco colei che ti genera alla vita nell'opera compiuta tutta da Dio, dono totale di Dio all'uomo e dell'uomo a Dio.
Madre è colei che, dopo aver generato il figlio, lo educa, lo accompagna, cerca di sostenerlo nel cammino, cercando di non fargli mancare nulla di quanto ha bisogno per la vita; è colei che, dopo aver dato alla vita, conduce alla vita.
Con Maria, Dio ha posto nel nostro mondo una via per i passi di ogni uomo.
Il mondo tende ad inquinare ogni cosa, perché tende a separare tutto da Dio, a togliere tutto a Dio e Maria ricupera tutto a Dio e quindi rende sacro, adorabile ciò che il mondo rende profano, banale e nemico.
Maria recupera ogni cosa al suo significato spirituale e quindi recupera tutto a Dio, perché lei è contemplazione pura di Dio e della sua volontà.
"Si faccia di me secondo la tua parola", secondo il disegno di amore che hai sull'umanità; così pregherà Maria e si renderà completamente disponibile perché Dio nello Spirito Santo possa operare in lei grandi cose: "Grandi cose ha fatto in me l'Onnipotente e santo è il suo nome".
Maria accoglie tutto da Dio e riporta tutto a Dio: ecco come dovrebbe agire anche il cristiano, a partire da quelle persone che il Signore ci fa incontrare, ci mette al fianco.
E pensate quanti giovani sono passati in questa casa benedetta, quanti giovani il Signore ci ha fatto incontrare, a quanti giovani noi abbiamo fatto dono del nostro insegnamento! Tutto sia riportato a Dio.
Maria è tra noi per riportare tutto a Dio in un mondo che a Dio sottrae tutto, con un'azione in questo senso molto forte.
Quante persone non credono più ed entrano nelle sette, che si moltiplicano a dismisura: nell'America Latina, in dieci anni, 40 milioni di persone sono passate alle sette e nel 2000 si calcola che saranno altrettanti, se non di più.
Ma anche qui a Torino le chiese si svuotano sempre di più.
Cristo morendo in croce per opera nostra e per la nostra salvezza, ci affida a sua Madre, la quale ci riprende dentro, nei nostri pensieri e nella nostra coscienza, e ci riporta nella vita con Dio.
Ecco ciò che sta a cuore a Maria e noi in questo mese di maggio, pregando il Rosario, dobbiamo chiedere questo dono per noi, per i nostri giovani, per il nostro mondo che sempre di più si sta allontanando da Dio, dalla Chiesa, dalla vita sacramentale, dalla preghiera.
Non possiamo impedire a Maria questa opera di recupero a Dio, perché non possiamo sottrarci - anche se c'è questa tentazione - al bisogno di dare un significato a ciò che abbiamo detto e abbiamo fatto nei confronti di Cristo.
"Dio ha tanto amato il mondo da donarci il suo Figlio unigenito", Gesù Cristo; ed ecco allora Maria che ci riporta nella vita con Dio poiché ci impegna a entrare nel significato di ciò che suo Figlio ha detto e ha fatto.
Allora è la potenza della parola di Dio che viene ad operare in noi, che opera tra di noi, parola che è più forte di qualsiasi nostro argomento o ragione umana.
Maria, essendo la creatura tutta disponibile per la Parola di Dio e solo per la Parola di Dio - "il Verbo di Dio si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi" -, è la Madre che ci aiuta a comprendere il significato in Dio di ciò che noi stessi abbiamo fatto nell'"ora delle tenebre", lasciandoci affascinare dalla nostra autonomia (dimenticando che non siamo capaci di essere autonomi), dalla nostra autorità, dal nostro orgoglio, da tutto quel peccato che non ci lascia vivere in comunione con Dio, ma cerca di strapparci dall'amore di Dio.
C'è più che mai bisogno oggi che gli uomini imparino a fermarsi, a tacere e a mettersi di fronte a Dio, lasciandosi amare ed entrando in dialogo di amore con lui; allora si giunge all'incontro con Dio conoscendolo, perché Dio è verità e la verità si trova solo conoscendola.
Per conoscere Dio bisogna mantenersi in ascolto della sua parola, come ci insegna Maria: questo richiede il silenzio di tutto il resto, di ogni altra parola, di ogni altro argomento.
Quante parole, oggi, quante argomentazioni!
Si richiede nell'uomo la presenza di Maria, questa creatura tutta e solo puro ascolto di Dio, perché in Dio c'è tutto, non manca nulla di ciò di cui l'uomo ha bisogno per essere uomo e per realizzare la sua vocazione umana e cristiana.
È lei che concepisce Dio tra noi e in noi, come madre spirituale ai piedi della croce.
È lei che dà Dio agli uomini e, nello stesso tempo, gli uomini a Dio.
Ed è lei che ci insegna come si fa ad ascoltare Dio, ad accoglierlo, a restare fedeli al progetto di amore che Dio ha su ciascuno di noi, sulla Chiesa tutta.
È lei che ci insegna come si fa a uscire dalle nostre paure. dai nostri dubbi, dai nostri scetticismi; è lei che ci aiuta ad uscire dal nostro peccato.
Ecco perché la invochiamo con l'Ave Maria, chiedendo: Prega per noi, o Madre benedetta, per noi peccatori, perché convertendoci, consegnando i nostri peccati, possiamo gustare la gioia di sentirci perdonati e immensamenti amati da Dio Padre buono.