Siracide

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Capitolo 21

CEI 2008 - Audio - Interconfessionale

Peccati diversi

1 Figlio, hai peccato? Non farlo più e prega per le colpe passate.
2 Come alla vista del serpente fuggi il peccato: se ti avvicini, ti morderà.
Denti di leone sono i suoi denti, capaci di distruggere vite umane.
3 Ogni trasgressione è come spada a doppio taglio: non c'è rimedio per la sua ferita.
Pr 5,4
4 Spavento e violenza fanno svanire la ricchezza; così la casa del superbo sarà devastata.
5 La preghiera del povero va dalla sua bocca agli orecchi di Dio, il giudizio di lui verrà a suo favore.
6 Chi odia il rimprovero segue le orme del peccatore, ma chi teme il Signore si convertirà di cuore.
Pr 12,1
7 Da lontano si riconosce il linguacciuto, ma l'assennato conosce il suo scivolare.
8 Chi costruisce la sua casa con ricchezze altrui è come chi ammucchia pietre per l'inverno.
9 Mucchio di stoppa è una riunione di iniqui; la loro fine è una fiammata di fuoco.
Sir 16,16
10 La via dei peccatori è appianata e senza pietre; ma al suo termine c'è il baratro degli inferi.
Mt 7,13

Il saggio e lo stolto

11 Chi osserva la legge domina il suo istinto, il risultato del timore del Signore è la sapienza.
Gen 4,7
12 Non diventerà educato chi manca di capacità, ma c'è anche una capacità che aumenta l'amarezza.
13 La scienza del saggio cresce come una piena; il suo consiglio è come una sorgente di vita.
Pr 13,14
Pr 18,4
14 L'interno dello stolto è come un vaso rotto, non potrà contenere alcuna scienza.
15 se un assennato ascolta un discorso intelligente, l'approverà e lo completerà; se l'ascolta un dissoluto, se ne dispiace e lo getta via dietro la schiena.
16 Il parlare dello stolto è come un fardello nel cammino, ma sulle labbra dell'intelligente si trova la grazia.
17 La parole del prudente è ricercata nell'assemblea; si rifletterà seriamente sui suoi discorsi.
18 Come casa in rovina, così la sapienza per lo stolto; scienza dell'insensato i discorsi incomprensibili.
19 Ceppi ai piedi è la disciplina per l'insensato e come manette nella sua destra.
20 Lo stolto alza la voce mentre ride; ma l'uomo saggio sorride appena in silenzio.
21 Ornamento d'oro è la disciplina per l'assennato; è come un monile al braccio destro.
22 Il piede dello stolto si precipita verso una casa, l'uomo sperimentato si mostrerà rispettoso.
23 Lo stolto spia dalla porta l'interno della casa; l'uomo educato se ne starà fuori.
24 È cattiva educazione d'un uomo origliare alla porta; l'uomo prudente ne resterebbe confuso.
25 Le labbra degli stolti ripetono sciocchezze, le parole dei prudenti sono pesate sulla bilancia.
26 Sulla bocca degli stolti è il loro cuore, i saggi invece hanno la bocca nel cuore.
27 Quando un empio maledice l'avversario, maledice se stesso.
28 Il maldicente danneggia se stesso e sarà detestato dal suo ambiente.
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Abbreviazioni
21,1-10 Fuggire il peccato
21,8 per l'inverno ( al posto di legna per scaldarsi? ): con gr.;
BJ con greco 248 e sir. traduce: « per la sua tomba ».
21,9-10 Questi due versetti esprimono chiaramente la fede in una retribuzione e fanno pensare alle pene dell'inferno ( cf. anche Is 50,11; Is 66,24 ).
Così li interpreta anche lat.: « ma alla fine ci sono gli inferi, le tenebre e i tormenti ».
21,11-28 Il saggio e lo stolto
21,11 il suo istinto: con sin; il gr. ha: « la sua comprensione ( della legge ) ».
21,21 Questo versetto si ricollega al v 19.
Il v 20 che li separa non è al suo posto.
21,22 si mostrerà rispettoso, alla lettera « avrà vergogna davanti a un viso »: con il gr.; l'interpretazione adottata è sostenuta dall'ebraico contenuto nelle citazioni dei rabbini.
21,25 Secondo greco 248;
il textus receptus ha: « le labbra degli stranieri ne sono afflitte ».
21,27 l'avversario: l'autore identifica satana ( il tentatore, cf. Gb 1-2 )
con l'istinto cattivo che è interno all'empio.
Credendo di maledire un essere esteriore, è invece la propria volontà perversa che l'uomo maledice.