8 Gennaio 2016
Dalla Lettera di Papa Francesco sull'Anno Santo della Misericordia
( continua da precedente Cenacolo )
L'Anno giubilare si concluderà nella solennità liturgica di Gesù Cristo Signore dell'universo, il 20 novembre 2016.
In quel giorno, chiudendo la Porta Santa avremo anzitutto sentimenti di gratitudine e di ringraziamento verso la SS. Trinità per averci concesso questo tempo straordinario di grazia.
Affideremo la vita della Chiesa, l'umanità intera e il cosmo immenso alla Signoria di Cristo, perché effonda la sua misericordia come la rugiada del mattino per una feconda storia da costruire con l'impegno di tutti nel prossimo futuro.
Come desidero che gli anni a venire siano intrisi di misericordia per andare incontro ad ogni persona portando la bontà e la tenerezza di Dio!
A tutti, credenti e lontani, possa giungere il balsamo della misericordia come segno del Regno di Dio già presente in mezzo a noi.
« È proprio di Dio usare misericordia e specialmente in questo si manifesta la sua onnipotenza ».
Le parole di san Tommaso d'Aquino mostrano quanto la misericordia divina non sia affatto un segno di debolezza, ma piuttosto la qualità dell'onnipotenza di Dio.
È per questo che la liturgia, in una delle collette più antiche, fa pregare dicendo: « O Dio che riveli la tua onnipotenza soprattutto con la misericordia e il perdono ».
Dio sarà per sempre nella storia dell'umanità come Colui che è presente, vicino, provvidente, santo e misericordioso.
"Paziente e misericordioso" è il binomio che ricorre spesso nell'Antico Testamento per descrivere la natura di Dio.
Il suo essere misericordioso trova riscontro concreto in tante azioni della storia della salvezza dove la sua bontà prevale sulla punizione e la distruzione.
I Salmi, in modo particolare, fanno emergere questa grandezza dell'agire divino: « Egli perdona tutte le tue colpe, guarisce tutte le tue infermità, salva dalla fossa la tua vita, ti circonda di bontà e misericordia » ( Sal 103,3-4 ).
In modo ancora più esplicito, un altro Salmo attesta i segni concreti della misericordia: « Il Signore libera i prigionieri, il Signore ridona la vista ai ciechi, il Signore rialza chi è caduto, il Signore ama i giusti, il Signore protegge i forestieri, egli sostiene l'orfano e la vedova, ma sconvolge le vie dei malvagi » ( Sal 146,7-9 ).
E da ultimo, ecco altre espressioni del Salmista: « [ Il Signore ] risana i cuori affranti e fascia le loro ferite.
… Il Signore sostiene i poveri, ma abbassa fino a terra i malvagi » ( Sal 147,3.6 ).
Insomma, la misericordia di Dio non è un'idea astratta, ma una realtà concreta con cui Egli rivela il suo amore come quello di un padre e di una madre che si commuovono fino dal profondo delle viscere per il proprio figlio.
È veramente il caso di dire che è un amore "viscerale".
Proviene dall'intimo come un sentimento profondo, naturale, fatto di tenerezza e di compassione, di indulgenza e di perdono.
É il ritornello che viene riportato ad ogni versetto del Salmo 136 mentre si narra la storia della rivelazione di Dio.
In forza della misericordia, tutte le vicende dell'antico testamento sono cariche di un profondo valore salvifico.
La misericordia rende la storia di Dio con Israele una storia di salvezza.
Ripetere continuamente: "Eterna è la sua misericordia", come fa il Salmo, sembra voler spezzare il cerchio dello spazio e del tempo per inserire tutto nel mistero eterno dell'amore.
È come se si volesse dire che non solo nella storia, ma per l'eternità l'uomo sarà sempre sotto lo sguardo misericordioso del Padre.
Non è un caso che il popolo di Israele abbia voluto inserire questo Salmo, il "Grande hallel " come viene chiamato, nelle feste liturgiche più importanti.
Prima della Passione Gesù ha pregato con questo Salmo della misericordia.
Lo attesta l'evangelista Matteo quando dice che « dopo aver cantato l'inno » ( Mt 26,30 ), Gesù con i discepoli uscirono verso il monte degli ulivi.
Mentre Egli istituiva l'Eucaristia, quale memoriale perenne di Lui e della sua Pasqua, poneva simbolicamente questo atto supremo della Rivelazione alla luce della misericordia.
Nello stesso orizzonte della misericordia, Gesù viveva la sua passione e morte, cosciente del grande mistero di amore che si sarebbe compiuto sulla croce.
Sapere che Gesù stesso ha pregato con questo Salmo, lo rende per noi cristiani ancora più importante e ci impegna ad assumerne il ritornello nella nostra quotidiana preghiera di lode: "Eterna è la sua misericordia". ( continua )
Il nostro tornare a riflettere sulle ferite di Gesù in croce, ha lo scopo di approfondire la conoscenza e, di conseguenza, la nostra risposta di predilezione, all'amore infinito di Dio – Padre, Figlio fatto Uomo in Gesù, Spirito Santo – per tutta l'umanità, quindi per ognuno di noi personalmente.
Infatti il Crocifisso, con le braccia divaricate in croce, è non solo segno, ma reale attuazione dell'abbraccio del Padre a ogni uomo.
Dono del Padre alla umanità è il suo Figlio fatto Uomo, Gesù.
Il Figlio fatto Uomo, Gesù, si offre al Padre come dono agli uomini, e per questo fa la sua volontà, attraverso la Incarnazione, la Morte in croce e la Resurrezione: in questo modo Gesù partecipa al nostro dolore, alla morte e si fa garante della nostra risurrezione, espiando per amore il peccato.
Lo Spirito Santo ci è donato da Gesù in croce quando "rese lo Spirito", che è l'Amore reciproco del Padre e del Figlio, ci rivela in profondità gli insegnamenti di Gesù, e inabita in noi come Consolatore.
Il Crocifisso pertanto ci consente di conoscere sempre più Dio, attraverso la riflessione sui sentimenti del cuore umano e divino di Gesù, corrispondendo a quanto Egli si attende da noi, cioè:
• Inabissarci nel suo amore, stando più vicini alla sua croce;
• Capire, finché ci sia possibile, l'amore che Egli ha per ciascuno di noi;
• Essere aiutati a sopportare e condividere ogni dolore e ogni sofferenza umana, immergendola nella sua;
• Avere consapevolezza di essere annunciatori ed operatori del culto di questo amore.
La condivisione di queste riflessioni ha lo scopo di sostenerci in questa nostra missione, di rinfrancarci nella manifestazione del suo amore, massimamente manifestato, come detto sopra, nella Passione , Morte e Risurrezione di Gesù.
L'evangelista San Giovanni nel suo Vangelo ha scritto che Dio ha talmente amato il mondo da dare il suo Figlio unigenito per la nostra salvezza.
E noi attestiamo che ciò è avvenuto, poiché il Figlio di Dio si è incarnato, è nato anche lui da donna, ma per opera dello Spirito Santo, è cresciuto in una famiglia e ha lavorato, accanto a San Giuseppe, suo padre legale, ma affettivamente vero padre, ha frequentato la Sinagoga, quindi ha annunciato l'attuazione del Regno di Dio in Lui, e come detto sopra, è morto e risorto.
Carissimi, occorre non dimenticare mai fin dove si è spinto l'amore di Gesù: per rinfrancarci nel bene e gioire di tanto amore,
• per entusiasmarci nella preziosa diffusione di questa predilezione,
• per convertirci fino in fondo,
• per corrispondere, in altre parole, a questo amore così sublime da dare la vita per ciascuno di noi e ripresentare quest'offerta nel sacrificio eucaristico, come vedremo in seguito.
Terminato l'anno 2015 e pressoché all'inizio del nuovo anno raccogliamoci con Maria SS. ai piedi di Gesù Bambino, per adorare con Lei l'inestimabile dono d'amore a noi dato con l'Incarnazione e la nascita del Figlio di Dio, soffermandoci anche sul valore del tempo che Dio ci ha donato e ci dona per permetterci di conoscere, accogliere e rispondere al suo amore.
Come ben sappiamo il tempo che passa non ritorna più; Dio ha assegnato ad ogni persona un determinato tempo per realizzare il suo piano di salvezza sull'anima nostra, e abbiamo solo questo tempo.
La condizione della nostra vita terrena è questo continuo fluire, questo continuo correre del tempo che non ha ritorno.
Nell'eternità non sarà più così perché saremo fissi e stabiliti in quel grado di amore che avremo raggiunto nella vita terrena; se tale amore sarà grande saremo stabiliti per sempre in quel grado di amore, se avremo raggiunto un piccolo grado di amore, non potremo aumentarlo, ma sarà quello per tutta l'eternità.
Il primo gennaio di quest'anno la Chiesa ha celebrato, come ogni anno, la solennità di Maria SS: Madre di Dio: la sua:divina maternità.
Gesù volle estendere anche a noi la maternità di sua Mamma donandocela dall'alto della Croce.
Perche Gesù volle estendere anche a noi la maternità di sua Mamma?
• perché ci sostenesse nel pellegrinaggio terreno;
• perché ci affidassimo a Lei con docilità;
• perché avessimo un cuore umile come il suo e la fiducia dei figli.
Maria SS. potrà far nascere Gesù anche in noi, qualora non fosse ancora nato, e lo farà crescere nei nostri cuori plasmandoci a sua immagine.
La vita umile e nascosta di Maria sia il modello della nostra.
Affidiamoci alla sua potente intercessione perché ci aiuti a superare le subdole tendenze dell'orgoglio, ed Ella ci farà trionfare di ogni vana gloria.
E come Lei, che ha donato al mondo Gesù lo donerà anche a noi perché possiamo annunciarlo anche ai fratelli che non lo conoscono.
L - Caro Bambino Gesù, sostieni nelle accresciute fatiche apostoliche, di questo Anno Santo della Misericordia, il Papa i Vescovi i Sacerdoti perché, anche attraverso il loro ministero, si possa dilatare il Regno di amore e di pace che tu sei venuto a portarci.
Preghiamo
T - Dolcissimo Bambino Gesù ascoltaci!
L - Caro Bambino Gesù, manda i tuoi angeli a scuotere quanti vivono adagiati nella tiepidezza,sordi ai richiami della Chiesa ad accogliere la Misericordia di Dio e diventare a nostra volta operatori di misericordia, perché si sgelino i cuori ancora freddi e si accorgano di quanto sono da te amati e che tu tu vuoi comunicare a tutti pace, amore e gioia.
Preghiamo
T - Dolcissimo Bambino Gesù ascoltaci!
L - Caro Bambino Gesù, in questo Anno Santo della Misericordia dona un più intenso fervore, una fedeltà più operosa e un sempre più puro amore a Dio e ai fratelli, alle persone che a te hanno consacrato la loro vita.
Fa' che non si limitino ad accogliere personalmente la Tua misericordia ma che la pratichino ovunque specialmente nella propria famiglia o Comunità religiosa, con sentimenti di riconciliazione e perdono come la Chiesa ci sollecita alla conversione, particolarmente in questo Anno Giubilare.
Preghiamo
T - Dolcissimo Bambino Gesù ascoltaci!
L - Caro Bambino Gesù, soccorri quanti sono vittime degli orrori della guerra e della violenza e le persone alla ricerca di un luogo dove poter vivere serene e nella pace.
Fa'che tutte siano presto accolte e sostenute con un amore misericordioso e dignitoso e che tutti vivano riconciliati e , in comunione con i loro famigliari vivi e defunti, in attesa di essere un giorno riuniti ancora insieme nel Regno dell'amabilissimo nostro Signore.
Pregiamo
T - Dolcissimo Bambino Gesù ascoltaci!
L - Caro Bambino Gesù, che ci hai talmente amati da condividere la nostra vita terrena, dilata i nostri cuori perché tutti possiamo accogliere con gioia la tua venuta e il tuo amore.
Insegnaci come spendere tutta la nostra vita nel renderti grazie di tanto amore; benedici il nostro Vescovo e aiutaci a praticare opere di misericordia.
Avvolgici tutti nel tuo amore misericordioso specialmente quanti ne hanno più bisogno.
Pregiamo
T - Dolcissimo Bambino Gesù ascoltaci!
T - Amabilissimo Gesù Bambino, che sei venuto al mondo per mio amore: ti adoro, ti ringrazio e ti amo.
Tu che dal presepio mi irradi tanta tenerezza fammi penetrare nell'abisso del tuo amore infinito perché sappia credervi con tutte le mie forze.
Mentre inginocchiato ai piedi della mangiatoia della povera stalla in cui sei nato ti contemplo bambino, insegnami a ricambiare l'offerta di te stesso.
Contemplando le tue tenere mani e i tuoi piedini, la tua testolina e il tuo cuore: fa' che non dimentichi che quelle tue manine e quei tuoi piedini saranno un giorno inchiodati ad una Croce, che la tua testa sarà un giorno coronata di spine e che il tuo cuore che ha sempre e solo amato da un soldato verrà trafitto da una lancia.
Amabilissimo Gesù Bambino,
Fa' che unito alla tua Mamma partecipi anch'io alla tua povertà e alla gloria che gli angeli cantarono a Betlemme agli uomini che Dio ama.
Fa' che sappia ricambiare ogni giorno il tuo dono per me e per il mondo intero;
Fa' che sia pronto a darmi totalmente all'annuncio del tuo amore fino al sacrificio supremo, perché Tu e la tua Mamma possiate vivere sempre nei nostri cuori.
Amen
Dalla preghiera di Papa Francesco per l'Anno Santo
Signore Gesù Cristo, tu ci hai insegnato a essere misericordiosi come il Padre celeste, e ci hai detto che chi vede te vede Lui.
Mostraci il tuo volto e saremo salvi.
Manda il tuo Spirito e consacraci tutti con la sua unzione
Perché il Giubileo della Misericordia sia un anno di grazia nel Signore
E la tua Chiesa con rinnovato entusiasmo possa portare ai poveri il lieto messaggio, proclamare ai prigionieri e agli oppressi la libertà e ai ciechi restituire la vista.
Lo chiediamo per intercessione di Maria Madre della Misericordia
A te che vivi e regni con il Padre e lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Amen.