Cenacolo N° 9
Nel mondo, molti anziché disciplinare le proprie passioni disordinate sopportando - per distaccarsene - qualche sofferenza, preferiscono degradarsi come animali e dannarsi col piacere!
Si possono seguire troppi falsi amori, ma unico è il vero amore, che consiste nel volere bene; tale amore può essere: naturale, di amicizia, o soprannaturale di carità, fondato cioè sulle virtù teologali.
L'amore di carità è frutto sia della volontà umana che della grazia divina.
Quando si vive di purezza, si converte il mondo anche senza parlare, perché la virtù santifica, profuma.
La carità si fonda sull'umiltà perché questa virtù corona l'amore e ne è la base e il vertice.
L'amore è l'atto più spirituale della persona.
Il vero amore è gratuito e si manifesta nell'altruismo, nel donarsi e nel dimenticarsi.
Ciò che si dà a Dio, lo si toglie all'io.
Gesù inchiodato alla croce ti presenti a me con le braccia tese in atto di supremo olocausto.
Tu sei l'Agnello immolato per la salvezza mia e del mondo intero.
Tu sei l'amabilissimo mio Signore, il Salvatore di tutta l'Umanità.
La Tua parola è vita, la Tua legge è amore; il Tuo Regno è verità e pace.
Tu ami me Signore Gesù e io amo te e confido nella tua misericordia.
Maria SS. 21 novembre 1908
"Leopoldo, la tua missione è che devi far penetrare la santa Devozione - Adorazione al SS: Crocifisso in tutte le famiglie cristiane del mondo, sotto il comando del S. Padre, il Papa.
Gesù e Maria SS. 13 dicembre 1908
"Non dar retta alle suggestioni diaboliche mentre tu fai l'adorazione; perché l'astuto tentatore fa di tutto per distoglierti dalla grande missione che sei tenuto a compiere con l'aiuto di dei miei santi figlioli, tuoi fratelli"
Chiediamo al Signore che ci aiuti ad organizzare le nostre giornate per poter trovare il tempo di partecipare con gli altri agli incontri dei prossimi Cenacoli.
Se vogliamo essere davvero missionari, nella nostra città, cominciando dal nostro quartiere, occorre che non indugiamo, perché il compito è vasto ed è questo lo scopo dei nostri Cenacoli.
Ma che cosa occorre cominciare a fare subito pere non indugiare?
In primo luogo occorre impegnarci a fare l'Adorazione possibilmente ogni giorno, e a farla senza affanno e con tanto amore.
É Gesù che ci chiede di vivere in intimità con noi e di fare quel che possiamo per far conoscere il suo amore.
Questo potrà sembrare poco rispetto alle necessità, ma sarà tanto se non saremo mossi da valutazioni umane, ma dall'amore per il Signore.
Se noi per primi non ci decidiamo ad iniziare a fare quello che Gesù ci chiede come potremo proporlo agli altri?
Questo indubbiamente comporta un po' di sacrificio, ma l'amore di Gesù verso noi peccatori e la sua inaudita sofferenza accettata per salvarci gli è costata molto di più, infinitamente di più.
Le piaghe di Gesù ci portano all'amore delle sofferenze, poiché esse ci mostrano quanto Gesù ha sofferto.
Egli ha conservato nel suo corpo glorioso le cicatrici delle sue Piaghe come segno di gloria e onore; e noi, membra di Gesù Cristo, dobbiamo ugualmente ritenerci onorati di soffrire come Lui.
Come San Paolo: "non dobbiamo gloriarci di altro che della croce del nostro Salvatore". ( Gal 6,14; San Giovanni B. De La Salle, M. 28,2: terza parte )
É apparsa la grazia di Dio, apportatrice di salvezza per tutti gli uomini