Lettera N°64
Torino, gennaio 2019
Nostro Signore Gesù dice: "il mio giogo è dolce e il mio peso è leggero".
Egli domanda sempre una sola condizione: "Fiducia".
Non importa che voi siate deboli e fragili.
Vi aiuterà, se andate a Lui.
Se uno credesse che Dio vuol fare di lui un santo, questi lo diventerebbe.
Dovremmo avere un cuore più aperto e più confidenza.
Invece ne abbiamo la decima parte di quella che dovremmo avere.
Donde vengono tutti i buoni pensieri e aspirazioni che abbiamo avuto?
Da Lui: sono doni suoi.
Egli dice: "Se solo me lo permetteste, farei di voi dei santi".
La nostra mancanza di confidenza, di speranza e di fiducia in Lui, legano le sue mani e la sua onnipotenza. ( Daniel Considine )
Dobbiamo considerare la nostra vita spirituale come una vita di grande attività, piena di energia, giorno per giorno, piena di lavoro.
Dobbiamo valutare le buone giornate, nella nostra vita spirituale, dalle lotte e dai contrasti.
Se voglio conoscere come Dio giudica la serietà dei miei propositi, devo osservare quante volte sono stato alle prese con il nemico.
Un giorno tranquillo forse non ha aggiunto nulla al mio edificio spirituale: devo irrobustire i miei muscoli adoperandoli.
Se, guardando indietro, posso vedere che ho sofferto pene e vinto tentazioni, posso concludere che sono incamminato verso Dio.
Ho questa visione della mia vita?
In tal caso mi sentirò portato a individuare coloro che hanno maggiori prove di quelle che devo sopportare io. ( Daniel Considine )
( Da un documento dell'Unione – segue 2° parte )
Vi esorto pertanto, o fratelli, per la misericordia di Dio, a offrire il vostro corpo come ostia vivente, santa, gradevole a Dio, in culto spirituale quale si addice a voi.
E non vogliate conformarvi a questo mondo; trasformatevi e rinnovatevi invece nella mente per saper discernere qual è la volontà di Dio: quello che è buono, che piace a lui ed è perfetto.
In virtù della grazia che mi fu elargita, io dico a ciascuno di voi di non valutarsi più di quanto sia giusto, ma di stimarsi con savia modestia, nella misura del grado di fede che Dio gli ha concesso.
Poiché come abbiamo in un solo corpo molte membra e tutte le membra non adempiono la stessa funzione, così noi, benché molti, formiamo un solo corpo in Cristo e siamo, ciascuno per la sua parte, membri gli uni degli altri.
Poiché dunque possediamo carismi differenti secondo la grazia che ci è stata data, chi ha il dono della profezia se ne serva in proporzione della sua fede; chi ha quello del servizio si dedichi a servire; chi ha quello di insegnare si consacri all'insegnamento; chi ha quello di esortar esorti; chi distribuisce dia senza calcoli; chi possiede usi zelo; chi esercita la misericordia lo faccia nella letizia.
La vostra carità sia senza infingimenti; respingete con orrore il male, tenetevi attaccati al bene.
Amatevi a vicenda d'amore fraterno, ritenete gli altri più degni d'onore, non abbiate uno zelo pigro, siate ferventi di spirito, servite il Signore.
Gioite nella speranza; siate pazienti nelle prove, perseveranti nella preghiera.
Prendete parte alle necessità dei santi; siate bramosi di praticare l'ospitalità.
Benedite chi vi perseguita: benedite, invece di maledire.
Rallegratevi con chi è nella gioia e piangete con chi è nel pianto.
Abbiate vicendevolmente sentimenti concordi.
Non sognate grandezze, ma amate le cose umili.
Non tenetevi per sapienti ai vostri propri occhi.
Non rendete a nessuno male per male: datevi cura di compiere opere buone davanti a tutti gli uomini.
Se è possibile, per quanto dipende da voi, vivete in pace con tutti gli uomini.
Non fatevi giustizia da voi stessi, ma lasciate fare all'ira divina, poiché sta scritto: " A me la vendetta!
Io darò la giusta paga - dice il Signore.
Anzi, se il tuo nemico ha fame, dagli da mangiare; se ha sete, dagli da bere; poiché, così facendo, tu accumulerai sul suo capo carboni ardenti."
Non lasciarti vincere dal male, ma trionfa sul male col bene. ( Rm 12,1-21 ).
Dopo tanti anni di riflessioni su ciò che pensiamo che il Signore si attenda da noi, occorre ora chiederci se, alla luce di quanto conosciuto in passato, siamo un pochino migliorarti rispetto a prima.
Venuti a conoscenza del piano di Dio a nostro riguardo, se tutto è rimasto come prima, senza aver fatto nulla per crescere nell'amicizia con Dio e con i fratelli, vano è stato il nostro impegno.
Per ottenere un miglioramento non basta conoscere tante cose ma occorre impegnarci con molta umiltà per metterle in pratica, con l'aiuto di Dio che ci vuole felici e che ci accoglierà con sua Mamma e con gli Angeli e i Santi nel suo regno di gioia e felicità perfetta.
Impegniamoci a vivere con particolare intensità questo tempo di Grazia per riconfermarci nella Fede e per riscoprire la grandezza e santità dei valori cristiani.
Buon Natale e Buon Anno!
Leandro
PS: Ho allegato, per informazione, copia del bollettino bimestrale " L'Amore a Gesù Crocifisso " che è un fascicolo di informazione e collegamento tra tutti gli aderenti alla "Piccola Fraternità dell'Unione" che, come sappiamo, ha sostituito l'Istituto secolare " Unione Catechisti " nella missione avviata da Fr. Teodoreto.