I stazione

Gesù nell'Orto degli Ulivi

Dal Vangelo secondo Marco 14,32a.33a.34-36

Giunsero a un podere chiamato Getsemani.

Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni e disse loro: " La mia anima è triste fino alla morte.

Restate qui e vegliate ".

Andato un po' innanzi si gettò a terra e pregava: " Abbà, Padre! Tutto è possibile a te, allontana da me questo calice! Però non ciò che io voglio, ma ciò che vuoi tu ".

Meditazione

Dopo aver mangiato la Pasqua con i tuoi discepoli, Gesù, ed avere inaugurato la santa Cena, discendi con loro, come di consueto, nella valle del Cedron e risali il monte degli ulivi.

Questa volta ti fermi a un podere chiamato Getsemani, nel luogo detto " il frantoio ".

I tuoi discepoli hanno paura.

Dov'è l'atmosfera intima, la comunione che poco prima hanno vissuto con te, nella camera alta, quando pregavi per loro, per la loro unità?

Sconcertati, si addormentano, appesantiti dalla tristezza.

Tu, Gesù, sai che questa sera è giunta la tua ora; l'ora desiderata ardentemente.

Tu ne hai paura, adesso, nel profondo della tua umanità.

Vuoi amare fino in fondo …

Ma ti sommerge un'angoscia immensa all'idea di essere consegnato a tutto lo strazio del male come un agnello schiacciato dal peccato del mondo …

Tu supplichi: " Abbà, Padre!

se vuoi, allontana da me questo calice! ".

Ma il tuo cuore rimane un cuore di figlio: " Però non ciò che io voglio, ma ciò che vuoi tu ".

Dopo avere rivolto al Padre questa supplica tre volte, ti rialzi.

Il tuo sì mobilita ora tutto il tuo essere di uomo, che diviene una cosa sola con la volontà d'Amore del Padre, fino in fondo.

Orazione

Padre, con la grazia del tuo Santo Spirito, apri i nostri cuori all'accoglimento della tua volontà, perché abbiamo la forza di vegliare e pregare con Gesù nel suo combattimento contro il male, e la partecipazione alle sue sofferenze ci faccia sperimentare la potenza della sua risurrezione.