VIII stazione |
Dal Vangelo secondo Marco 15,21
Allora costrinsero un tale che passava, un certo Simone di Cirene che veniva dalla campagna, padre di Alessandro e Rufo, a portare la croce.
Un uomo che veniva dai campi entrò in Gerusalemme per affari.
Uno strano corteo gli sbarrò la strada.
In una via stretta e affollata soldati, donne che piangevano, alcuni fanatici dagli occhi pieni di odio e un condannato, che non aveva più le forze per portare sulle spalle il legno della vergogna.
I soldati cercano qualcuno che tolga da lui questo peso.
Non lo fanno per pietà: devono rispettare l'ora dell'esecuzione.
Scelgono il primo che capita, perché appare abbastanza robusto.
Un uomo che veniva dai campi entrò in Gerusalemme per affari.
Ci ha guadagnato: cinque minuti nella storia della salvezza, una frase nel Vangelo.
Ha conosciuto gratuitamente il peso della croce.
Ecco svelato il mistero.
La croce è troppo pesante per Dio, che si è fatto uomo.
Gesù ha bisogno di solidarietà.
L'uomo ha bisogno di solidarietà.
Ci è stato detto: « Portate i pesi gli uni degli altri » ( Gal 6,2 ).
Solidarietà.
Signore, tu dicesti: « Se qualcuno vuol venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua » ( Mc 8,34 ).
Come posso farlo?
Insegnamelo tu, e con la tua grazia vinci in me la paura dell'odio altrui, la paura del dolore, la paura di una morte solitaria, la paura della paura.
Signore, abbi pietà della mia debolezza.
A te, Gesù, accasciato dalla fatica, il volto segnato dalla stanchezza, il nostro amore solidale e grato, con il Padre e con lo Spirito, con i quali sei una cosa sola, nel tempo che passa e nell'eternità immutabile.