Presentazione |
Percorrendo la 'Via della Croce', veniamo folgorati da due certezze: la certezza del potere devastante del peccato e la certezza del potere sanante dell'Amore di Dio.
Il potere devastante del peccato: la Bibbia non si stanca di ripetere che il male è male perché fa male; il peccato, infatti, è autopunitivo, perché contiene dentro di sé la sanzione.
Ecco alcuni testi lucidissimi di Geremia: "Essi seguirono ciò che è vano e diventarono loro stessi vanità" ( Ger 2,5 ); "La tua stessa malvagità ti castiga e le tue ribellioni ti puniscono.
Riconosci e vedi quanto è cosa cattiva e amara l'avere abbandonato il Signore tuo Dio e il non aver più timore di me" ( Ger 2,19 ); "Le vostre iniquità hanno sconvolto tutto e i vostri peccati tengono lontano da voi il benessere" ( Ger 5,25 ).
E Isaia non è da meno: "Pertanto dice il Santo di Israele: 'Poiché voi rigettate questo avvertimento e confidate nella perversità e nella perfidia, ponendole a vostro sostegno, ebbene questa colpa diventerà per voi come una breccia che minaccia di crollare, che sporge su un alto muro, il cui crollo avviene in un attimo, improvviso, e si infrange come un vaso di creta, frantumato senza misericordia, così che non si trova tra i suoi frantumi neppure un coccio con cui si possa prendere fuoco dal braciere o attingere acqua dalla cisterna'." ( Is 30,12-14 )
E, dando voce ai sentimenti più genuini del popolo di Dio, il profeta esclama: "Siamo diventati tutti come una cosa impura e come panno immondo sono tutti i nostri atti di giustizia: tutti siamo avvizziti come foglie, le nostre iniquità ci hanno portato via come vento" ( Is 64,5 ).
Ma, nello stesso tempo, i profeti denunciano l'indurimento del cuore che produce una terribile cecità e non fa più percepire la gravità del peccato.
Ascoltiamo Geremia: "Dal piccolo al grande tutti commettono frode; dal profeta al sacerdote tutti praticano la menzogna.
Essi curano la ferita del mio popolo, ma solo alla leggera, dicendo: 'Bene, bene!' ma bene non va.
Dovrebbero vergognarsi dei loro atti abominevoli, ma non si vergognano affatto, non sanno neppure arrossire" ( Ger 6,13-15 ).
Gesù, entrando dentro questa storia devastata dal peccato, si è lasciato aggredire dal peso e dalla violenza delle nostre colpe: per questo motivo guardando Gesù si percepisce chiaramente quanto sia devastante il peccato e quanto sia malata la famiglia umana: cioè, noi! Tu ed io!
Però – ecco la seconda certezza! – Gesù ha reagito al nostro orgoglio con l'umiltà; ha reagito alla nostra violenza con la mitezza; ha reagito al nostro odio con l'Amore che perdona: la Croce è la vicenda attraverso la quale l'Amore di Dio entra nella nostra storia, si fa vicino a ciascuno di noi e diventa esperienza che risana e salva.
Non ci può sfuggire un fatto: fin dall'inizio del suo ministero Gesù parla della "sua ora" ( Gv 2,4 ), di un'ora "per la quale Egli è venuto" ( Gv 12,27 ), di un'ora che saluta con gioia esclamando all'inizio della sua Passione: "È giunta l'ora!" ( Gv 17,1 ).
La Chiesa custodisce gelosamente la memoria di questo fatto e nel Credo, dopo aver affermato che il Figlio di Dio "si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo", subito esclama: "Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto".
Fu crocifisso per noi! Gesù, morendo, si è immerso nell'esperienza drammatica della morte così come è stata costruita dai nostri peccati; ma, morendo, Gesù ha riempito di Amore il morire e quindi l'ha riempito di presenza di Dio: con la morte di Cristo, allora, la morte è vinta, perché Cristo ha riempito la morte esattamente della forza opposta al peccato che l'ha generata: Gesù l'ha riempita di Amore!
Attraverso la fede e il battesimo noi siamo messi a contatto con la morte di Cristo, cioè con il mistero dell'Amore con cui Cristo l'ha vissuta e vinta… e così inizia il viaggio del nostro ritorno a Dio, ritorno che avrà il suo compimento nel momento della nostra morte vissuta in Cristo e con Cristo: cioè nell'Amore!
Percorrendo la 'Via della Croce', làsciati prendere per mano da Maria: chiediLe una briciola della sua umiltà e della sua docilità, affinché l'Amore di Cristo Crocifisso entri dentro di te e ricostruisca il tuo cuore sulla misura del Cuore di Dio.
Buon cammino!
+ Angelo Comastri
Signore Gesù, la tua passione è la storia di tutta l'umanità: quella storia dove i buoni vengono umiliati, i miti … aggrediti, gli onesti … calpestati e i puri di cuore vengono beffardamente derisi.
Chi sarà il vincitore? Chi dirà l'ultima parola?
Signore Gesù, noi crediamo che Tu sei l'ultima parola: in Te i buoni hanno già vinto, in Te i miti hanno già trionfato, in Te gli onesti vengono incoronati e i puri di cuore brillano come stelle nella notte.
Signore Gesù, stasera ripercorriamo la strada della tua croce, sapendo che è anche la nostra strada.
Però una certezza ci illumina: la strada non finisce sulla croce ma va oltre, va nel Regno della Vita e nell'esplosione della Gioia che nessuno potrà mai rapirci! ( Gv 16,22; Mt 5,12 )
Il lettore:
O Gesù, mi fermo pensoso ai piedi della tua croce: anch'io l'ho costruita con i miei peccati!
La tua bontà che non si difende e si lascia crocifiggere, è un mistero che mi supera e mi commuove profondamente.
Signore, tu sei venuto nel mondo per me, per cercarmi, per portarmi l'abbraccio del Padre: ( Lc 15,20 ) l'abbraccio che mi manca!
Tu sei il Volto della bontà e della misericordia: per questo vuoi salvarmi!
Dentro di me c'è tanto egoismo: vieni con la tua sconfinata carità!
Dentro di me c'è orgoglio e malignità: vieni con la tua mitezza e la tua umiltà!
Signore, il peccatore da salvare sono io: il figlio prodigo che deve ritornare, sono io!
Signore, concedimi il dono delle lacrime per ritrovare la libertà e la vita, la pace con Te e la gioia in Te.