IX stazione |
« L'amore del Cristo infatti ci possiede; e noi sappiamo bene che uno è morto per tutti, dunque tutti sono morti.
Ed egli è morto per tutti, perché quelli che vivono non vivano più per se stessi, ma per colui che è morto e risorto per loro » ( 2 Cor 5,14-15 ).
Per la terza volta Gesù cade sotto la croce, caricato dei nostri peccati, e per la terza volta cerca di rialzarsi raccogliendo le forze che gli restano, per proseguire il cammino verso il Golgota, rifiutando di lasciarsi schiacciare e di soccombere alla tentazione.
A partire dalla sua Incarnazione, Gesù porta la croce della sofferenza umana e del peccato.
Ha pienamente ed eternamente assunto la natura umana, mostrando agli uomini che la vittoria è possibile e che la via della filiazione divina è aperta.
Signore Gesù, la Chiesa, nata dal tuo fianco aperto, è oppressa sotto la croce delle divisioni che allontanano i cristiani gli uni dagli altri e dall'unità che tu hai voluto per loro; essi deviano dal tuo desiderio « che tutti siano una cosa sola » ( Gv 17,21 ) come il Padre con te.
Questa croce grava con tutto il suo peso sulla loro vita e sulla loro comune testimonianza.
Concedici, Signore, la saggezza e l'umiltà, per rialzarci e avanzare sulla via dell'unità, nella verità e nell'amore, senza soccombere alla tentazione del ricorso ai soli criteri degli interessi personali o settari, davanti alle divisioni nelle quali ci imbattiamo ( cfr Esort. ap. Ecclesia in Medio Oriente, 11 ).
Donaci di rinunciare alla mentalità di divisione « perché non venga resa vana la croce di Cristo » ( 1 Cor 1,17 ).
Amen.