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« Pilato parlò loro di nuovo, perché voleva rimettere in libertà Gesù.
Ma essi urlavano: "Crocifiggilo, crocifiggilo!".
Ed egli, per la terza volta, disse loro: "Ma che male ha fatto costui?
Non ho trovato nulla in lui che meriti la morte.
Dunque lo punirò e poi lo rilascerò".
Ma essi insistevano a gran voce, chiedendo che venisse crocifisso; e le loro grida crescevano.
Pilato, allora, decise che la loro richiesta fosse eseguita.
Rimise in libertà colui che era stato messo in carcere per rivolta e omicidio e che essi richiedevano e consegnò Gesù al loro volere » ( Lc 23,20-25 ).
Il dito puntato che accusa
Un Pilato impaurito che non cerca la verità, il dito puntato di accusa ed il grido crescente della folla inferocita sono i primi passi del morire di Gesù.
Innocente, come un agnello, il cui sangue salva il suo popolo.
Quel Gesù che è passato tra noi, sanando e benedicendo, ora viene condannato alla pena capitale.
Nessuna parola di gratitudine dalla folla, che sceglie invece Barabba.
Per Pilato, diventa un caso imbarazzante.
Lo scarica alla folla e se ne lava le mani, tutto attaccato al suo potere.
Lo consegna, perché sia crocifisso!
Non vuole più sapere nulla di lui.
Per lui, il caso è chiuso!
La condanna sbrigativa di Gesù raccoglie cosi le facili accuse, i giudizi superficiali tra la gente, le insinuazioni ed i preconcetti che chiudono il cuore e si fanno cultura razzista, di esclusione e di "scarto", con le lettere anonime e le orribili calunnie.
Accusati, si è subito sbattuti in prima pagina; scagionati, si finisce in ultima!
E noi? Sapremo avere una coscienza retta e responsabile, trasparente, che non volga mai le spalle all'innocente, ma si schieri, con coraggio, in difesa dei deboli, resistendo all'ingiustizia e difendendo ovunque la verità violata?
Signore Gesù, ci sono mani che sostengono e ci sono mani che firmano ingiuste condanne.
Fa' che, sostenuti dalla tua grazia, non scartiamo nessuno.
Difendici dalle calunnie e dalla menzogna.
Aiutaci a cercare sempre la verità, e a stare dalla parte dei deboli, capaci di accompagnare il loro cammino.
E dona la tua luce a chi deve, per missione, giudicare in tribunale, perché emetta sempre sentenze giuste e vere.
Amen.