X stazione |
Adoramus te, Christe, et benedicimus tibi.
Quia per sanctam crucem tuam redemisti mundum.
Dal Vangelo secondo Giovanni 19,23
I soldati poi, quando ebbero crocifisso Gesù, presero le sue vesti, ne fecero quattro parti - una per ciascun soldato - e la tunica.
Ma quella tunica era senza cuciture, tessuta tutta d'un pezzo da cima a fondo.
Ti vedo, Gesù, nudo, come non ti ho mai visto.
Ti hanno privato delle vesti, Gesù, e se le stanno giocando a dadi.
Agli occhi di questi uomini hai perso l'unico brandello di dignità che ti era rimasto, l'unico oggetto che possedevi in questo tuo cammino di sofferenza.
All'inizio dei tempi, tuo Padre aveva cucito degli abiti per gli uomini, per rivestirli di dignità; ora, degli uomini te li strappano di dosso.
Ti vedo, Gesù, e vedo un giovane migrante, corpo distrutto che arriva in una terra troppo spesso crudele, pronta a togliergli la veste, unico suo bene, e a venderla; a lasciarlo così con la sua sola croce, come la tua, con la sua sola pelle martoriata, come la tua, con i suoi soli occhi grandi di dolore, come i tuoi.
Ma c'è qualcosa che gli uomini spesso dimenticano riguardo alla dignità: essa si trova sotto la tua pelle, è parte di te e sarà sempre con te, e ancor di più in questo momento, in questa nudità.
La stessa nudità con cui veniamo alla luce è quella con cui la terra ci accoglie alla sera della vita.
Da una madre all'altra.
E ora qui, su questa collina, c'è anche tua madre, che ti vede di nuovo nudo.
Ti vedo e comprendo la grandezza e lo splendore della tua dignità, della dignità di ogni uomo, che nessuno potrà mai cancellare.
Tii prego, Signore, fa' che tutti noi possiamo riconoscere la dignità propria della nostra natura, anche quando ci ritroviamo nudi e soli davanti agli altri.
Fa' che possiamo sempre vedere la dignità degli altri, e stimarla, e custodirla.
Ti preghiamo di concederci il coraggio necessario per capire noi stessi oltre ciò che ci riveste; e di accettare la nudità che ci appartiene e ci ricorda la nostra povertà, di cui tu ti sei innamorato fino a dare la vita per noi.
Sancta Mater, istud agas,
Crucifixi fige plagas
cordi meo valide