Il motivo per cui Dio cercò di far morire Mosè è nei versetti seguenti, Es 4,25-26.
Sefora, la moglie di Mosè, circoncise il loro figlio, anche se non voleva, e solo dopo Dio lasciò Mosè, cioè non era più in pericolo di morte.
Mosè, che doveva condurre il popolo di Dio, avrebbe dovuto circoncidere suo figlio per essere un esempio per Israele, un esempio di ubbidienza e di appartenenza al patto con Abramo.
Ma perché Dio scelse Mosè, se poco dopo cercò di ucciderlo?
Non lo sapeva prima?
Possiamo considerare questa azione non come un tentativo di distruggere Mosè, ma come un avvertimento, uno stimolo affinché Mosè osservasse i comandamenti di Dio.
Chiaramente, se lo scopo di Dio fosse di punire Mosè sterminandolo, l'avrebbe potuto fare subito.
Invece Dio fece qualcosa che richiedeva più tempo per morire ( per esempio una malattia, ma non lo sappiamo ) in modo che Mosè e Sefora potessero rendersi conto di quello che stava succedendo, reagire, e così fare quello che dovevano fare.
Lo scopo di Dio non era di distruggere Mosè, ma di portare Mosè all'ubbidienza e di far circoncidere il figlio.