Giona |
CEI 2008 - Audio - Interconfessionale
Giona salvato |
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1 Ma il Signore dispose che un grosso pesce inghiottisse Giona; Giona restò nel ventre del pesce tre giorni e tre notti. |
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2 Dal ventre del pesce Giona pregò il Signore suo Dio | ||||
3 e disse: « Nella mia angoscia ho invocato il Signore ed egli mi ha esaudito; dal profondo degli inferi ho gridato e tu hai ascoltato la mia voce. |
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4 Mi hai gettato nell'abisso, nel cuore del mare e le correnti mi hanno circondato; tutti i tuoi flutti e le tue onde sono passati sopra di me. |
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5 Io dicevo: Sono scacciato lontano dai tuoi occhi; eppure tornerò a guardare il tuo santo tempio? |
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6 Le acque mi hanno sommerso fino alla gola, l'abisso mi ha avvolto, l'alga si è avvinta al mio capo. |
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7 Sono sceso alle radici dei monti, la terra ha chiuso le sue spranghe dietro a me per sempre. Ma tu hai fatto risalire dalla fossa la mia vita, Signore mio Dio. |
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8 Quando in me sentivo venir meno la vita, ho ricordato il Signore. La mia preghiera è giunta fino a te, fino alla tua santa dimora. |
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9 Quelli che onorano vane nullità abbandonano il loro amore. | ||||
10 Ma io con voce di lode offrirò a te un sacrificio e adempirò il voto che ho fatto; la salvezza viene dal Signore ». |
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11 E il Signore comandò al pesce ed esso rigettò Giona sull'asciutto. |
Indice |
2,1-11 | Preghiera di Giona 2,1 Come poteva Giona essere inghiottito da una balena? un grosso pesce: su questo pesce, e più generalmente sui prodigi accumulati dall'autore di Giona, vedi l'introduzione. |
2,3-11 | Questo cantico, mosaico di testi desunti da salmi diversi, ha la struttura abituale dei salmi di ringraziamento: menzione delle angosce passate, racconto della liberazione. I salmisti paragonano i grandi pericoli dlla morte e la liberazione a una risurrezione; così anche qui ( cf. vv 6.7.8 ). Il mare, originariamente nemico di Dio ( cf. Gb 7,12+ ), è considerato come il regno della morte o, se non altro, come il sentiero che ad essa conduce. Si comprendono perciò le espressioni così forti di questo cantico, e anche il fatto che l'avventura di Giona sia stata presentata da Gesù ( Mt 12,40; Lc 11,30 ) come la figura del proprio soggiorno « nel cuore della terra » ( lo sheol piuttosto che la tomba, cf. Gn 2,2-3 ). Il regno della morte appare allora come un mostro vorace, che non può trattenere Gesù e lo rigetta al momento della risurrezione. L'analogia tra il battesimo del cristiano e la risurrezione del Cristo ha portato a utilizzare nello stesso senso la figura di Giona nella tipologia battesimale. |
2,5 | eppure tornerò a guardare: con il TM; BJ congettura: « come contemplerò ancora? ». |
2,7 | radici dei monti: designano forse il fondo del mare ( sul quale si pensava poggiasse la terra ). |