Qoelet |
CEI 2008 - Audio - Interconfessionale
La morte |
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1 Per ogni cosa c'è il suo momento, il suo tempo per ogni faccenda sotto il cielo. | ||||||||
2 C'è un tempo per nascere e un tempo per morire, un tempo per piantare e un tempo per sradicare le piante. | ||||||||
3 Un tempo per uccidere e un tempo per guarire, un tempo per demolire e un tempo per costruire. | ||||||||
4 Un tempo per piangere e un tempo per ridere, un tempo per gemere e un tempo per ballare. | ||||||||
5 Un tempo per gettare sassi e un tempo per raccoglierli, un tempo per abbracciare e un tempo per astenersi dagli abbracci. | ||||||||
6 Un tempo per cercare e un tempo per perdere, un tempo per serbare e un tempo per buttar via. | ||||||||
7 Un tempo per stracciare e un tempo per cucire, un tempo per tacere e un tempo per parlare. | ||||||||
8 Un tempo per amare e un tempo per odiare, un tempo per la guerra e un tempo per la pace. | ||||||||
9 Che vantaggio ha chi si dà da fare con fatica? | ||||||||
10 Ho considerato l'occupazione che Dio ha dato agli uomini, perché si occupino in essa. | ||||||||
11 Egli ha fatto bella ogni cosa a suo tempo, ma egli ha messo la nozione dell'eternità nel loro cuore, senza però che gli uomini possano capire l'opera compiuta da Dio dal principio alla fine. |
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12 Ho concluso che non c'è nulla di meglio per essi, che godere e agire bene nella loro vita; |
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13 ma che un uomo mangi, beva e goda del suo lavoro è un dono di Dio. | ||||||||
14 Riconosco che qualunque cosa Dio fa è immutabile; non c'è nulla da aggiungere, nulla da togliere. Dio agisce così perché si abbia timore di lui. |
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15 Ciò che è, già è stato; ciò che sarà, già è; Dio ricerca ciò che è già passato. |
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16 Ma ho anche notato che sotto il sole al posto del diritto c'è l'iniquità e al posto della giustizia c'è l'empietà. |
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17 Ho pensato: Dio giudicherà il giusto e l'empio, perché c'è un tempo per ogni cosa e per ogni azione. | ||||||||
18 Poi riguardo ai figli dell'uomo mi sono detto: Dio vuol provarli e mostrare che essi di per sé sono come bestie. |
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19 Infatti la sorte degli uomini è quella delle bestie è la stessa; come muoiono queste muoiono quelli; c'è un solo soffio vitale per tutti. Non esiste superiorità dell'uomo rispetto alle bestie, perché tutto è vanità |
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20 Tutti sono diretti verso la medesima dimora: tutto è venuto dalla polvere e tutto ritorna nella polvere. |
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21 Chi sa se il soffio vitale dell'uomo salga in alto e se quello della bestia scenda in basso nella terra. | ||||||||
22 Mi sono accorto che nulla c'è di meglio per l'uomo che godere delle sue opere, perché questa è la sua sorte. Chi potrà infatti condurlo a vedere ciò che avverrà dopo di lui? |
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Indice |
3,1-15 | Per tutte le cose c'è un tempo fissato da Dio Sotto i nostri occhi appare l'agire dell'uomo nella prospettiva del "polarismo", cioè di azioni contrapposte ed estreme, che altrove nella Bibbia sono descritte con i verbi "entrare-uscire", "sedersi-alzarsi", ecc. Non si tratta di fatalismo, ma di una maturata consapevolezza che tutta la vita dell'uomo è nelle mani di Dio, affidata al ritmo dei suoi tempi. |
3,2 | per morire: metà delle occupazioni dell'uomo sono tristi, metà dei suoi atti sono di dolore. La morte ha già messo la sua impronta sulla vita. Questa è un susseguirsi di atti sconnessi ( vv 1-8 ), senz'altro scopo ( vv 9-13 ) che la morte, la quale a sua volta non ha alcun senso ( vv 14-22 ). |
3,11 | Che cosa succede dopo la morte secondo l'Antico Testamento? nozione dell'eternità: questa frase non ha il senso che abitualmente si potrebbe attribuirle in un'opera cristiana. Vuol solo dire: Dio ha dato al cuore ( al pensiero ) dell'uomo la nozione della durata, gli ha permesso di riflettere sul susseguirsi degli avvenimenti e di dominare il momento presente. Ma l'autore aggiunge che questa visione è soltanto illusoria; non rivela il senso della vita. |
3,12 | per essi: bam, con il TM; BJ traduce: « per l'uomo », ba'adam ( cf. Qo 2,24 ). |
3,14 | immutabile: secondo la teoria della retribuzione, la morte è il castigo del peccato. Per Qo, la morte è legata alla sorte umana: la virtù e la giustizia non vi hanno niente a che vedere. Il destino dell'uomo è come quello dell'animale. E anche nel regno della giustizia domina la legge del più forte ( vv 16.18 ). Tuttavia Dio preferisce il debole ( v 15 ). |
3,15 | già passato: BJ traduce invece: « il perseguitato », secondo il senso dato a questa parola, alla lettera « inseguito » dal midrash Qoèlet Rabba. |
3,16-22 | Uomini e animali di fronte alla morte 3,16 giustizia: con il TM; i LXX e il Targum hanno: « giusto ». |
3,18 | come bestie: i LXX e sir. traducono: « e mostrare che essi »; il TM ha: « ed essi vedano ». Alla fine del v, il TM aggiunge due parole, alla lettera: « essi, per essi », che potrebbero essere intese « gli uni per gli altri ». Ma il contesto non è in favore di questa traduzione: com'è indicato dal seguito, il paragone con gli animali non vuole suggerire la cattiveria, ma l'impossibilità di sfuggire alla morte. |
3,19.21 | soffio vitale: il respiro; in Qo 12,7 si dirà che esso ritorna a Dio, da cui ha origine, e il corpo ritorna alla terra, dalla quale è stato tratto ( Gen 2,7 ). |
3,21 | Questo dubbio, stilato quasi di sfuggita, è sufficiente a dare alla morte tutto il suo terrore. L'ultima parola del libro è di un pessimismo meno radicale: la vita dell'uomo ritorna a Dio, che l'aveva data ( Qo 12,7 ). |