La visita di S. E. De Vecchi all'Istituto Arti e Mestieri

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Con l'aureola di patriottismo che lo circonda, S. E. il conte De Vecchi di Val Cismon: ha destato con la sua visita un'onda di entusiasmo e di calda poesia nel fiorente Istituto Arti e Mestieri diretto dai Fratelli delle Scuole Cristiane.

Desiderato e atteso da parecchio tempo, ieri ha soddisfatto al desiderio del benemerito Corpo Insegnante e dei numerosi alunni, i quali con il contegno corretto, con canti classici eseguiti con vena e perfezione d'arte, con le declamazioni di versi improntati di attualità si dimostrarono degni della graditissima visita.

A ricevere S. E. alle ore 15,30 erano presenti il Fr. prof. Aquilino, direttore dell'Istituto, il Podestà di Torino conte Paolo Thaon di Revel, il comm. prof, Renda, Regio Provveditore agli Studi della Provincia, il conte Alessandro Arborio, Mella, l'avv. Carlalberto Jocteau, l'ing. Lobetti-Bodoni per la Fiat, il cav. Miretti per l'Amma, il geom. Molinari per il Patronato Municipale Scuole Professionali serali, l'ing. Buscaglione, l'avv. Sella, il comm. Enrico Navone, il cav. Capelletto, il teol. Allais, la sig.ra Lurini, presidente del « Benefico Elmetto ».

Il prof. Fr. Aquilino apri la breve e signorile accademia con un discorso brillante, narrando la storia dell'Istituto l'opportunità del tempo nel quale sorse e le sue benemerenze sociali.

Seguì un discorso detto in nome di tutti gli alunni dal giovane Signoretti, esprimente sensi di caldo patriottismo e di ammirazione per l'Augusto Visitatore.

Furono recitate poesie d'occasione e una nota di soave incanto apportarono, l'Inno della Somalia, l'Inno imperiale, i « Pellegrini alle Porte di Gerusalemme », l'inno « Giovinezza », nei quali se il bravo insegnante dimostrò senso di arte e perizia nell'ammaestrare, i giovani diedero a divedere che lo sanno seguire e interpretare.

Finito il trattenimento S. E. col numeroso seguito si degnò visitare classi e officine desiderando vedere la scuola in azione.

L'alta soddisfazione espressa dal conte De Vecchi riuscì di vero incoraggiamento a tutto l'Istituto che scriverà nelle pagine della sua storia l'onore della visita graditissima.