Condoglianze |
B40-A7
La settimana scorsa il Signore mise a dura prova la fede e la rassegnazione di un nostro Socio Aspirante dell'Unione, il buono e studiosissimo Alberto Villa.
La sua cara mamma, modello di madre di famiglia, spirò nel bacio di Dio, dopo breve malattia, a Vische, paese natio, senza che il figlio, partito immediatamente da Borgo San. Paolo, dove stava in pensione, abbia potuto averne ancora un bacio e una dolce e santa parola!
Non appena udito il dolorante caso, una deputazione di suoi colleghi del VI Corso Istituto Arti e Mestieri, spontaneamente accorse a consolare il loro amato compagno e a pregare con lui, portando il compianto e le condoglianze anche dei Professori e del Presidente dell'Unione.
Il giovane Alberto sentì, profondamente ripercossa nell'anima, la perdita, su questa terra, dell'amata madre sua e la riconoscenza verso i compagni e i superiori che espresse con la seguente lettera: Carissimo Professore.
Quanto fui commosso nel vedere tanta benevolenza sua e dei cari compagni verso di me!
Anche nel dolore più straziante, si può godere qualche consolazione.
Ringrazio tanto tanto per le preghiere che hanno fatto; anch'io ho pregato tanto affinché il Signore prendesse me, invece dell'adorata mia mamma; ha voluto il contrario: « Sia fatta la sua santissima volontà »
Ringrazio il Signore che mi ha dato la forza della rassegnazione; e spero presto di far ritorno alla scuola.
L'abbraccio di cuore e la prego di salutare i miei compagni, che amo ora più che mai, perché mi hanno consolato nel mio dolore e hanno pregato per l'angelo della mia famiglia, volato al Cielo, ove spero che ci troveremo tutti un giorno.
Vische, 23 - III - 1929
Dev.mo Alberto