Il vessillo dell'Amore |
B48-A2
Crucifixerunt eum … Lo crocifissero …
Colui che era disceso dal Cielo in terra per darci la vita; Colui che per noi s'era assoggettato a stenti, disagi, privazioni!
Questo Uomo Dio abbraccia ancor per noi la sua croce, la porta fra strazi indicibili su quel monte dove da tre chiodi sospeso fra cielo e terra, morrà vittima d'amore, vittima di espiazione, vittima della Sua immensa, infinita bontà.
Questa Croce, stoltezza per i Gentili, scandalo per il popolo ebreo, dev'essere per noi amici, fratelli, seguaci intrepidi di Cristo, esempio da imitare, vessillo della nostra fede, albero all'ombra del quale rinfrancarci e rinvigorirci per le battaglie innumerevoli e fors'anche cruente che la vita quotidiana ci presenta.
« Qui vult post me venire … tollat crucem suam quotidie ».
Chi vuol venire dietro di me prenda ogni giorno la sua croce; è la croce di Gesù che da venti secoli risuona invito ai coraggiosi, faro ai titubanti; unica via di salvezza a tutte le genti.
Solo allora avremo pace se ognuno saprà portare pazientemente la sua croce, quella croce con cui il Sacerdote segna il tenero bimbo nell'ammetterlo al gran convito della Chiesa, quella croce che ogni giorno si delinea sulla nostra vita, quella croce che segnerà la pace del nostro sepolcro.
E di croci è sparsa la vita di ogni cristiano, appunto perché come tale deve seguire tratto tratto le orme incancellabili del Maestro.
Le orme di Gesù sono segnate di sangue, le orme del cristiano devono essere, per quanto è possibile, riproduzione delle orme di Gesù.
E ogni giorno ha la sua piccola o grande croce.
Non c'è culla senza lacrima, non c'è giovinezza senza penoso rimpianto di un ideale infranto non c'è vecchiaia senza i suoi acciacchi, non c'è tomba senza l'ultimo disperato, straziante, crudele rantolo di morte.
« Militia est vita hominis super terram », la vita dell'uomo su questa terra è una milizia, un combattimento penoso e continuo al raggiungimento d'un sublime ideale, d'una meta gloriosa, d'una eterna pace, ideale, meta, pace, che compiutamente vedremo avverati all'alba della nostra celeste vita.
Oh! mette ben conto seguire Gesù al Calvario, pur di poterlo seguire in Cielo; mette conto portare con Lui e per Lui Lui la nostra Croce quotidiana, pur di poter con Lui regnare in eterno, stretti ancor allora sotto il suo glorioso vessillo.
Per crucem ad lucem, per la croce, con la croce, dalla croce la gloria.
Essa è il trono degli alleati di Gesù, come ben disse S. Maria Margherita Alacoque trono che richiede sacrificio, trono che costa forse sangue, trono di gloria, su cui con Gesù eternamente ci assideremo in Cielo.