Le opere

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Dopo le divine promesse udite; verrà spontanea la domanda: Che n'è al giorno d'oggi - dopo dieci anni dalla santa Morte di Fra Leopoldo - della " Divozione alle cinque piaghe " tanto raccomandata da Gesù e da Maria SS. come arra di salvezza per tutto il mondo?

Rispondono le cifre:

Le poche copie scritte a mano nel 1906 da Fra Leopoldo e da buone persone animate dal Servo di Dio, stampate di poi in 12 lingue, hanno oggi raggiunto la cifra di 3.946.000 esemplari, tutti distribuiti gratuitamente, e in quasi tutti gli Stati del mondo.

Soltanto la Russia atea le ha rifiutate.

La diffusione di tale Divozione è stata affidata, per ordine dato da Gesù Crocifisso a Fra Leopoldo, ai benemeriti Figli di S. Giov. Battista La Salle.

Ecco a tal proposito, alcuni fra i tanti detti di Gesù Crocifisso

" Abbi confidenza con il Direttore dei Fratelli delle Scuole Cristiane Gli dirai che lavori, per la santa "Divozione" a Gesù Crocifisso e presto ne vedrà germogliare i frutti "

" Ogni volta che egli parla con i suoi confratelli, o con altri della "Divozione a Gesù Crocifisso", le sue parole sono in benedizione ".

" Se i fratelli sapranno condurre con fede e amore anime a Me, benedirò le loro case ".

Ed infine Gesù santissimo precisa le Sue istruzioni a Fra Leopoldo:

" È mio desiderio che passi tutto ai Fratelli delle Scuole Cristiane, tutto ciò che ho fatto per mezzo tuo ".

Fratel Teodoreto delle S. C. vedendo palese in tutto questo la mano di Dio e la Sua divina volontà, volle esservi fedele.

E cosi la centenaria Comunità dei Fratelli delle Scuole Cristiane di Via delle Rosine, divenne il centro di diffusione della " Divozione a Gesù Crocifisso " e focolare di tante istituzioni delle quali il Salvatore aveva tanto parlato a Fra. Leopoldo.

Nel 1915 il Direttore dei Fratelli scrisse una supplica al S. Padre Benedetto XV, e ne ebbe un rescritto con il quale la " Divozione " otteneva l'augusta approvazione di Lui, col seguente prezioso autografo:

" Preghiamo il Signore a colmare di grazie il Direttore e gli ascritti alla Pia Unione del SS. Crocifisso, canonicamente eretta in Torino perché i Sacerdoti con la voce e con l'esempio, e i secolari con la santità della vita debbono sempre predicare Jesum Christum et hunc Crucifixum" ( Benedictus P. P. XV ).

Inoltre l'Assistente del Superiore Generale dei Fratelli delle S. C. il compianto F. Louis de Poissy diede non solo facoltà di praticare pubblicamente nella Comunità e diffondere la delta " Divozione " ma aggiunse, come incoraggiamento, le seguenti parole : " Sono felice dell'estensione che sta prendendo la " Divozione a Gesù Crocifisso " spero che Essa si diffonderà molto per mezzo del nostro Istituto, e che darà frutti abbondanti ".

L'augurio è già, in parte, dolce realtà, e speriamo, coll'aiuto Divino, che i frutti predetti siano centuplicati.

Ecco ora altre Opere sbocciate dalla " Divozione a Gesù Crocifisso " e prima di tutte l'Unione Catechisti del SS. Crocifisso e di Maria SS. Immacolata.

Nel mese di aprile 1913 il medesimo carissimo Fratel Teodoreto, esprimeva in un colloquio con Fra Leopoldo, il desiderio di istituire tra i numerosi alunni della Scuole Cristiane, un'Associazione di giovani scelti tra i migliori, nell'intento di aiutarli a condurre una vita intensamente cristiana.

La conversazione terminava con queste parole dei Direttore al Servo di Dio "Abbia la bontà di pregare il Signore, perché ai degni . di far conoscere se un'opera di tal genere incontra il Suo gradimento e potrà svilupparsi ".

Fra Leopoldo pregò con molto fervore, e la sera del 23 Aprile 1913 alle ore 21 Gesù gli disse : " Dirai al Direttore dei Fratelli che faccia ciò che ha in mente ".

Si iniziò allora l'Opera con la fiducia di una sicura riuscita.

Mancava però un Regolamento concreto.

Fu compilato con ogni cura, ma prima di palesarlo ai Soci, si porte il manoscritto a Fra Leopoldo, perché lo mettesse ai piedi di Gesù e di Maria SS.

Il giorno dopo si ricevette un foglio con questo scritto: "La Vergine SS. si compiacque di .farmi intendere che approva il Regolamento" Fra Leopoldo.

L'anno seguente 1914, addì 9 di maggio, Sua Emin. il Cardinal Richelmy di Santa memoria, approvandone il Regolamento erigeva canonicamente il pio sodalizio.

Anche il compianto Cardinale Gamba 'amò i Catechisti come Suoi figliuoli, e incoraggiò grandemente lo sviluppo della nuova gemma dell'Unione, i Catechisti congregati, lasciando però al Suo Successore di approvarne definitivamente le costituzioni.

Ed ecco perché alla paterna bontà, di S. Ecc. Rev.ma Mons. Maurilio Fossati presente Arcivescovo di Torino, o si appuntano in questo momento gli sguardi, e s'inalzano i cuori di questi generosi che non vogliono essere secondi nella loro indiscussa fedeltà.

Dagli scritti di Fra Leopoldo emerge chiarissimo che l'Unione Catechisti deve essere per .eccellenza l'Opera di Dio.

Infatti, essi determinano fino ai più minuti particolari le cose che li riguardano come ad esempio il titolo del Bollettino " L'Amore a Gesù Crocifisso ", e finanche gli argomenti dei primi articoli con le seguenti preziose parole: " Si deve cominciare dalla Fede che cade a poco a poco e dal bene che fanno i Catechisti; si deve parlare del vizio da lasciare, della virtù, da praticare, dei castighi che ne verranno, del bisogno estremo dì indirizzare la povera gioventù e di custodirla".

Dunque con ragione i Catechisti, piena l'anima di riconoscenza a Dio, affermano che non furono gli uomini a voler l'opera loro, ma Gesù Crocifisso e Maria Santissima che sono tuttora i loro maestri e le loro guide.

L'Unione Catechisti comprende due gruppi, ognuno con Regolamento proprio.

Gli Associati, i quali aspirano al matrimonio cristiano e i Congregati che desiderano di mantenersi celibi per attendere, con sacri legami e con maggior profitto alla salute loro è del prossimo.

Si tralascia per brevità, di citare i capisaldi del regolamento, solo accendano ai Ritiri mensili e agli Esercizi spirituali di più giorni, a cui sono tenuti di partecipare tutti i Catechisti.

Luoghi di convegno prescelti furono spesso S. Mauro Torinese nella Villa S. Croce, casa di Ritiro diretta dal Rev.mo Padre Righini e Chieri nella Casa della Pace dei Signori della Missione, dove i Catechisti formandosi alla vita spirituale si prepararono ad un efficace apostolato.

Ed è bello e consolantissimo nel tempo stesso vederli, ardenti di santo entusiasmo ogni domenica, recarsi in Parrocchie della nostra Città o in paesi limitrofi per coadiuvare i Parroci nell'insegnamento Catechistico e nell'assistenza ai giovani degli oratori.

Presentemente essi istruiscono circa un migliaio di allievi a cominciare da quelli della Scuola Commerciane serate di Via delle Rosine con un centinaio di alunni, cui si aggiungono i giovani dell'Oratorio da Altessano, quelli che freoquentano l'Oratorio di Pioirino, ed infine quelli delle Parrocchie torinesi della SS. Annunziata, di N. S. del SS. Sacramento, di S. Francesco da Paola, di S. Donato, di S. Massimo, di S. Giulia, di S. Agnese ed infine il piccolo gruppo quaresimale di S. Tommaso.

Questo intenso lavoro, di apostolato fu pressoché interrotto dalla guerra mondiale, perché la maggior parte dei soci erano al fronte, dove urgeva il dovere fino all'eroismo.

E anche la piccola famiglia dei Catechisti diede alla Patria un eroe: il giovane Savino Castello, anima veramente eletta il cui diario di guerra esprime pensieri di Cielo.

Ma l'Unione Catechisti ha varie sezioni, aventi il medesimo regolamento della Sede principale, regolamento che ha come base la pietà cristiana e l'apostolato catechistico.

Ecco le principali:

Quella delta Scuola di Arti e Mestieri che fa corpo unico con la Sede principale quella del Collegio S. Giuseppe promettentissima da lusinghieri frutti la nascente e rigogliosa dell'Istituto "La Salle" ed infine quella di Poirino che presta già un aiuto validissimo pel buon andamento dell'Oratorio locale.

Altri piccoli gruppi sono in formazione a Genova, a Bengasi e a Tripoli che saranno la falange di domani e col loro apostolato attireranno le anime al Redentore Divino.

Formare dei giovani Catechisti atti a coadiuvare i Fratelli e i Parroci, ecco la parola d'ordine dei Fratelli delle Scuole Cristiane che Pio X di Santa memoria, onorò del titolo di " Apostoli del Catechismo ".

La famiglia dell'Unione comprende pure 32.200 fra Zelatori e Zelatrici, Ascritti e Ascritte, aventi tutti questo unico intento: "Diffondere la Divozione a Gesù Crocifisso e gli ideali dell'Unione Catechisti".

E a testimoniare del loro zelo per la santa causa basterà ricordare che nei giorni indimenticabili dell'ostensione della Santa Sindone, le Zelatrici di Torino distribuirono ai pellegrini circa 300 mila divozioni a Gesù Crocifisso, alternandosi come sentinelle avanzate, nei pressi del nostro bel Duomo.

Ed ora un cenno anche sugli svaghi che i Catechisti si concedono.

Anzitutto esprimono da queste pagine doverosi ringraziamenti al loro Confratello Sig. Oreste Solero che offrì loro generosa ospitalità al Piano della Pietra sopra Martassina, dove, nella semplicità dell'umile Romitaggio, poterono trascorrere in sana e santa letizia i loro giorni di ferie durante gli ultimi anni.

E mentre alcuni riposavano in quell'amenissimo luogo, altri, più arditi scalavano le ardue vette del Rocciamelone, del Cervino e del Gran Paradiso.

Però anche in Villa i Catechisti fecero dell'apostolato, e così alla grotta di Martassina come alla Parrocchia di Ala di Stura organizzarono una riuscitissima giornata del Crocifisso, a cui colle Zelatrici dell'Unione, volle partecipare S. E. Rev.ma Monis. Fossati nostro amatissimo Arcivescovo.

Ad ognuno poi è agevole constatare quanto i Fratelli delle Scuole Cristiane abbiano già lavorato molto e con vero zelo per lo sviluppo dell'Unione Catechisti.

Senonchè a loro conforto stanno le seguenti parole di Gesù Crocifisso a Fra Leopoldo nel 1918 : " Dirai al Direttore dei Fratelli che la Pia Unione del SS. Crocifisso sarà la ricchezza della Sua Congregazione.

Ti faccio segnare questo perché i Fratelli tutti abbiano una premura delicata dei Catechisti ".

E nel 1919: " Io faccio assegnamento sui. Fratelli delle Scuole Cristiane per la Pia Unione ".

Altra importantissima opera che attende, per il perfetto suo svolgimento lo slancio e la generosità dei Benefattori è la Scuola " Arti e Mestieri diretta dai Figli del De La Salle.

Anch'essa agli inizi, ebbe per mezzo dell'anima santa di Fra Leopoldo, gli incoraggiamenti e i favori di Gesù Crocifisso e di Maria SS. Immacolata.

Ed in questa circostanza di fronte al dubbio che sorse nella mente del Fr. Isidoro Direttore di allora, se la nuova creazione incontrasse il divino gradimento di Gesù - venne pregato il Servo di Dio di interporre a tal fine umile supplica al Crocifisso; ed il giorno 27 marzo 1919 Fra Leopoldo notificò al suddetto Direttore da parte di Dio che, " se egli eseguisce quanto ha in animo di fare, è come darsi tutto a Gesù Crocifisso"

Ed ora dal Cielo, il santo Religioso veglierà amorosamente su questa meravigliosa. istituzione che Egli ebbe carissima mentre viveva quaggiù.

Tale Istituzione risponde ad una necessità dei nostri tempi, quella cioè di creare una falange di capi tecnici che mantengano vive tra gli operai le sacre idealità della Fede, il rispetto dovuto al nome Santo di Dio e le pratiche della vita cristiana.

E il provvido Istituto, fidente nell'assistenza divina e nell'aiuto dei buoni, va ognor più sviluppando le sue molteplici attività nonostante le gravi necessità che lo travagliano, ma che non spengono la sacra fiamma che lo ha generato.

Non si possono chiudere le presenti note senza toccare in ultimo all'Opera nella quale forse si riscontra con maggior evidenza l'ispirazione e l'assistenza Divina.

Nel 1929 i Catechisti, incoraggiati da S. Em. il compianto Card. Gamba trasferirono in Via Feletto N. 6 ( Barriera di Milano ) la loro Scuola serale e domenicale, che fu fra le prime opere iniziate dal loro apostolato nei locali della Parrocchia di N. S. della Pace.

Si legga a questo proposito quanto il SS. Crocifisso rivelò a Fra Leopoldo il 6 aprile 1917 e che il Santo Religioso riferì nei suoi scritti : " la Provvidenza Divina sarebbe intervenuta a favore dei giovani che avevano voluto in, mezzo al mondo, mantenersi celibi e consacrati al Signore, e a questo fine sarebbe sorto un luogo benedetto da Dio, di Carità".

La profezia del 1917 ebbe il suo compimento nel 1929.

I soci dell'Unione conforme al pensiero comunicato da Gesù a Fra Leopoldo, vollero chiamare la loro nuova sede " Casa di Carità".

E Gesù Crocifisso, secondo la Sua promessa, 'ha benedetto la Sua casa con una serie di avvenimenti, talmente prodigiosi che uno zelante Sacerdote della nostra Città, ha creduto bene chiamarla, la " Casa dei Miracoli".

Ne i Catechisti, oggetto delle predilezioni di Gesù, sanno trovare espressione più di questa conforme alla verità.

Come spiegare infatti il continuo sviluppo della Scuola Professionale Festiva che iniziata con 35 allievi nel 1925, ha toccato nel corrente anno scolastico ben 155 ascritti al Corso Festivo e 215 a quello serale?

Il nome di Casa di Carità dato a questa benemerita Istituzione sembrò anche rivolgerei a tutto vantaggio della medesima, perché si videro cospicue persone venirle in aiuto con pie e inattese elargizioni, pubbliche autorità onoraria delle loro visite e dei loro incoraggiamenti, talché essa poté svilupparsi e presentare al visitatore oltre un numero sufficiente di aule, un Gabinetto di esperimenti, una ben fornita aula di Disegno e un'ampia aula di studio.

Bello poi il vedere nel vasto cortile, la folla dei giovani ricrearsi negli intervalli fra le lezioni, e godere nei giorni di parata le riuscite esibizioni del gruppo mandolinistico Ex Allievi della Casa di Carità.

E nel rievocare la non lontana data del 15 giugno 1930, in cui S. E. Mons. Bartolomasi benediva i primi passi della pia Istituzione viene spontaneo l'augurio che Essa abbia sempre a ritemprarsi e a vivere in quello spirito di Fede e di Amore che l'ha generata.

L'ultimo avvenimento lietissimo per la " Casa di Carità " fu la visita di S. E. Rev.ma Mons. Fossati amatissimo Arcivescovo di Torino, che volle constatare gli sviluppi dell'Opera e dare ai Fratelli e ai Catechisti con la Sua autorevole approvazione il più ambito premio alle loro quotidiane fatiche.

Infine altro motivo di esultanza per i Catechisti è il pensiero che il Santo Padre Pio XI il 21 ottobre 1931, dopo essersi trattenuto per ben venti minuti con il veneratissimo Arcivescovo di Torino sull'Opera loro, volle nella Sua bontà inviare ai medesimi una specialissima benedizione, a cui essi intendono corrispondere sempre con indefettibile fedeltà e generosa dedizione.

Si dovrebbero far parlare le cifre dei bilanci per dimostrare come Gesù Crocifisso suscitò sempre a tempo opportuno i generosi che sostennero finanziariamente l'Opera.

E certo a questo loro munifico appoggio è dovuta là possibilità di fare del bene a tanti giovani allievi, che per mezzo dei loro aiutanti, hanno trovato la via del loro perfezionamento morale e professionale.

I Catechisti continuino ad aver fede - disse un giorno Fra Leopoldo - non avranno mai di più, ma non mancheranno del necessario. Devono chiedere sempre la carità.

Valga questa breve quanto disadorna relazione ad alzare un po' il: velo che nasconde i segreti meravigliosi e la profonda e religiosa umiltà di un povero Frate di S. Francesco, che ebbe per mezzo di Gesù tanta intimità con i Fratelli delle Scuole Cristiane, nell'attesa che in un tempo non lontano un'anima fornita di pietà e ricca di competenza sorga a rivelare nel suo pieno splendore questa gemma nascosta, affinché dai tesori di grazia da Dio comunicati ad un docile strumento della Sua Volontà, si elevi piena ed universale, auspice il giudizio infallibile della S. Madre Chiesa, la lode a Lui che ha fatto bene tutte le cose, scegliendo gli umili per manifestare con essi le opere meravigliose della Sua potenza e della Sua bontà.