Riparazione

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Nell'ordine naturale delle cose riparare significa compiere, esercitare un bene opposto a un male avvenuto con o senza l'intervento dell'uomo.

Si può dire che lo studio profondo della mente umana lungo i secoli non abbia avuto altro scopo che la ricerca dei mezzi acconci per riparare ai mali inevitabili della vita.

Senza l'azione efficace della riparazione sarebbe impossibile il vivere individuale e collettivo, perché tutto sulla terra, essendo imperfetto, tutto avendo un lato manchevole e difettoso, può essere ed è effettivamente causa d'inconvenienti e di male.

Il tempo che passa, il sole che splende, la pioggia che disseta il creato, non rare volte sono apportatori di danni incalcolabili ai quali si rimedia con l'opera riparatrice della natura stessa e dell'uomo.

Nel linguaggio comune si ripetono sovente i due vocaboli: compenso e risarcimento che non esprimono altro che l'idea di riparazione e molti mestieri esercitati dall'uomo, molte benefiche istituzioni umane si propongono null'altro che la riparazione dei mali dell'uso, dell'abuso delle cose, dei mali delle intemperie, degli errori, delle colpe e perfino del lavoro umano.

Ma se nell'ordine umano e naturale delle cose necessita l'opera salutare della riparazione senza di cui la vita di tanti esseri o non sarebbe possibile o sarebbe immiserita da un profluvio di mali, nell'ordine divino e soprannaturale poi non c'è più gioia di vita, non c'è più raggio di speranza e d'amore.

Infatti senza il grande Riparatore Gesù, senza l'opera sua in terra, che sarebbe dell'umanità?

Gesù è venuto a redimere, ma per redimere ha dovuto innanzi tutto riparare alla colpa d'Adamo, all'onore di Dio offeso.

Ecco perché la Chiesa Cattolica ha per scopo di perpetuare nei secoli l'opera della riparazione.

Vice Direttore Fr. Macedonio delle S. C. ( Postumo ).