La Comunione frequente

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Per un risveglio di fervore nei giovani e negli uomini cattolici

Un grandissimo merito del Papa Pio X, è stato certamente l'impulso dato perché si anticipasse la Prima Comunione ai bambini e si divulgasse fra loro la frequente ed anche quotidiana Comunione.

A dir vero Sua Santità non restrinse il suo zelo nell'ambito dei bambini ma eccitò tutte le classi di persone a ritornare all'uso salutare dei primitivi cristiani, i quali ascoltavano la S. Messa quasi ogni giorno e partecipavano anche alla Sacra Mensa ogni volta che vi assistevano.

Bisogna dire che l'azione diretta di Sua Santità e le sue Encicliche sulla Eucaristia hanno ottenuto un consolante risultato.

C'è stato veramente un risveglio di fervore nei cristiani in generale, e sopratutto nelle donne.

Nei collegi religiosi e nelle Comunità poi, dove già era in uso la Messa quotidiana, si è generalizzato l'uso della Comunione quotidiana.

Prima, nei collegi, si facevano le solenni Comunioni mensili o alle feste principali: ora queste non sono del tutto abolite; ma si vedono ogni giorno molti giovanotti e giovanette accostarsi alla Sacra Mensa, con un apparente disordine, che è guarentigia della piena libertà con cui essi operano.

Anche nelle Parrocchie la Messa quotidiana è abbastanza in uso fra le pie donne e con essa è frequentata la Sacra Mensa.

Ma dobbiamo però constatare con rammarico, che vi è ancora molto assenteismo fra i giovanotti e gli uomini, anche buoni cattolici.

Al massimo si notano delle felici eccezioni, sopratutto fra quelli iscritti alla Azione Cattolica che praticano la Comunione domenicale quasi regolarmente, e questo è già una gran bella cosa e sarebbe consolante se quest'uso fosse più generalizzato.

Ma siamo ancora lontani da un vero e proprio movimento generale in questo senso.

Eppure non dobbiamo illuderci: la risurrezione della vita cristiana, nel sesso forte, è legata alla pratica della frequenza in Chiesa, alla Santa Messa e Comunione non solo domenicale, ma quotidiana …

Ma, sento dirmi, sono cose belle in teoria, che in pratica sono molto difficili per non dire impossibili.

Come volete, con tante esigenze del commercio, del lavoro, dell'industria, che si possa parlare di Messa e Comunione anche quotidiana?

Pazienza alla Domenica! ma tutti i giorni!

È follia sperarlo …

Rispondo: Adagio con l'impossibile!

Napoleone voleva cancellarla questa parola dal dizionario.

E credo che dove c'è buona volontà molte impossibilità scompaiono.

Se fu possibile ai primitivi cristiani, che avevano ben altri impedimenti e pericoli da superare, forse che non lo potrà essere per noi che viviamo in tempi di libertà e di civiltà più progredita?! …

Anzitutto bisogna che si diffonda la convinzione che, senza di questa maggior frequenza alla Chiesa ed ai Sacramenti, la nostra vita cristiana non è sovente, che una falsa vernice, che se può bastare per ingannare noi stessi e il pubblico grosso, non basterà certo per scusarci al tribunale di Dio.

Molti, nel loro intimo, rimpiangono questo rinnovato paganesimo che predomina nella vita pratica, sopratutto nel sesso maschile; però, anche per costoro che si dicono buoni cattolici, pochi sono gli uomini tutti d'un pezzo che conformano perfettamente la loro vita ai principi che professano internamente.

Veniamo al pratico.

Uno dei primi doveri del cristiano è la preghiera al mattino e alla sera.

Poi ci sarebbe posto per una breve meditazione di qualche minuto almeno, la mattina e un buon esame di coscienza, la sera.

Su via: rispondete nella vostra coscienza: le fate voi, giovanotti e uomini, queste cose?

Alla Messa domenicale non mancate mai? Spero di sì.

Ai SS. Sacramenti quante volte vi accostate?

Con queste pratiche di culto religioso, lo so, si devono far procedere di pari passo la vita morigerata in famiglia e fuori, l'onestà nel commercio, la laboriosità sul lavoro, la carità col prossimo, il rispetto della roba e della riputazione del prossimo, la buona educazione dei figliuoli, se ci sono.

Ma questi stretti doveri come si praticano senza la grazia di Dio?

E questa grazia di Dio come si ottiene senza l'assidua preghiera e senza i Sacramenti?

Non siete voi di quelli a cui i figli potrebbero rivolgere la riflessione dei gamberotti alla gamberessa: « Tu ci dici di camminare avanti, ma tu vai all'indietro.

Facci vedere tu come si fa ad andare per diritto … ».

Oh! certamente non siamo più ai tempi in cui la famiglia riunita recitava il Rosario e le preghiere, e la Domenica si andava tutt'insieme col papà e la mamma alla S. Messa e al Vespro.

Queste belle usanze tendono a scomparire anche in quei buoni centri rurali dove si sono conservate più a lungo.

Frutto dell'educazione laica, dei circoli, delle società sportive, del foot-ball, ecc. ecc …

Quando si è constatato e detto questo si conclude con un bel sospirone perfettamente inutile, perché non porta nessun rimedio a tanto male! …

Su dunque, o giovanotti cattolici, o padri di famiglia ben pensanti, ( e siete ancora molti, grazie a Dio! ), sta a voi di correre ai ripari, non con semplici rimpianti, ma con soluzioni pratiche.

Poiché da voi dipende in gran parte il ritorno della vita cristiana nelle vostre famiglie; bisogna che cominciate voi a riformare quello che vi è di rilassato nella vostra condotta.

Fr. Andrea


Ai genitori cristiani

La sviluppo che ha preso nei nostri tempi l'istruzione, impone maggiormente il bisogno di ripetere, di richiamare le principali nozioni della Religione, affinché non siamo, per così dire, soffocate dalle altre molteplici materie d'insegnamento.