Universalità di due appelli |
B120-A2
Senza la purezza anche il sacrificio perde valore.
Comprendere Gesù senza Maria non è possibile.
Per essere veramente cristiani bisogna contemplarli entrambi, senza separarli mai.
Ella è la mediatrice che guida al mediatore supremo.
Ecco sinteticamente detto perché nei pensieri, che vado esponendo per i lettori di questo Bollettino nostro, non disgiungo mai quello del Redentore da quello della Corredentrice, che anzi mi sono sempre ben presenti entrambi alla mente.
E se è vero che il principio, al quale s'informa la famiglia dell'Unione, è il Crocifisso, non è meno vero che quel principio si esprime nella Concezione immacolata, dalla quale la famiglia dell'Unione trae il profumo della prima ispirazione.
Non è un difetto se fra Leopoldo, ancora nel mondo Luigi Musso, sentì prima più potente l'affetto per la Vergine: ma è la via normale.
Maria genera Gesù a noi e noi a Gesù.
È lei che ci reca Gesù ed è lei che ci fa andare a lui.
Soltanto così il ciclo diventa perfetto.
Soltanto cosi l'inquietudine si scioglie in pace.
Soltanto così la terra si fa cielo.
Alta portavoce di Maria nel mondo è santa Caterina Labouré, figlia della Carità: mirabile nell'eloquenza del silenzio, che ci ricorda quello del falegname di Nazaret, san Giuseppe.
La sua voce è come l'impercettibile scaturire di vena di solitaria sorgiva alpina, che tuttavia diviene ruscello, torrente, maestoso fiume.
Quella voce, apparentemente sperduta, ci trasmette la meraviglia di apparizioni della Vergine, manifestantesi contemporaneamente in abbagliante splendore di tre atteggiamenti: schiacciando la testa al serpente, intercedendo presso Dio per tutto il genere umano, sorgendo in tutta la sua dolce maestà sul mondo, che le è soggetto.
Quei tre atteggiamenti sono tre privilegi unici: ella è senza macchia originale; mediatrice universale; regina del mondo.
Ed anche la peregrinatio Mariae, che si sta devotamente compiendo nella Diocesi di Torino per l'impulso di quel cuore paterno che è il nostro eminente Pastore, provvidamente vigile ad allontanare dai nostri capi più minacciosi nembi, anche quella peregrinatio Mariae è già annunziata dalla santa confidente dell'Immacolata da oltre un secolo: « sarà un'era di pace, di gioia e di felicità, che durerà a lungo, quando la Regina dell'universo sarà portata alto sugli stendardi e farà il giro del mondo! »
Ciò che significa doversi estendere la peregrinatio Mariae di diocesi in diocesi a tutto il mondo, poiché quel pellegrinaggio determinerà l'avvento di un'era, di pace.
Ne siamo agli albori, nonostante l'addensarsi delle nubi?
Io penso che dove per intanto sarà portata la Madonna, là ci saranno squarci di schiarite.
Anche fra Leopoldo si fa alto portavoce nel mondo delle grazie meravigliose della Vergine, fin dal tempo di quella sua prodigiosa guarigione, che segna la sua morte alla vita del secolo e la sua introduzione a quella compiutamente religiosa: « Io invito il mondo intero a tener per nostra gemma preziosa la gran Madre del nostro Salvatore …
Le nostre preghiere giungeranno certo al trono dell'Altissimo, se le faremo passare per le mani della Madre di Gesù Crocifisso, piena di grazia … »
Fra Leopoldo sente la Madonna in ogni grazia, ma specialmente nella luce di Vergine dolorosa, di Madre di Gesù in quanto crocifisso, in quanto redentore.
La sente specialmente nel dolore di corredentrice, di compagna nella morte sulla croce.
E si fa compagno di quella virginea compagna materna per affissarsi definitivamente nel martirio del corpo divino del Figlio.
In quella contemplazione, profondamente prostrata, d'amore riconoscente, fissa nello strazio delle ferite divine, fra Leopoldo giganteggia abbracciando cielo e terra ed invitando tutto il mondo ad associarsi, per la riforma dei costumi, per la virtù della vita, per l'avvento di un'era di pace.
Ed è sorprendente che entrambi questi figli di Carità, fra Leopoldo e suor Caterina, entrambi attribuiti agli umili servizi della cucina e della porta, nel segreto silenzioso d'un vano di convento o di istituto pio, nel più umile nascondimento, illetterati ed appena provvisti dei primi rudimenti dell'istruzione, senza rivelare nella vita nulla di straordinario, coltivino ed agitino un pensiero che investe il mondo; si facciano banditori di appelli, che debbono risuonare per il bene degli uomini fino ai confini della terra; l'amore a Gesù mediatore supremo sulla croce e l'amore a Maria partecipe di quella croce e di quella mediazione.
Che dico: sorprendente? Nulla sorprende, quando aliti lo spirito di Dio.
G. Gaetano di Sales
P. Francesco Maccono o.f.m. - Un apostolo di Gesù Crocifisso Biografia di Fra Leopoldo Maria Musso L.150
Fratel Teodoreto S. C. - Fra Leopoldo M. Musso L. 200
G. Gaetano di Sales - Suor Caterina Studio su S. Caterina Labouré e la sua missione con prefazione del Rev.mo Fr. Réginaid Garrigou Lagrange O. P. L. 200
G. Gaetano di Sales - La Santa del silenzio Opuscolo divulgativo su S. Caterina Labouré e la mediazione di Maria SS.ma L. 20