Assemblea Diocesana Catechisti Parrocchiali

B201-A3

Domenica 23 maggio u. s. vide riuniti a Valdocco circa 500 Catechisti parrocchiali in rappresentanza delle 396 Parrocchie della Diocesi Torinese.

In gran parte erano giovani, anche se non mancavano gli adulti, soprattutto Mamme catechiste e Suore e Sacerdoti.

La data dell'Assemblea era stata fissata dai Vicari Zonali al termine dell'anno catechistico per raccogliere le indicazioni emergenti da quest'anno di lavoro e perché potesse dare un concreto apporto di idee e di esperienze da utilizzare nell'impostazione della catechesi del prossimo anno.

Tema proposto ai Catechisti è stata una riflessione sui risultati conseguiti con l'adozione dei due nuovi testi del Catechismo dei Fanciulli, elaborati da un gruppo di esperti incaricati dalla Conf. Episcop. Italiana.

L'Assemblea era stata preparata con l'invio di un Questionario a tutte le Parrocchie della Diocesi che avrebbe dovuto far oggetto di un serio esame, condotto con il Responsabile della Catechesi dei fanciulli di ogni singola Parrocchia, con il proprio Gruppo di Catechisti.

Purtroppo questo lavoro preparatorio non è stato svolto che parzialmente ( da 127 Parrocchie su 396 ) ed in qualche caso anche in modo piuttosto sommario e affrettato.

Tuttavia i dati raccolti, confrontati e analizzati con molto impegno dalla sig.ra Paola Artigiani, catechista della Parr. di S. Martino in Rivoli, hanno permesso di avere un quadro molto realistico della situazione in fatto di catechesi dei fanciulli nelle Parrocchie che hanno compilato il Questionario.

Si può rilevare che la direttiva dei Vescovi Italiani di impostare la catechesi dei fanciulli sui nuovi testi incontra notevoli resistenze nella sua attuazione.

Pur ammettendo che tali difficoltà siano reali e anche notevoli, i veri ostacoli da superare sono, per es.:

- il considerare ancora come preminente nella catechesi il fattore dell'apprendimento mnemonico,

- l'esigenza di superare il concetto di catechesi finalizzata alla preparazione di alcuni momenti religiosi importanti ( 1° Comunione e Cresima ) per vedere invece in essa un itinerario di fede che deve svilupparsi in modo continuo per tutto un periodo di almeno cinque-sei anni.

Ancor più fa difficoltà ad entrare in molte Parrocchie l'idea che « è la Comunità a far catechesi » ( RdC ) per cui non c'è un vero « Gruppo » di Catechisti che si senta partecipe, mandato e sorretto da tutta la Comunità Parrocchiale - e quanto sia carente la formazione dei Catechisti che, si ha l'impressione, siano spesso mandati alla sbaraglio con la loro grande buona volontà ma non aiutati efficacemente a svolgere bene la loro difficile missione.

Così per la collaborazione dei Genitori che il nuovo catechismo richiede, non fa riscontro, nella maggior parte delle Parrocchie, un'adeguata azione di stimolo, di sensibilizzazione e di valorizzazione promozionale dell'atteggiamento di fede dei Genitori nel loro compito di primi educatori alla fede dei loro figli.

Se la Relazione sottolineò soprattutto le carenze della catechesi dei fanciulli, la ricca serie di interventi che seguì da parte dei partecipanti all'Assemblea, mise in luce molti aspetti positivi di esperienze catechistiche vissute in molte Parrocchie con il risultato di dare un valido contributo di idee e di stimolo alla buona volontà di tutti per impostare meglio e sviluppare con sempre maggior impegno la propria attività catechistica per il prossimo anno.

La mattinata si concluse con la partecipazione di tutti i Convegnisti alla concelebrazione della S. Messa dei Sacerdoti responsabili dell'U.C.D. nella Basilica di Maria Ausiliatrice.

Nel pomeriggio don Carrù - dell'Uff. Catechistico Diocesano - ha presentato un piano per la catechesi parrocchiale soprattutto considerando l'importanza della formazione dei Catechisti e del loro inserimento nel vivo della Comunità parrocchiale.

Ha pure sottolineato l'importanza di utilizzare nel miglior modo tutti gli strumenti a disposizione: in modo particolare i mass media ed i Giornali cattolici.

L'Assemblea si è conclusa con un saluto a Don Reviglio che lascia l'incarico di Direttore dell'U.C.D., perché nominato Parroco della Parr. S. Martino in Rivoli, per la fiducia con cui ha sempre incoraggiato i laici a svolgere attività catechistica e per aver organizzato da 10 anni, queste Assemblea che assolvono alla funzione di confrontare, valorizzare, incoraggiare l'attività catechistica nelle Parrocchie della Diocesi.