La lettera pastorale "Costruire insieme" |
B283-A2
La lettera pastorale "Costruire insieme" di S. E. card. Severino Poletto, recentemente emanata, ci interpella profondamente come fedeli, nonché per la nostra appartenenza all'Unione Catechisti che è Istituto Secolare.
L'ampio respiro teologico, pastorale e missionario del documento, che peraltro prevede sul piano attuativo un cammino decennale, comporta un approfondito esame sui vari aspetti che esso coinvolge e su alcuni dei quali ci riserviamo di intrattenerci in seguito.
D'altra parte la lettera è già stata illustrata e commentata negli organi di stampa non solo cattolici e in ogni caso per la sua piena intelligenza raccomandiamo la diretta lettura del testo.
Comunque per dare sin d'ora un nostro specifico, ancorché modesto contributo alla conoscenza della lettera, riportiamo uno stralcio della terza e ultima parte: "Costruire insieme la città dell'uomo" e precisamente dal paragrafo "La Chiesa e la società civile"
…"La Chiesa immette nella società civile il fermento e l'energia del Vangelo come offerta di senso, di dignità e di impegno per il singolo e per la comunità.
Per riuscire a fare questo i cristiani devono diventare sempre più capaci di leggere i segni dei tempi in rapporto alla società civile, andando al cuore delle situazioni e dei problemi per comprenderli a fondo e far crescere gli aspetti positivi che realizzano la persona in tutte le sue dinamiche di relazione.
Il credente dovrebbe esprimere capacità di offrire, con saggezza e delicatezza, criteri etici di comportamento in grado di attuare il Vangelo in un costante impegno di umanizzazione dell'economia, della politica, della cultura e della scienza per la costruzione di una società fondata su valori condivisi che pongono le basi di una "casa comune" dove tutti si sentano accolti e responsabilizzati.
Il rapporto della Chiesa con la società civile è reso positivo e fecondo, in gran parte, attraverso l'impegno sociale dei fedeli laici, che hanno come loro specifica vocazione "cercare il regno di Dio trattando le cose temporali e ordinandole secondo Dio" ( Conc. Ecum. Vat. II, Lumen gentium 31 ).
È quindi importante un ruolo attivo dei laici credenti nella società.
Per questo è necessario curare una loro formazione solida e sistematica."
Appare chiaro come nel testo riportato sia tracciata la missione che compete in modo particolare agli Istituti secolari, i cui membri vivono nel mondo, e proprio operando nelle cose temporali devono testimoniare, annunciare e vivere il Vangelo.
È evidente la consonanza con tale programma della vocazione di ogni Catechista dell'Unione, che è quella di annunciare con la parola e con l'esempio la dottrina del catechismo cattolico.
Quello che può offrire un Istituto secolare è senza dubbio un contributo perfettamente adeguato alle esigenze dei tempi per superare la rottura tra fede e cultura, tra scienza e Vangelo.
In questa linea la lettera pastorale è un richiamo e un incentivo a vivere intensamente la nostra missione di secolari e consacrati, nei vari ambienti e situazioni in cui ci troviamo.
Anche per quanto riguarda la Casa di Carità l'orientamento di fondo è il medesimo, poiché, come emerge dalla stessa denominazione, la sua finalità è quella dell'annuncio evangelico insegnando le arti e i mestieri.
Si profila pertanto un ricco cammino di studio e di attuazione operativa, nel solco tracciato dalla lettera del Cardinale, al quale esprimiamo la nostra viva gratitudine.