Messa del povero

B283-A10

Torino e la Carità Cristiana - Irene Moccia

In Largo Tabacchi

La "Messa del Povero" è una delle tante e belle opere caritative della nostra città.

Attualmente la sua sede è posta ai piedi della collina in Largo Tabacchi un angolo verde e tranquillo facilmente raggiungibile perché vi fa capolinea l'autobus 56 e alla domenica il 55.

È una casetta denominata "Centro Andrea", circondata da un piccolo giardino che, un tempo, era la Chiesa succursale della Parrocchia "N. S. del Sacramento".

L'interno è composto da un ampio salone adibito sia a Chiesa per la celebrazione della S. Messa, sia a locale mensa mediante una porta scorrevole che isola l'altare.

È dotata di un'ampia cucina attrezzata di tutti gli elettrodomestici necessari: lavastoviglie, frigoriferi, congelatore, ecc., da un locale magazzino, da servizi igienici per gli ospiti e altri per il personale volontario.

È insomma meritevole di essere visitato, soprattutto la domenica mattina quando alle 10 gli ospiti la animano e i volontari la rendono operante.

Dal 1928

L'inizio dell'opera "Messa del Povero" risale al 1928 quando Suor Luisa Beltrame, Superiora delle Figlie della Carità, consigliata e sostenuta dal Can. Stefano Bertola del Duomo di Torino, diede inizio all'assistenza alle persone più diseredate, ai cosiddetti "barboni" che si rivolgevano a lei in cerca di aiuto.

Cominciò a raccoglierli nei giorni festivi in un locale sotterraneo dell'Opera Pia Lotteri in via Villa della Regina 21 per ascoltare la S. Messa e per una refezione.

Ben presto gli ospiti crebbero di numero e la Suora chiese aiuto ad alcune consorelle tra cui si distinsero Suor Caterina Perego e Suor Luisa Montaldo.

Le risorse della casa però non bastavano e bisognò fare appello alla beneficenza pubblica.

Inoltre sorgeva anche il problema disciplinare e formativo.

Come potevano le suore guidare e seguire un centinaio di uomini e svolgere una pur minima attività formativa?

Era necessaria la presenza di uomini e furono chiamati i Catechisti fondati da Fr. Teodoreto.

Esso, frequentatori delle "Conferenze di San Vincenzo" erano esperti nel trattare con i poveri ed essere loro di conforto.

Poterono così aprire una nuova sezione in via Saccarelli presso la Casa della Misericordia.

Gli assistiti raddoppiarono di numero, arrivando a 200 e talora 300.

In entrambe le sedi si assisteva alla S. Messa e si riceveva la refezione.

I Catechisti si trasformarono in barbieri e infermieri e svolgendo queste mansioni ricevevano le confidenze e rincuoravano gli ospiti.

Fra quanti hanno operato in quel periodo vanno fatti almeno due nomi: i coniugi Ronco, che potremmo definire una coppia di Catechisti per la carità, e Mussino.

Esisteva in Torino un rifugio municipale in via Moncrivello che raccoglieva un gran numero di mendicanti e i Catechisti andarono anche lì per svolgere la loro assistenza spirituale e materiale.

Oltre cinquant'anni fa i Catechisti assunsero la gestione dell'opera già condotta dalle Figlie della Carità, incoraggiati da Fr. Teodoreto che si interessò direttamente partecipando alla "Messa del Povero".

Tra le caratteristiche di quest'opera al servizio dei poveri vi è quella di realizzare una stretta collaborazione tra congregazioni, gruppi e persone unite nell'esercizio della carità.

Vi operano infatti, oltre alle Figlie della carità, i Catechisti, i Fratelli delle Scuole Cristiane, il Sacerdote Salesiano e, per un lungo periodo, una suora della scuola di Nostra Signora, chiamate "Suore tedesche" e i Volontari.

Col passare degli anni, come tutti sappiamo, la società ha cambiato aspetto e così pure i fruitori dell'assistenza.

Ai classici "barboni" si sono affiancati gli immigrati giovani e talora giovanissimi.

Anche la "Messa del Povero" si è adeguata a queste nuove necessità e ha accolto tra i suoi ospiti africani, rumeni, albanesi, moldavi, ecc.

I problemi sono aumentati per via della lingua, religione, usanze, ma l'entusiasmo dei volontari è riuscito a far front anche a questo.

Il Centro Andrea che ospita la "Messa del Povero" è aperto anche nei pomeriggi dei giorni feriali per corsi di alfabetizzazione e catechismo, seguiti da una refezione.

Attualmente gli ospiti della domenica sono circa 200 e a chi non trova posto a tavola viene fornito un sacchetto per il pranzo.

Molti episodi si potrebbero raccontare e molti esempi si potrebbero trarre dalla dedizione e dall'amore per i poveri di chi opera al Centro Andrea, da suor Vincenza a don Franci, da Fr. Egidio a tutti i ragazzi e ragazze che negli anni si sono succeduti.

A proposito di ragazzi, che sono in prevalenza ex allievi dei Fratelli delle Scuole Cristiane, è interessante sottolineare che ben 26 famiglie si sono formate tra i volontari e 36 bambini sono nati negli ultimi 12 anni.

Questa è la vita passata, presente e futura della "Messa del Povero" che ci induce a riflettere sulla povertà che è appannaggio di tutti.

Infatti se grazie a Dio non siamo nella povertà materiale, davanti al Signore siamo tutti poveri di fede, di speranza, di amore e bisognosi dell'aiuto che solo Lui ci può dare.

Immagini della funzione e del pranzo alla "Messa del Povero"