Da Giovanni Paolo II a Benedetto XVI

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Il trapasso della Croce

1. L'Unione Catechisti e il Papa

La Chiesa e i fedeli, anzi tutti gli uomini di buona volontà, esultano per l'elezione al soglio pontificio del Card. Joseph Ratzinger, che ha assunto il nome di Benedetto XVI.

L'Unione Catechisti del SS. Crocifisso e dell'Immacolata si unisce a tale esultanza, non solo per la sua appartenenza alla Chiesa, quale umile istituto secolare, ma in modo particolare per la venerazione e la dedizione speciale che nutre verso il Sommo Pontefice, con riguardo al proprio carisma e alle proprie origini.

Difatti nelle Costituzioni dell'Unione è dichiarato che i Catechisti sono tenuti in primo luogo ad obbedire al Sommo Pontefice, prestando il massimo ossequio alle disposizioni della S. Sede, fedeli in questo agli insegnamenti del loro fondatore, fr. Teodoreto.

Con riguardo al messaggio di fra Leopoldo, va sottolineato che all'atto della prima ispirazione ricevuta da Gesù sulla pratica dell'Adorazione alla sue Piaghe come nel venerdì santo, il nostro Frate risponde volgendo il pensiero al Papa ( Diario, 2 agosto 1906 ).

2. Benedetto XVI

Parlare del nuovo Papa, con riguardo alla sua ricca personalità spirituale e culturale, alla sua vita, alle speranze che si nutrono in Lui, sarebbe troppo lungo ed esula da questa sede, tanto più che gli organi di stampa abbondano in tali notizie e riflessioni.

Ci piace solo ricordare un riferimento esplicito di S.S. Benedetto XVI al Volto Sindonico di Gesù, tratto da una sua riflessione scritta in occasione del Meeting 2002 di Rimini, ad attestazione del suo amore al Crocifisso: "Colui che è la Bellezza stessa si è lasciato colpire in volto, sputare addosso, incoronare di spine.

La Sacra Sindone di Torino può farci immaginare tutto questo in maniera toccante.

Ma proprio in questo Volto così sfigurato appare l'autentica estrema bellezza".

Inoltre è altamente significativo che nel primo breve saluto pubblico dalla loggia di S. Pietro, subito dopo la sua nomina, si sia affidato alla protezione di Maria.

Abbiamo richiamato questi due riferimenti perché si innestano direttamente nel Crocifisso e nell'Immacolata, da cui derivano la denominazione e le finalità del nostro Istituto.

3. Giovanni Paolo II

In tale saluto il Papa non ha dimenticato il suo predecessore, il "grande Giovanni Paolo II", di venerata memoria, e pure noi lo ricordiamo con profonda gratitudine e devota commozione.

Anche a questo riguardo, nel vastissimo repertorio di insegnamenti, di valori e di testimonianze del suo lungo pontificato, ci limitiamo a due riferimenti strettamente connessi al nostro Istituto e alle nostre opere.

Caratteristica del suo magistero è stata la costante ispirazione al Crocifisso, come nel celebre monito ai giovani di considerare "la Croce come cammino di felicità" ( messaggio per il Terzo Millennio ) e l'esortazione ad essere "testimoni della Croce di Cristo lungo le vie del mondo"  ( discorso ai giovani nella domenica delle Palme dello scorso marzo ).

Qualificante poi è stata la sua profonda divozione mariana.

Compendiata nel suo motto episcopale "Totus tuus", ed espressa in molteplici atti pontifici, tra cui l'inserimento dei misteri della Luce nel Rosario.

Ci piace inoltre ricordare, tra i contatti diretti avuti con l'Unione Catechisti, l'esortazione data ad un Catechista perché si perseverasse nella formazione professionale e cristiana per i giovani lavoratori, nonché il gradimento con cui accettò la riproduzione del Volto Sindonico offertagli dalla Casa di Carità Arti e Mestieri.

Ma soprattutto dobbiamo essere grati a Giovanni Paolo II per aver dichiarata l'eroicità delle virtù del ven. fr. Teodoreto il 3 marzo 1990.