Dio è amore |
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Sua Santità Benedetto XVI, nella sua prima Enciclica " Deus Caritas Est", ci ha ripresentato il cuore di tutto il cristianesimo, che "Dio è amore".
Il card. Severino Poletto dell'arcidiocesi di Torino ha riassunto tale lettera in alcuni tratti fondamentali dei quali riportiamo qualche brano.
Deus caritas est - Dio è amore
"Dio è amore: chi sta nell'amore, dimora in Dio e Dio dimora in lui" ( 1 Gv 4,16 )
"Noi abbiamo riconosciuto l'amore che Dio ha per noi e vi abbiamo creduto" ( 1 Gv 4,16 )
"Dio ha tanto amato il mondo da dare il suo figlio unigenito perché chiunque crede in lui, abbia la vita eterna" ( Gv 3,16 )
Oggi si parla sovente di amore.
Questa parola è usata con molteplici significati: l'amore di patria, l'amore tra amici, l'amore per la professione e il lavoro, l'amore tra i genitori e i figli …
Il significato più alto, però, è connesso al rapporto uomo-donna, comunione di corpi e di anime, portatore di un'irresistibile promessa di felicità.
Vi sono, tuttavia, delle deviazioni dell'amore, che vanno sotto il nome di erotismo, quali la pornografia, l'esposizione del corpo, l'esaltazione del piacere, il rapporto fisico tra partner, slegato da ogni responsabilità.
Lo sfondo culturale della Grecia antica
Negli scritti dei pensatori e dei filosofi greci si possono trovare tre vocaboli usati per descrivere l'amore: "eros", "philia", "agape".
Soltanto un eros purificato e guarito può avvertire ed esprimere la grandezza dell'amore che spinge verso l'altro non per uno sfruttamento egoistico, ma per farsi dono gratuito.
All'uomo si aprono meravigliosi orizzonti della scoperta di Dio.
Gesù dice "Chi cercherà di salvare la propria vita, la perde, chi invece la perde, la salverà." ( Lc 17,35 )
Ecco la grande rilevazione biblica: Dio ama l'uomo.
Ecco come il profeta Osea esprime questo amore di Dio: "Come potrei abbandonarti, Efraim, come consegnarti ad altri, Israele?.
Il mio cuore si commuove in me, il mio intimo freme di compassione.
Non darò sfogo all'ardore della mia ira, non tornerò a distruggere Efraim, perché sono Dio e non un uomo; sono il Santo in mezzo a te" ( Os 11,8-39 )
Il sacramento dell'Eucaristia, che si celebra nelle nostre chiese, ci fa comprendere la portata dell'amore di Dio.
"Poichè c'è un solo pane, noi, pur essendo molti, siamo un corpo solo: tutti infatti partecipiamo dell'unico pane" ( 1 Cor 10,17 )
L'Eucaristia ci dà la forza di realizzare il comandamento di Gesù "Ama Dio con tutto il cuore e il prossimo come te stesso". ( Mc 12,30-31 )
La Chiesa nasce ufficialmente nel giorno di Pentecoste, quando la comunità degli Apostoli riceve l'effusione dello Spirito Santo, che è lo Spirito dell'amore di Dio.
Tre sono i compiti assunti fin da subito dalla Chiesa: l'annuncio della parola di Dio, la celebrazione dei sacramenti e il servizio della carità.
L'attività caritativa della Chiesa è sempre stata in passato, ed è ancora oggi, il suo fiore all'occhiello; citiamo alcuni documenti del magistero pontificio, dal 1891, sull'applicazione della carità alla questione sociale: la "Rerum novarum" di Leone XIII, fino alla "Centesimus annus" di Giovanni Paolo II del 1991.
Tra i santi, specialmente quelli della carità, eccelle Maria, madre del Signore e specchio di santità.
Essa si fa serva della carità nella casa di Elisabetta, e vigile custode perché non venga a mancare la gioia nella festa a Cana di Galilea.
Ella non vuole rendere grande se stessa, ma Dio: "L'anima mia rende grande il Signore" ( Lc 1,46 ).
Maria sta davanti a noi come donna di speranza perché attende tutto da Dio, come donna di fede perché luce ai passi della sua vita non è il suo sentimento, ma la parola di Dio; infine come donna che ama, perché ogni fibra del suo cuore è offerta senza riserve a Dio e a tutti gli uomini, che Gesù dall'alto della croce affida a lei.
* Sono stati riportati solo alcuni tratti della bella sintesi di questa lettera che ne ha fatto il cardinale Severino Poletto.
I brani riportati vogliono essere una sollecitazione e un invito alla lettura dell'intero testo dell'Enciclica che il Papa ci ha voluto donare per riproporci il centro della vita cristiana alla luce del fine per cui siamo stati creati