1 Giovanni |
CEI 2008 - Audio - Interconfessionale
Terza condizione: guardarsi dagli anticristi e dal mondo |
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1 Carissimi, non prestate fede a ogni ispirazione, ma mettete alla prova le ispirazioni, per saggiare se provengono veramente da Dio, perché molti falsi profeti sono comparsi nel mondo. |
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2 Da questo potete riconoscere lo spirito di Dio: ogni spirito che riconosce che Gesù Cristo è venuto nella carne, è da Dio; |
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3 ogni spirito che non riconosce Gesù, non è da Dio. Questo è lo spirito dell'anticristo che, come avete udito, viene, anzi è già nel mondo. |
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4 Voi siete da Dio, figlioli, e avete vinto questi falsi profeti, perché colui che è in voi è più grande di colui che è nel mondo. |
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5 Costoro sono del mondo, perciò insegnano cose del mondo e il mondo li ascolta. |
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6 Noi siamo da Dio. Chi conosce Dio ascolta noi; chi non è da Dio non ci ascolta. Da ciò noi distinguiamo lo spirito della verità e lo spirito dell'errore. |
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III. Alle fonti della carità e della fede |
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Alla fonte della carità |
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7 Carissimi, amiamoci gli uni gli altri, perché l'amore è da Dio: chiunque ama è generato da Dio e conosce Dio. |
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8 Chi non ama non ha conosciuto Dio, perché Dio è amore. |
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9 In questo si è manifestato l'amore di Dio per noi: Dio ha mandato il suo unigenito Figlio nel mondo, perché noi avessimo la vita per lui. |
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10 In questo sta l'amore: non siamo stati noi ad amare Dio, ma è lui che ha amato noi e ha mandato il suo Figlio come vittima di espiazione per i nostri peccati. |
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11 Carissimi, se Dio ci ha amato, anche noi dobbiamo amarci gli uni gli altri. |
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12 Nessuno mai ha visto Dio; se ci amiamo gli uni gli altri, Dio rimane in noi e l'amore di lui è perfetto in noi. |
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13 Da questo si conosce che noi rimaniamo in lui ed egli in noi: egli ci ha fatto dono del suo Spirito. |
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14 E noi stessi abbiamo veduto e attestiamo che il Padre ha mandato il suo Figlio come salvatore del mondo. |
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15 Chiunque riconosce che Gesù è il Figlio di Dio, Dio dimora in lui ed egli in Dio. | |||||||
16 Noi abbiamo riconosciuto e creduto all'amore che Dio ha per noi. Dio è l'amore; chi sta nell'amore dimora in Dio e Dio dimora in lui. |
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17 Per questo l'amore ha raggiunto in noi la sua perfezione, perché abbiamo fiducia nel giorno del giudizio; perché come è lui, così siamo anche noi, in questo mondo. |
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18 Nell'amore non c'è timore, al contrario l'amore perfetto scaccia il timore, perché il timore suppone un castigo e chi teme non è perfetto nell'amore. |
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19 Noi amiamo, perché egli ci ha amati per primo. |
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20 Se uno dicesse: « Io amo Dio », e odiasse il suo fratello, è un mentitore. Chi infatti non ama il proprio fratello che vede, non può amare Dio che non vede. |
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21 Questo è il comandamento che abbiamo da lui: chi ama Dio, ami anche il suo fratello. |
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Indice |
4,1-6 | I falsi profeti In questo passo l'autore indica tre criteri per distinguere la verità e l'errore, il vero e il falso profeta, la fede vera e la fede falsa: credere nella realtà dell'incarnazione di Gesù Cristo, distanziarsi dal modo di pensare e di vivere del mondo, ascoltare l'apostolo e la comunità. 4,1 Bisogna assicurarsi che quelli che si richiamano allo Spirito di Dio non siano spinti in realtà dallo spirito del mondo. Saranno riconosciuti dai loro frutti ( Mt 7,15-20 ), dalle loro preferenze ( cf. 1 Gv 2,3-6.13-14, ecc. ), soprattutto da ciò che dicono del Cristo ( vv 2-3 ). Gli apostoli sono capaci di questo discernimento ( v 6 ). |
4,3 | che non riconosce Gesù: volg., alcuni padri e altre testimonianze offrono la variante molto autorevole: « che dissolve » o « che sopprime Gesù ». |
4,6 | Noi: i predicatori accreditati, in primo luogo gli apostoli. - lo spirito della verità e lo spirito dell'errore: il tema dei due spiriti è conosciuto dal giudaismo ( per esempio Qumran ), accanto a quello delle due vie ( Dt 11,26-28; Mt 7,13-14+ ). L'uomo è situato fra due mondi, « è » dell'uno o dell'altro, partecipando al loro spirito ( 1 Gv 3,8.19 ). La vittoria finale dei credenti è certa ( v 4; 1 Gv 2,13-14; 1 Gv 5,4-5 ). |
4,7-5,17 | Dio è amore Amiamoci gli uni gli altri 4,7 Amare è proprio dei figli di Dio, perché è proprio di Dio ( v 16 ). Come può essere che chiunque fa il bene è da Dio? |
4,8 | Dio amava Israele (
Is 54,8+ ). La missione del Figlio unico come salvatore del inondo ( v 9; Gv 3,16; Gv 4,42; cf. Rm 3,24-25+; Rm 5,8; ecc. ) manifesta che l'amore è da Dio ( v 7 ), perché Dio stesso è amore ( v 16; 1 Gv 3,16 ) e fa partecipare all'amore ( v 10, v 19 ) il credente figlio di Dio ( 1 Gv 1,3+ ). |
4,12 | Non possiamo vedere Dio, come già si afferma nel prologo del vangelo di Giovanni ( Gv 1,18 ). Lo possiamo incontrare però nell'amore fraterno e nel riconoscimento che Gesù è il Figlio di Dio: cioè nella carità e nella fede. Nessuno ha mai visto Dio: punta polemica contro gli « spirituali » che si lusingavano di raggiungere Dio con una intuizione diretta ( cf. Gv 1,18; Gv 3,13; Gv 5,37; Gv 6,46 ). La comunione ( 1 Gv 1,3+ ) e la visione ( 1 Gv 3,2 ) sono legate alla carità. |
4,13 | ci ha fatto dono del suo Spirito: questo dono dello Spirito annunciato per gli ultimi tempi (
At 2,17-21.33 ), è stato diffuso nei cuori ( cf. Rm 5,5+; 1 Ts 4,8 ) e vi fa nascere la certezza intima di ciò che gli apostoli annunciano esteriormente ( 1 Gv 5,6-7; cf. At 5,32 ). Qui si tratta della condizione di figli di Dio ( Rm 8,15-16; Gal 4,6 ). |
4,18 | chi teme non è perfetto nell'amore: l'amore assume l'elemento filiale del timore religioso (
Dt 6,2+;
Pr 1,7+ ), ma esclude il timore servile, la paura di essere condannati da Dio ( 1 Gv 3,20 ), egli che ha dato nel suo Figlio prove così grandi di amore ( cf. v 8+ ). |