Messa del Povero |
B306-A9
Come di consueto, ha avuto luogo presso le sede Centro Andrea l'assemblea annuale dell'Associazione Messa del Povero, per la relazione sull'attività svolta nel 2009, e per l'esame del bilancio consuntivo e l'illustrazione dei lineamenti del preventivo per l'anno in corso.
Il dr. Danilo Prandelli, presidente dell'Associazione, ha illustrato essenzialmente gli aspetti gestionali e finanziari delle attività svolte, con riguardo sia alle opere murarie di ristrutturazione di alcuni locali e di aggiornamento delle attrezzature del Centro, sia all'entità delle spese di gestione e al reperimento delle risorse.
Le prime hanno portato a miglioramenti e razionalizzazioni, specialmente nell'ambito dei servizi igienici a disposizione degli ospiti, pur suscettibili di ulteriori miglioramenti se si disponga di ulteriori risorse.
Con riguardo al bilancio va rilevato il sostanziale pareggio, essendo contenuto l'ammontare dei debiti, segnatamente dopo l'intervento grazioso di remissione effettuato dal maggior creditore.
Fr. Egidio Mura, vice presidente, ha rilevato la continuità e la costanza del servizio prestato ai poveri, sia nella Messa domenicale, celebrata da don Giuseppe Campagnaro ( fraternamente appellatosi don Bepi ), cui si esprime sincera gratitudine, che nelle concomitanti refezioni, consistenti nella prima colazione e nell'abbondante pranzo ( di confezione dell'Opera per il primo piatto, mentre il secondo è fornito dal Comune, cui va il caloroso ringraziamento ), erogate mediamente a 250 ospiti per domenica.
Persevera altresì l'incontro settimanale, al giovedì pomeriggio, di alfabetizzazione ad adulti neo ed estra comunitari, con somministrazione altresì di una cena fredda.
Una certa criticità emerge per l'assistenza e la prestazione del servizio da parte degli Operatori, pur con l'abnegazione e la solerzia di quanti si prestano abitualmente e con continuità, dato che sul loro impegno si regge l'Opera, ma vi è la necessità di incrementare le presenze di personale, magari ricorrendo a rotazioni e turni tra gli Operatori di un tempo.
Dopo alcuni interventi dei presenti, in cui sono stati toccati vari aspetti dell'Opera, da quelli amministrativi e di gestione, alla collaborazione del personale e agli aspetti formativi e spirituali, l'assemblea ha approvato le relazioni, il bilancio e il lineamenti di preventivo.
Ho concluso i lavori Vito Moccia, che presiedeva la riunione in rappresentanza dell'Unione Catechisti, il quale, con il rendimento di grazie a Dio, ha espresso ai responsabili e agli Operatori la gratitudine dell'Unione stessa ( che con le Figlie della Carità è all'origine ed è tuttora la promotrice della Messa del Povero ), e il compiacimento per la perseveranza e la continuità del servizio di catechesi e di refezione ai bisognosi, nello spirito che ha sempre informato l'Opera sin dai suoi inizi.
In particolare ha rilevato come tale carisma sia perpetuato nella Messa domenicale, la cui celebrazione è felicemente presentata da don Bepi come concreta espressione dell'amore del divino "Papà" per ogni figlio, nella contestuale recita dell'Adorazione a Gesù Crocifisso, di fra Leopoldo, e nell'efficace catechesi svolta da fr. Egidio per l'istruzione religiosa dei partecipanti alla Messa, in continuazione della formazione sempre erogata dal Fratello Assessore dell'Unione Catechisti, a iniziare dal ven. fr. Teodoreto sino all'indimenticabile fr. Gustavo.
Perseverare in questa via è certamente segno della protezione divina, nell'intercessione dell'Immacolata e dei santi Patroni.