La Messa del Povero |
B307-A12
- V. M. -
Come di consueto è ripresa in settembre, e precisamente domenica 19, l'attività dell'Opera Messa del Povero, che prevede la somministrazione della prima colazione e del pranzo a un folto gruppo di indigenti e bisognosi, italiani e stranieri, e soprattutto la celebrazione della S. Messa, introdotta dall'Adorazione a Gesù Crocifisso.
Il momento eucaristico e di preghiera è il centro e la caratteristica dell'Opera, nella consapevolezza che il "povero" necessita di aiuto materiale, ma anche di alimento spirituale, sperimentando che proprio nei suoi confronti la Chiesa riserva un'attenzione particolare.
La S. Messa viene abitualmente celebrata, come oramai da due anni, dal salesiano don Giuseppe Campagnaro, don Bepi nella denominazione da lui preferita, già cappellano dei carabinieri, che continua la tradizione ultracinquantenaria di servizio all'Opera del suo confratello Gaetano Franci, ora in pensione.
L'animazione della preghiera è condotta da fr. Egidio - assessore della sede di Torino dell'Unione Catechisti, vice Presidente e praticamente conduttore dell'Opera - coadiuvato da alcuni Catechisti.
Ma il sostegno dell'attività, nell'assistenza agli ospiti, nella conduzione della mensa e nell'espletamento delle varie incombenze, è affidato alla generosità dei Volontari, alcuni giovani, altri più maturi, molti dei quali partecipi in gruppi familiari.
Ma per riprendere l'attività in sintonia con lo spirito di carità cristiana informatore dell'Opera, che ha le sue radici nelle Figlie della Carità, che l'hanno istituita con alcuni sacerdoti diocesani, e da sempre rappresentate dalla presenza di suor Vincenza, e nell'Unione Catechisti del Crocifisso e dell'Immacolata, che l'hanno successivamente cogestita e consolidata, sotto la guida del ven. fr. Teodoreto, i Volontari si sono ritrovati sabato 11 settembre al centro La Salle, in una giornata di preghiera e di studio, con il presidente dr. Prandelli.
L'amore a Gesù Crocifisso è il nucleo fondamentale dell'Opera, che trova espressione nella formula dell'Adorazione composta dal servo di Dio fra Leopoldo Maria Musso, e che appunto viene recitata ogni domenica, come detto sopra, quale preparazione alla Messa.
Particolare attenzione e testimonianza a questa spiritualità è prestata da una delle più longeve e fedeli operatrici della Messa del Povero, la prof.ssa Verna, che per animare i Volontari fa costante riferimento, oltre ai testi evangelici, al Diario di fra Leopoldo, citandone i brani, come questi che riportiamo per darne un saggio: "Mio amato Gesù, io ho una sete che mai non s'estingue.
Ho sete di Te, o mio Dio, ho sete di vita eterna; non vivo più io stesso, vivo in Gesù!" Diario, 13.IX.1908.
"Gesù Crocifisso: Chi è con me avrà la vita eterna". Diario, 14.I.1912.
"Maria Santissima: Tu sei l'oggetto più caro al mio Cuore, ma ricordati che questo mio amore è per tutti quelli che ti imiteranno.
Questo cuore materno è pieno di bontà, e chi lo possiede avrà la vita eterna". Diario 27.XII.1911.
"Gesù: Vedi figlio mio, quando il S. Padre pronuncerà il mio volere che è quello che si faccia l'Adorazione, parte la faranno ma vi saranno di quelli che scherzeranno, tuttavia non vengano meno le insistenze nel propagarla affinché venga glorificato il nome di Dio Gesù Crocifisso". Diario, 26.I.1909.
È un autentico programma di ascesi spirituale, da cui è animato il servizio ai poveri.