Davanti alla Sindone in ascolto

B333-A2

« E noi tutti, a viso scoperto, riflettendo come in uno specchio la gloria del Signore, veniamo trasformati in quella medesima immagine, di gloria in gloria, secondo l’azione dello Spirito del Signore » ( 2 Cor 3,18 )

Sì, questo io cerco perché il Padre ha fatto di Me la tua perfezione.

Io sono l’Icona dell’uomo che entrerà nella gloria.

Non temere di somigliarmi.

I santi lo hanno desiderato.

Ti ringrazio della tua pietà verso di Me ma non mi basta.

Ti ringrazio della tua devozione verso di Me ma non mi basta.

Ti prego di guardarmi bene.

Oltre la mia morte.

Oltre il mio dolore.

Ti prego di ricordare che stai fissando il Volto dell’Umiltà.

Tu sai.

Il Padre celeste mi ha chiesto di essere umiltà per salvarvi.

Io l’ho fatto e sono entrato nel mondo con un solo programma: umiliarmi essendo uomo, Io il Verbo creatore, e nell’essere uomo umiliarmi fino alla morte di croce, destinata ai peggiori degli schiavi.

Ti prego di guardarmi per comprendermi, e per capire così te stessa, creatura tanto sfigurata dalla presunzione, dalla prepotenza, dalla permalosità, da cui Io ho voluto e voglio salvarti a qualunque costo.

Io ho desiderato ardentemente trovare nel mondo la verità che rende umili: il Padre celeste me l’ha riservata in Maria: ma neanche la sua umiltà mi basta.

Voglio anche la tua, come quella di tutte le creature.

Io trovo oggi troppo poca umiltà sulla terra.

Solo l’umiltà trova grazia: Io aspetto l’umiltà per inondare il mondo di salvezza.

Ti prego di guardarmi attentamente per imprimere anche nel tuo cuore il programma dell’umiltà.

Ti prego di non dimenticarmi.

Se me lo chiedi con Maria, ti donerò di amare l’umiltà per la salvezza degli uomini.

Mons. Giuseppe Pollano