Le persone impegnate in campo sociale e politico |
12. - Anche nei confronti delle autorità istituzionali la Chiesa ha un compito da svolgere.
Nei rappresentanti delle istituzioni, a qualunque ispirazione essi si riferiscano e a qualunque parte politica appartengano, la Chiesa, innanzitutto, riconosce e rispetta il servizio di autorità che essi sono chiamati a svolgere, poiché tale servizio, se è rivolto alla promozione dell'uomo e al bene del Paese, rientra nel piano provvidenziale, di salvezza e di amore, di Dio per l'uomo e per il mondo. ( Cf Rm 13 )
La Chiesa non può abbandonare l'uomo reale, concreto e storico, poiché con ciascun uomo Cristo si è unito nel mistero della redenzione: questa, solo questa è l'aspirazione che presiede alla dottrina sociale della Chiesa, che oggi punta specialmente sulla centralità dell'uomo dentro la complessa rete di relazioni delle società moderne.19
Per assistere nel cammino della salvezza quest'uomo, nella sua concreta realtà di peccatore e di giusto,20 la Chiesa stimola e aiuta le istituzioni politiche, con cui la comunità umana organizza la propria convivenza, a corrispondere al loro vero fine, di autentico servizio al bene comune, dice la sua parola e anche fa risuonare alta la sua voce di fronte alle strutture di peccato, mentre cerca di rendere luminose e visibili davanti agli uomini le sue opere buone, che sono soprattutto le opere della carità, pur tenendole, in un certo senso, segrete persino per se stessa.21
13. - In questa prospettiva si comprende l'azione delle diocesi nel rapporto con le istituzioni.
Tale rapporto deve essere innanzitutto costruito: é bene che ogni diocesi preveda momenti tradizionali e costanti in cui affrontare argomenti di chiara rilevanza etica e civile, momenti in cui il messaggio evangelico diventi proposta e contributo di animazione cristiana della vita civile.
Queste occasioni possono essere trovate in alcuni momenti celebrativi ( le ricorrenze religiose e civili che caratterizzano la vita e la tradizione del territorio quali la Festa del Santo Patrono, le Giornate annuali della pace, della solidarietà, ecc. ), ai quali i responsabili delle istituzioni vengono abitualmente e ufficialmente invitati.
14. - Tali circostanze sono occasioni appropriate affinché il Vescovo, per l'intera diocesi, o il parroco, per la sua parrocchia, propongano all'intera comunità e ai rappresentanti delle istituzioni alcune riflessioni nelle quali il Vangelo si pone come forza illuminante di specifiche situazioni della vita sociale e politica, in vista di una comune assunzione di responsabilità per un servizio effettivo all'uomo e al bene comune.
Anche occasioni straordinarie, suggerite da eventi particolari della Chiesa universale o diocesana ( ad esempio: la promulgazione di un'enciclica, la celebrazione di un Sinodo o di un Convegno ecclesiale … ) o della vita civile, sono adatte per proporre ai responsabili della vita pubblica, dal Vescovo ufficialmente invitati, il cammino e la riflessione della Chiesa come contributo alla crescita del Paese.
In questo senso si possono valorizzare, inoltre, i momenti della vita civile in cui il Vescovo o altri membri della Comunità ecclesiale sono ufficialmente invitati ad intervenire.
Indice |
19 | Cf Giovanni Paolo II, Centesimus annus, nn. 53-54 |
20 | Cf Ivi., n. 53 |
21 | Cf C.E.I., Evangelizzazione e testimonianza della carità, cit., n. 21 |