Catechismo della Chiesa Cattolica |
306 La Provvidenza e le cause seconde |
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Dio è il Padrone sovrano del suo disegno. Però, per realizzarlo, si serve anche della cooperazione delle creature. |
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Questo non è un segno di debolezza, bensì della grandezza e della bontà di Dio onnipotente. Infatti Dio alle sue creature non dona soltanto l'esistenza, ma anche la dignità di agire esse stesse, di essere causa e principio le une delle altre, e di collaborare in tal modo al compimento del suo disegno. |
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307 Dio dà agli uomini anche il potere di partecipare liberamente alla sua Provvidenza, affidando loro la responsabilità di « soggiogare » la terra e di dominarla. ( Gen 1,26-28 ) In tal modo Dio fa dono agli uomini di essere cause intelligenti e libere per completare l'opera della creazione, perfezionandone l'armonia, per il loro bene e per il bene del loro prossimo. Cooperatori spesso inconsapevoli della volontà divina, gli uomini possono entrare deliberatamente nel piano divino con le loro azioni, le loro preghiere, ma anche con le loro sofferenze. ( Col 1,24 ) |
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Allora diventano in pienezza « collaboratori di Dio » ( 1 Cor 3,9; 1 Ts 3,2 ) e del suo Regno. ( Col 4,11 ) |
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308 Dio agisce in tutto l'agire delle sue creature: è una verità inseparabile dalla fede in Dio Creatore. |
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Egli è la causa prima che opera nelle e per mezzo delle cause seconde: « È Dio infatti che suscita » in noi « il volere e l'operare secondo i suoi benevoli disegni » ( Fil 2,13; 1 Cor 12,6 ). Lungi dallo sminuire la dignità della creatura, questa verità la accresce. Infatti la creatura, tratta dal nulla dalla potenza, dalla sapienza e dalla bontà di Dio, niente può se è separata dalla propria origine, perché « la creatura senza il Creatore svanisce »;140 ancor meno può raggiungere il suo fine ultimo senza l'aiuto della grazia. ( Mt 19,26; Gv 15,5; Fil 4,13 ) |
Indice |
140 | Gaudium et spes 36,3 |