Tutta la ricchezza di
Cristo « è destinata ad ogni uomo e costituisce il bene di ciascuno ».187
Cristo non ha vissuto la sua vita per sé, ma per noi , dalla
sua Incarnazione « per noi uomini e per la nostra salvezza » fino alla
sua morte « per i nostri peccati » ( 1 Cor 15,3 ) e alla sua
Risurrezione « per la nostra giustificazione » ( Rm 4,25 ).
E anche adesso, è « nostro avvocato presso il Padre » ( 1 Gv 2,1 ), « essendo sempre
vivo per intercedere »
a nostro favore ( Eb 7,25 ).
Con tutto ciò che ha vissuto e sofferto per noi una volta per
tutte, egli resta sempre « al cospetto di Dio in nostro favore » ( Eb 9,24 ).
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Durante tutta la sua vita, Gesù si mostra come nostro modello: ( Rm 15,5; Fil 2,5 ) è « l'uomo perfetto »189 che ci
invita a diventare suoi discepoli e a seguirlo; con il suo
abbassamento, ci ha dato un esempio da imitare, ( Gv 13,15 ) con la sua preghiera,
attira alla preghiera, ( Lc 11,1 ) con la sua povertà,
chiama ad accettare liberamente la spogliazione e le persecuzioni. ( Mt 5,11-12 )
Siamo chiamati a formare una cosa sola con lui; egli ci fa
comunicare come membra del suo Corpo a ciò che ha vissuto nella sua
carne per noi e come nostro modello:
Noi dobbiamo sviluppare continuamente in noi e, in fine,
completare gli stati e i Misteri di Gesù.
Dobbiamo poi pregarlo che li porti lui stesso a compimento
in noi e in tutta la sua Chiesa …
Il Figlio di Dio desidera una certa partecipazione e come
un'estensione e continuazione in noi e in tutta la sua Chiesa dei suoi
Misteri mediante le grazie che vuole comunicarci e gli effetti che
intende operare in noi attraverso i suoi Misteri.
E con questo mezzo egli vuole completarli in noi.194