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Lo si chiama Battesimo dal rito centrale con il quale è compiuto:
battezzare (« baptizein » in greco) significa « tuffare », « immergere
»; l'« immersione »
nell'acqua è simbolo del
seppellimento del catecumeno nella morte di Cristo, dalla quale risorge
con lui,
( Rm 6,3-4; Col 2,12 ) quale « nuova
creatura » ( 2 Cor 5,17; Gal 6,15 ).
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Questo sacramento è anche chiamato il
« lavacro di rigenerazione e
di rinnovamento nello Spirito Santo » ( Tt 3,5 ), poiché significa e
realizza quella nascita dall'acqua e dallo Spirito senza la quale
nessuno « può entrare nel Regno di Dio
» ( Gv 3,5 ).
Poiché nel Battesimo ha ricevuto
il Verbo, « la luce vera … che illumina ogni uomo » ( Gv 1,9 ), il battezzato, « dopo
essere stato illuminato » ( Eb 10,32 ) è divenuto « figlio
della luce » ( 1 Ts 5,5 ), e « luce » egli
stesso ( Ef 5,8 ):
Il Battesimo è il più bello e magnifico dei doni di Dio …
Lo chiamiamo
dono, grazia, unzione, illuminazione, veste d'immortalità, lavacro di
rigenerazione, sigillo, e tutto ciò che vi è di più prezioso.
Dono, poiché
è dato a coloro che non portano nulla; grazia, perché viene elargito
anche ai
colpevoli; Battesimo, perché il peccato viene seppellito nell'acqua;
unzione,
perché è sacro e regale (tali sono coloro che vengono unti);
illuminazione,
perché è luce sfolgorante; veste, perché copre la nostra vergogna;
lavacro,
perché ci lava; sigillo, perché ci custodisce ed è il segno della
signoria di
Dio.8