Catechismo della Chiesa Cattolica |
1691 « Riconosci, o cristiano, la tua dignità, e, reso consorte della natura divina, non voler tornare all'antica bassezza con una vita indegna. |
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Ricorda a quale Capo appartieni e di quale Corpo sei membro. Ripensa che, liberato dal potere delle tenebre, sei stato trasferito nella luce e nel Regno di Dio ».1 |
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1692 Il Simbolo della fede ha professato la grandezza dei doni di Dio all'uomo nell'opera della creazione e ancor più mediante la redenzione e la santificazione. Ciò che la fede confessa, i sacramenti lo comunicano: per mezzo dei « sacramenti che li hanno fatti rinascere », i cristiani sono diventati « figli di Dio » ( Gv 1,12; 1 Gv 3,1 ), « partecipi della natura divina » ( 2 Pt 1,4 ). Riconoscendo nella fede la loro nuova dignità, i cristiani sono chiamati a comportarsi ormai « da cittadini degni del Vangelo » ( Fil 1,27 ). Mediante i sacramenti e la preghiera, essi ricevono la grazia di Cristo e i doni del suo Spirito, che li rendono capaci di questa vita nuova. |
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1693 Cristo Gesù ha sempre fatto ciò che era gradito al Padre. ( Gv 8,29 ) Egli ha sempre vissuto in perfetta comunione con lui. Allo stesso modo i suoi
discepoli sono invitati a vivere sotto lo sguardo del Padre « che vede
nel
segreto » |
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1694 Incorporati a Cristo per mezzo del Battesimo, ( Rm 6,5 ) i cristiani sono « morti al peccato, ma viventi per Dio, in Cristo Gesù » ( Rm 6,11 ) partecipando così alla vita del Risorto. ( Col 2,12 ) |
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Alla sequela di Cristo e in unione con lui, ( Gv 15,5 ) i cristiani possono farsi « imitatori di Dio, quali figli carissimi », e camminare « nella carità » ( Ef 5,1 ), conformando i loro pensieri, le loro parole, le loro azioni ai « sentimenti che furono in Cristo Gesù » ( Fil 2,5 ) e seguendone gli esempi. ( Gv 13,12-16 ) |
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1695
« Giustificati nel Nome del Signore Gesù Cristo e nello Spirito del
nostro Dio » ( 1 Cor 6,11 ), Questo « Spirito del Figlio » insegna loro a pregare il Padre ( Gal 4,6 ) e, essendo diventato la loro vita, li fa agire ( Gal 5,25 ) in modo tale che portino « il frutto dello Spirito » ( Gal 5,22 ) mediante una carità operosa. Guarendo le ferite del peccato, lo Spirito Santo ci rinnova interiormente « nello spirito » ( Ef 4,23 ), ci illumina e ci fortifica per vivere come « figli della luce » ( Ef 5,8 ), mediante « ogni bontà, giustizia e verità » ( Ef 5,9 ). |
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1696 La via di Cristo « conduce alla vita », una via opposta « conduce alla perdizione » ( Mt 7,13; Dt 30,15-20 ) |
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La parabola evangelica delle due vie è sempre presente nella catechesi della Chiesa. Essa sta ad indicare l'importanza delle decisioni morali per la nostra salvezza. « Ci sono due vie, l'una della vita, l'altra della morte; ma tra le due corre una grande differenza ».11 |
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1697 Nella catechesi è importante mettere in luce con estrema chiarezza la gioia e le esigenze della via di Cristo.12 La catechesi della « vita nuova » ( Rm 6,4 ) in lui sarà: |
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- una catechesi dello Spirito Santo, Maestro interiore della vita secondo Cristo, dolce ospite e amico che ispira, conduce, corregge e fortifica questa vita; |
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- una catechesi della grazia, poiché è per grazia che siamo salvati ed è ancora per grazia che le nostre opere possono portare frutto per la vita eterna; |
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- una catechesi delle beatitudini; infatti la via di Cristo è riassunta nelle beatitudini, il solo cammino verso la felicità eterna, cui aspira il cuore dell'uomo; |
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- una catechesi del peccato e del perdono, poiché, se se non si riconosce peccatore, l'uomo non può conoscere la verità su se stesso, condizione del retto agire, e senza l'offerta del perdono non potrebbe sopportare tale verità; |
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- una catechesi delle virtù umane, che conduce a cogliere la bellezza e l'attrattiva delle rette disposizioni per il bene; |
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- una catechesi delle virtù cristiane della fede, della speranza e della carità, che si ispira al sublime esempio dei santi; |
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- una catechesi del duplice comandamento della carità sviluppato nel Decalogo; |
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- una catechesi ecclesiale, perché è nei molteplici scambi dei « beni spirituali » nella « comunione dei santi » che la vita cristiana può crescere, svilupparsi e comunicarsi. |
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1698 Il riferimento primo e ultimo di tale catechesi sarà sempre Gesù Cristo stesso, che è « la via, la verità e la vita » ( Gv 14,6 ). |
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Guardando a lui nella fede, i cristiani possono sperare che egli stesso realizzi in loro le sue promesse, e che, amandolo con l'amore con cui egli li ha amati, compiano le opere che si addicono alla loro dignità:
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Indice |
1 | San Leone Magno, Sermones, 21, 2-3; PL 54, 192A; Liturgia delle Ore, I, Ufficio delle letture di Natale |
11 | Didaché, 1,1 |
12 | Giovanni Paolo II, Catechesi Tradendae 29 |
13 | San Giovanni Eudes, Tractatus de admirabili corde Iesu; Liturgia delle Ore, IV, Ufficio delle letture del 19 agosto |