Catechismo della Chiesa Cattolica |
2032 La Chiesa, « colonna e sostegno della verità » ( 1 Tm 3,15 ), « ha ricevuto dagli Apostoli il solenne comandamento di Cristo di annunziare la verità della salvezza ».73 « È compito della Chiesa annunziare sempre e dovunque i principi morali anche circa l'ordine sociale, e così pure pronunciare il giudizio su qualsiasi realtà umana, in quanto lo esigano i diritti fondamentali della persona umana o la salvezza delle anime ».74 |
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2033 Il Magistero dei pastori della Chiesa in materia morale ordinariamente si esercita nella catechesi e nella predicazione, con l'aiuto delle opere dei teologi e degli autori spirituali. |
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In tal modo, di generazione in generazione,
sotto la guida e la vigilanza dei pastori, si è trasmesso il Tale catechesi ha tradizionalmente preso come base, accanto al Credo e al Pater, il Decalogo, che enuncia i principi della vita morale validi per tutti gli uomini. |
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2034 Il romano pontefice e i vescovi « sono i dottori autentici, cioè rivestiti dell'autorità di Cristo, che predicano al popolo loro affidato la fede da credere e da applicare nella pratica della vita ».75 Il Magistero ordinario e universale del Papa e dei vescovi in comunione con lui insegna ai fedeli la verità da credere, la carità da praticare, la beatitudine da sperare. |
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2035 Il grado più alto nella partecipazione all'autorità di Cristo è assicurato dal carisma dell' infallibilità. Essa « si estende tanto quanto il deposito della divina Rivelazione »;76 essa si estende anche a tutti gli elementi di dottrina, ivi compresa la morale, senza i quali le verità salvifiche della fede non possono essere custodite, esposte o osservate.77 |
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2036 L'autorità del Magistero si estende anche ai precetti specifici della legge naturale, perché la loro osservanza, chiesta dal Creatore, è necessaria alla salvezza. |
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Richiamando le prescrizioni della legge naturale, il Magistero della Chiesa esercita una parte essenziale della sua funzione profetica di annunziare agli uomini ciò che essi sono in verità e di ricordare loro ciò che devono essere davanti a Dio.78 |
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2037 La legge di Dio, affidata alla Chiesa, è insegnata ai fedeli come cammino di vita e di verità. |
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I fedeli hanno, quindi, il diritto79 di essere istruiti intorno ai precetti divini salvifici, i quali purificano il giudizio e, mediante la grazia, guariscono la ragione umana ferita. Hanno il dovere di osservare le costituzioni e i decreti emanati dalla legittima autorità della Chiesa. Anche se sono disciplinari, tali deliberazioni richiedono la docilità nella carità. |
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2038 Nell'opera di insegnamento e di applicazione della morale cristiana, la Chiesa ha bisogno della dedizione dei pastori, della scienza dei teologi, del contributo di tutti i cristiani e degli uomini di buona volontà. |
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Attraverso la fede e la pratica del Vangelo i singoli fanno un'esperienza della « vita in Cristo», che li illumina e li rende capaci di discernere le realtà divine e umane secondo lo Spirito di Dio. ( 1 Cor 2,10-15 ) Così lo Spirito Santo può servirsi dei più umili per illuminare i sapienti e i più eminenti in dignità. |
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2039 I ministeri vanno esercitati in uno spirito di servizio fraterno e di dedizione alla Chiesa, in nome del Signore. ( Rm 12,8; Rm 12,11 ) |
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Al tempo stesso la coscienza di ognuno, nel suo giudizio morale sui propri atti personali, deve evitare di rimanere chiusa entro i limiti di una considerazione individuale. Come meglio può, deve aprirsi alla considerazione del bene di tutti, quale è espresso nella legge morale, naturale e rivelata, e conseguentemente nella legge della Chiesa e nell'insegnamento autorizzato del Magistero sulle questioni morali. Non è opportuno opporre la coscienza personale e la ragione alla legge morale o al Magistero della Chiesa. |
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2040 In tal modo può svilupparsi tra i cristiani un vero spirito filiale nei confronti della Chiesa. |
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Esso è il normale sviluppo della grazia battesimale, che ci ha generati nel seno della Chiesa e ci ha resi membri del Corpo di Cristo. La Chiesa, nella sua sollecitudine materna, ci accorda la misericordia di Dio, che trionfa su tutti i nostri peccati e agisce soprattutto nel sacramento della Riconciliazione. Come una madre premurosa, attraverso la sua Liturgia, giorno dopo giorno, ci elargisce anche il nutrimento della Parola e dell'Eucaristia del Signore. |
Indice |
73 | Lumen gentium 17 |
74 | Cod. Diritto Can. 747 |
75 | Lumen gentium 25 |
76 | Lumen gentium 2 |
77 | Congregazione per la Dottrina della Fede, Dich. Mysterium Ecclesiae, 3, AAS 65 ( 1973 ), 396-408 |
78 | Dignitatis humanae 14 |
79 | Cod. Diritto Can. 213 |