Catechismo della Chiesa Cattolica |
2184 Giorno di grazia e di cessazione dal lavoro |
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Come Dio « cessò nel settimo giorno da ogni suo lavoro » ( Gen 2,2 ), così anche la vita dell'uomo è ritmata dal lavoro e dal riposo. |
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L'istituzione del giorno del Signore contribuisce a dare a tutti la possibilità di « godere di sufficiente riposo e tempo libero che permetta loro di curare la vita familiare, culturale, sociale e religiosa ».101 |
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2185 Durante la domenica e gli altri giorni festivi di precetto, i fedeli si asterranno dal dedicarsi |
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a lavori o attività che impediscano il culto dovuto a Dio, la letizia propria del giorno del Signore, la pratica delle opere di misericordia e la necessaria distensione della mente e del corpo.102 Le necessità familiari o una grande utilità sociale costituiscono giustificazioni legittime di fronte al precetto del riposo domenicale. I fedeli vigileranno affinché legittime giustificazioni non creino abitudini pregiudizievoli per la religione, la vita di famiglia e la salute.
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2186 È doveroso per i cristiani che dispongono di tempo libero ricordarsi dei loro fratelli |
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che hanno i medesimi bisogni e i medesimi diritti e non possono riposarsi a causa della povertà e della miseria. Dalla pietà cristiana la domenica è tradizionalmente consacrata alle opere di bene e agli umili servizi di cui necessitano i malati, gli infermi, gli anziani. I cristiani santificheranno la domenica anche dando alla loro famiglia e ai loro parenti il tempo e le attenzioni che difficilmente si possono loro accordare negli altri giorni della settimana. La domenica è un tempo propizio per la riflessione, il silenzio, lo studio e la meditazione, che favoriscono la crescita della vita interiore e cristiana. |
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2187 Santificare le domeniche e i giorni di festa esige un serio impegno comune. |
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Ogni cristiano deve evitare di imporre, senza necessità, ad altri ciò che impedirebbe loro di osservare il giorno del Signore. Quando i costumi (sport, ristoranti, ecc) e le necessità sociali (servizi pubblici, ecc) richiedono a certuni un lavoro domenicale, ognuno si senta responsabile di riservarsi un tempo sufficiente di libertà. I fedeli avranno cura, con moderazione e carità, di evitare gli eccessi e le violenze cui talvolta danno luogo i diversivi di massa. Nonostante le rigide esigenze dell'economia, i pubblici poteri vigileranno per assicurare ai cittadini un tempo destinato al riposo e al culto divino. I datori di lavoro hanno un obbligo analogo nei confronti dei loro dipendenti. |
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2188 Nel rispetto della libertà religiosa e del bene comune di tutti, i cristiani devono adoperarsi per far riconoscere dalle leggi le domeniche e i giorni di festa della Chiesa come giorni festivi. |
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Spetta a loro offrire a tutti un esempio pubblico di preghiera, di rispetto e di gioia e difendere le loro tradizioni come un prezioso contributo alla vita spirituale della società umana. Se la legislazione del paese o altri motivi obbligano a lavorare la domenica, questo giorno sia tuttavia vissuto come il giorno della nostra liberazione, che ci fa partecipare a questa « adunanza festosa », a questa « assemblea dei primogeniti iscritti nei cieli » ( Eb 12,22-23 ). |
Indice |
101 | Gaudium et spes 67 |
102 | Cod. Diritto Can. 1247 |
103 | Sant'Agostino, De civitate Dei, 19,19 |