25 aprile 2010
Cari fratelli e sorelle,
in questa quarta Domenica di Pasqua, detta "del Buon Pastore", si celebra la Giornata mondiale di preghiera per le vocazioni, che quest'anno ha per tema: "La testimonianza suscita vocazioni", tema "strettamente legato alla vita e alla missione dei sacerdoti e dei consacrati" ( Messaggio per la XLVII G. M. di preghiera per le vocazioni, 13 novembre 2009 ).
La prima forma di testimonianza che suscita vocazioni è la preghiera ( cfr ibid. ), come ci mostra l'esempio di santa Monica che, supplicando Dio con umiltà ed insistenza, ottenne la grazia di veder diventare cristiano suo figlio Agostino, il quale scrive: "Senza incertezze credo e affermo che per le sue preghiere Dio mi ha concesso l'intenzione di non preporre, non volere, non pensare, non amare altro che il raggiungimento della verità" ( De Ordine II, 20, 52 ).
Invito, pertanto, i genitori a pregare, perché il cuore dei figli si apra all'ascolto del Buon Pastore, e "ogni più piccolo germe di vocazione … diventi albero rigoglioso, carico di frutti per il bene della Chiesa e dell'intera umanità" ( Messaggio cit. ).
Come possiamo ascoltare la voce del Signore e riconoscerlo?
Nella predicazione degli Apostoli e dei loro successori: in essa risuona la voce di Cristo, che chiama alla comunione con Dio e alla pienezza della vita, come leggiamo oggi nel Vangelo di san Giovanni: "Le mie pecore ascoltano la mia voce ed esse mi seguono.
Io do loro la vita eterna e non andranno perdute in eterno e nessuno le strapperà dalla mia mano" ( Gv 10,27-28 ).
Solo il Buon Pastore custodisce con immensa tenerezza il suo gregge e lo difende dal male, e solo in Lui i fedeli possono riporre assoluta fiducia.
In questa Giornata di speciale preghiera per le vocazioni, esorto in particolare i ministri ordinati, affinché, stimolati dall'Anno Sacerdotale, si sentano impegnati "per una più forte ed incisiva testimonianza evangelica nel mondo di oggi" ( Lettera di indizione ).
Ricordino che il sacerdote "continua l'opera della Redenzione sulla terra";
sappiano sostare volentieri davanti al tabernacolo";
aderiscano "totalmente alla propria vocazione e missione mediante un'ascesi severa";
si rendano disponibili all'ascolto e al perdono;
formino cristianamente il popolo a loro affidato;
coltivino con cura la "fraternità sacerdotale" ( cfr ibid. ).
Prendano esempio da saggi e zelanti Pastori, come fece san Gregorio di Nazianzo, il quale così scriveva all'amico fraterno e Vescovo san Basilio: "Insegnaci il tuo amore per le pecore, la tua sollecitudine e la tua capacità di comprensione, la tua sorveglianza … la severità nella dolcezza, la serenità e la mansuetudine nell'attività … i combattimenti in difesa del gregge, le vittorie … conseguite in Cristo" ( Oratio IX, 5, PG 35, 825ab ).
Ringrazio tutti i presenti e quanti con la preghiera e l'affetto sostengono il mio ministero di Successore di Pietro, e su ciascuno invoco la celeste protezione della Vergine Maria, alla quale ci rivolgiamo ora in preghiera.