Giovanni |
CEI 2008 - Audio - Interconfessionale
Il buon pastore |
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1 « In verità, in verità vi dico: chi non entra nel recinto delle pecore per la porta, ma vi sale da un'altra parte, è un ladro e un brigante. |
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2 Chi invece entra per la porta, è il pastore delle pecore. | |||||||||||
3 Il guardiano gli apre e le pecore ascoltano la sua voce: egli chiama le sue pecore una per una e le conduce fuori. | |||||||||||
4 E quando ha condotto fuori tutte le sue pecore, cammina innanzi a loro, e le pecore lo seguono, perché conoscono la sua voce. |
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5 Un estraneo invece non lo seguiranno, ma fuggiranno via da lui, perché non conoscono la voce degli estranei ». | |||||||||||
6 Questa similitudine disse loro Gesù; ma essi non capirono che cosa significava ciò che diceva loro. | |||||||||||
7 Allora Gesù disse loro di nuovo: « In verità, in verità vi dico: io sono la porta delle pecore. | |||||||||||
8 Tutti coloro che sono venuti prima di me, sono ladri e briganti; ma le pecore non li hanno ascoltati. | |||||||||||
9 Io sono la porta: se uno entra attraverso di me, sarà salvo; entrerà e uscirà e troverà pascolo. |
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10 Il ladro non viene se non per rubare, uccidere e distruggere; io sono venuto perché abbiano la vita e l'abbiano in abbondanza. | |||||||||||
11 Io sono il buon pastore. Il buon pastore offre la vita per le pecore. |
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12 Il mercenario invece, che non è pastore e al quale le pecore non appartengono, vede venire il lupo, abbandona le pecore e fugge e il lupo le rapisce e le disperde; | |||||||||||
13 egli è mercenario e non gli importa delle pecore. |
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14 Io sono il buon pastore, conosco le mie pecore e le mie pecore conoscono me, | |||||||||||
15 come il Padre conosce me e io conosco il Padre; e offro la vita per le pecore. |
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16 E ho altre pecore che non sono di quest'ovile; anche queste io devo condurre; ascolteranno la mia voce e diventeranno un solo gregge e un solo pastore. |
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17 Per questo il Padre mi ama: perché io offro la mia vita, per poi riprenderla di nuovo. |
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18 Nessuno me la toglie, ma la offro da me stesso, poiché ho il potere di offrirla e il potere di riprenderla di nuovo. Questo comando ho ricevuto dal Padre mio ». |
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19 Sorse di nuovo dissenso tra i Giudei per queste parole. | |||||||||||
20 Molti di essi dicevano: « Ha un demonio ed è fuori di sé; perché lo state ad ascoltare? ». |
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21 Altri invece dicevano: « Queste parole non sono di un indemoniato; può forse un demonio aprire gli occhi dei ciechi? ». |
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5. La festa della dedicazione |
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( La decisione di uccidere Gesù ) |
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Gesù si dichiara figlio di Dio |
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22 Ricorreva in quei giorni a Gerusalemme la festa della Dedicazione. Era d'inverno. |
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23 Gesù passeggiava nel tempio, sotto il portico di Salomone. | |||||||||||
24 Allora i Giudei gli si fecero attorno e gli dicevano: « Fino a quando terrai l'animo nostro sospeso? Se tu sei il Cristo, dillo a noi apertamente ». |
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25 Gesù rispose loro: « Ve l'ho detto e non credete; le opere che io compio nel nome del Padre mio, queste mi danno testimonianza; |
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26 ma voi non credete, perché non siete mie pecore. |
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27 Le mie pecore ascoltano la mia voce e io le conosco ed esse mi seguono. |
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28 Io do loro la vita eterna e non andranno mai perdute e nessuno le rapirà dalla mia mano. |
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29 Il Padre mio che me le ha date è più grande di tutti e nessuno può rapirle dalla mano del Padre mio. |
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30 Io e il Padre siamo una cosa sola ». | |||||||||||
31 I Giudei portarono di nuovo delle pietre per lapidarlo. | |||||||||||
32 Gesù rispose loro: « Vi ho fatto vedere molte opere buone da parte del Padre mio; per quale di esse mi volete lapidare? ». |
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33 Gli risposero i Giudei: « Non ti lapidiamo per un'opera buona, ma per la bestemmia e perché tu, che sei uomo, ti fai Dio ». |
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34 Rispose loro Gesù: « Non è forse scritto nella vostra Legge: Io ho detto: voi siete dèi? |
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35 Ora, se essa ha chiamato dèi coloro ai quali fu rivolta la parola di Dio ( e la Scrittura non può essere annullata ), |
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36 a colui che il Padre ha consacrato e mandato nel mondo, voi dite: Tu bestemmi, perché ho detto: Sono Figlio di Dio? |
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37 Se non compio le opere del Padre mio, non credetemi; | |||||||||||
38 ma se le compio, anche se non volete credere a me, credete almeno alle opere, perché sappiate e conosciate che il Padre è in me e io nel Padre ». |
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39 Cercarono allora di prenderlo di nuovo, ma egli sfuggì dalle loro mani. |
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Gesù si ritira altre il Giordano |
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40 Ritornò quindi al di là del Giordano, nel luogo dove prima Giovanni battezzava, e qui si fermò. |
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41 Molti andarono da lui e dicevano: « Giovanni non ha fatto nessun segno, ma tutto quello che Giovanni ha detto di costui era vero ». | |||||||||||
42 E in quel luogo molti credettero in lui. |
Indice |
10,1-10 | Io sono la porta 10,1 In verità, in verità io vi dico: in questa parabola-allegoria Gesù si presenta come l'unico pastore ( v. 2 ) predetto dai profeti ( Ez 34,1-31; Zc 11,4-17 ), capace di condurre veramente a salvezza. |
10,3-4 | Gesù si ispira agli usi dei pastori ebrei, che tenevano le pecore all'aperto e alla sera le riunivano in grandi recinti; al mattino, ciascun pastore entrava nell'ovile e chiamava le sue pecore, che lo seguivano riconoscendone la voce. 10,3 una per una oppure « ciascuna per nome ». |
10,6 | disse loro: ai farisei ciechi (
Gv 9,40 ). Essi non capiscono che la parabola riguarda anche loro. |
10,7 | Gesù è il vero pastore, che entra dalla porta e che le pecore conoscono. Ma da un altro punto di vista Gesù è la porta: per trovare salvezza è necessario passare attraverso di lui. la porta delle pecore: che dà accesso verso le pecore. Per reggere legittimamente il gregge, bisogna passare per Gesù ( Gv 21,15-17 ). |
10,8 | prima di me: alcuni testi moni omettono. - Si tratta probabilmente dei farisei ( cf. Mt 23,1-36; Lc 11,39-52 e Mt 9,36; Mc 6,34 ). |
10,10 | perché abbiano la vita: Gesù dà la vita eterna (
Gv 3,16.36;
Gv 5,40; Gv 6,33.35.48.51; Gv 14,6; Gv 20,31 ) con magnificenza ( cf. Ap 7,17; Mt 25,29; Lc 6,38 ). |
10,11-21 | Io sono il buon pastore Le pecore sono poste in pericolo per gli assalti del lupo. In questa descrizione si intravede anche la situazione delle prime comunità cristiane, con nemici esterni e interni, simboleggiati dal ladro, dal lupo e dai mercenari. 10,11 Dio, pastore egli stesso del suo popolo, nei tempi messianici doveva dargli un pastore di sua scelta ( cf. Ez 34,1+ ). Dichiarandosi il buon pastore, Gesù esprime una rivendicazione messianica. |
10,14 | le mie pecore conoscono me: nella bibbia ( cf.
Os 2,22+ ), la « conoscenza » deriva non da un processo puramente intellettuale, ma da una « esperienza », da una presenza ( paragonare Gv 10,14-15 e Gv 14,20; Gv 17,21-22; cf. Gv 14,17; Gv 17,3; 2 Gv 1-2 ); essa si effonde necessariamente in amore ( cf. Os 6,6+ e 1 Gv 1,3+ ). |
10,16 | gregge: volg. legge: « ovile ». |
10,18 | Nessuno me la toglie: io la do da me stesso: il dono della vita è per Gesù un gesto libero e consapevole ed è al tempo stesso un gesto d'obbedienza al comando ricevuto dal Padre. la offro da me stesso: il Cristo ha la vita in se stesso ( Gv 3,35+ ) e nessuno gliela può togliere ( Gv 7,30.44; Gv 8,20; Gv 10,39 ): egli la dà liberamente ( Gv 10,18; Gv 14,30; Gv 19,11 ). Da qui la sua maestà serena, la sua piena libertà davanti alla morte ( Gv 12,27; Gv 13,1-3; Gv 17,19; Gv 18,4-6; Gv 19,28 ). |
10,19 | di nuovo: D e altri omettono. |
10,22-11,57 | Festa della dedicazione del Tempio 10,22-42 Gesù si dichiara Figlio di Dio 10,22 La festa della Dedicazione ricordava la riconsacrazione del tempio avvenuta nel 164 a.C. dopo la profanazione attuata dal re Antioco IV; si celebrava alla fine di dicembre ( 1 Mac 4,59 ). |
10,23 | portico di Salomone: portico colonnato, a una sola navata, posto al limite orientale dell'area del tempio. |
10,24 | apertamente: e non più nel linguaggio enigmatico della parabola ( cf.
v 6; Gv 16,25.29 ). I giudei, più incalzanti che in Gv 2,18; Gv 5,16; Gv 6,30; Gv 8,25, rivolgono a Gesù la domanda messianica che, nei vangeli sinottici, il sommo sacerdote fa prima della passione ( Mt 26,63p ). |
10,25 | Ve l'ho detto: le dichiarazioni anteriori di Gesù lo designavano abbastanza chiaramente come l'inviato di Dio ( cf.
Gv 2,19;
Gv 5,17s.39;
Gv 6,32s; Gv 8,24.28s.56s; Gv 9,37 ). |
10,26 | Per credere a Gesù, bisogna essergli uniti interiormente; essere « dall'alto » ( Gv 8,23 ), « da Dio » ( Gv 8,47 ), « dalla verità » ( Gv 18,37 ), essere delle sue pecore ( Gv 10,14 ). La fede suppone un'affinità spirituale con la verità ( Gv 3,17-21; cf. At 13,48+; Rm 8,29s ). |
10,29 | Il Padre mio che me le ha date è più grande di tutti: con alcuni testimoni; B, volg. e altri hanno: « Il Padre mio, ciò che mi ha dato è più grande di tutto »; BJ, con S e altri, legge: « Il Padre mio, quanto a ciò che mi ha dato, è più grande di tutti ». - nessuno può rapirle: una variante legge: « nessuno può rapire nulla ». |
10,30 | Secondo il contesto, questa affermazione riguarda in primo luogo la comune potenza di Gesù e del Padre; ma, volutamente indeterminata, lascia intravvedere un mistero di unità più ampio e più pro fondo. I giudei, che vi vedono la pretesa di Gesù di essere Dio, non si ingannano ( v 33; cf. Gv 1,1; Gv 8,16.29; Gv 10,38; Gv 14,9-10; Gv 17,11.21 e Gv 2,11+ ). In che senso Gesù e il Padre sono uno? |
10,34 | Citazione di
Sal 82,6. voi siete dei?: questa frase è rivolta ai giudici, chiamati « dei » per metafora in ragione della loro carica, perché « il giudizio appartiene a Dio » ( Dt 1,17; Dt 19,17; Es 21,6; Sal 58 ). Con un argomento a fortiori di tipo rabbinico, Gesù conclude che è strano gridare alla bestemmia, quando il Santo e l'Inviato di Dio si proclama Figlio di Dio. - Attorno a questo titolo di « Figlio di Dio » ( v 36; cf. Gv 5,25; Gv 11,4.27; Gv 20,17.31 ), sta ora per essere giocata la sorte di Gesù ( cf. Gv 19,7. Vedere Mt 4,3+ ). Cosa significa che gli uomini sono dèi? |
10,39 | di nuovo: S, D e altri omettono. |
10,40 | al di là del Giordano: il luogo in cui Gesù si ritira è forse "Betània, al di là del Giordano" (
Gv 1,28 ), dove un tempo Giovanni battezzava. Da quella località Gesù parte per andare da Lazzaro, a Betània di Gerusalemme. |